I quotidiani del lunedì mattina sembravano scritti da inviati speciali accorsi nel week-end alla convention romana di giochi di narrazione Fnordcon (www.fnordcon.it ). I cronisti erano contagiati dalla sospensione dell'incredulità trasmessa dalla partita a Transpolare: Quello che trovammo sotto i ghiacci e certo, immagino che, come è successo a me, quando hanno programmato di partecipare a questa manifestazione ludica di fine febbraio, non si aspettavano di trovare neve, bufera e ghiaccio.
Cerco di capire quale inviato si sia mescolato a quella ventina di eroi impegnati a risolvere, immedesimati nell'atmosfera degli anni ’50, un mistero tra i ghiacci del Polo Nord.
Intanto sono convinto che non si sia fermato anche la sera, altrimenti avrei letto di un attentato terroristico. Magari poi qualche lettore dei quotidiani si sarebbe disorientato scoprendo che il terrorista protagonista era convinto di trovarsi ad una manifestazione in occasione della missione contro l’asteroide Phebos 633, e di rispondere ad un inviato del Network 66… troppo complicato? Beh, per noi giocatori tutto questo è stato ‘solo’ l’ultima fatica del veterano Theo Mora, eclettico professore di matematica all’Università di Genova ed esperto cinefilo, che presentava il gioco di ruolo fantascientifico dal vivo La Fiera della fine del mondo. Il nostro cronista, fermandosi al tavolo di Luca Fabbricotti, l’altro autore del gioco, avrebbe addirittura visto gli astronauti all’opera.
L’inviato misterioso potrebbe essere intervenuto alla partita a Tutta un’altra cosa, l’avventura ispirata a La Cosa di John Carpenter, che ho presentato a 8 giocatori agguerriti, paranoici e isterici i quali, pensando di essere dei ricercatori quasi reclusi in una stazione meteorologica al Polo, hanno reagito con impeto alle sollecitazioni della trama. Visto il tempo che c'era...
Peccato comunque che il nostro giornalista si sia fatto prendere tanto dall’atmosfera e dalle partite. Avrebbe potuto distrarsi con il nuovo successo narrativo Sì Oscuro Signore, cercando di giustificare il proprio fallimento dalle consegne del Malvagio Sire, o con il simpaticissimo Lupus in Mordor, contribuendo a costruire la nuova Compagnia dell’Anello.
E avrebbe certamente apprezzato la presenza di Luca Giuliano, creatore del gioco di ruolo teatrale On Stage! e grande divulgatore, o di Andrea Angiolino, che ha portato a Fnordcon, in anteprima, il suo Wings of War (Nexus Editrice,www.nexusgames.com), gioco da tavolo di duelli aerei nella Prima Guerra Mondiale, scritto insieme a Pier Giorgio Paglia. Forse il meccanismo del boardgame era troppo semplice e non ha avuto modo di discutere di tecniche di simulazione, ma si è immediatamente sentito parte della storia. Forse la segreteria ha troppo velocemente risolto i suoi dubbi, indirizzandolo tra i giochi secondo le sue richieste, secondo la sua fantasia: i funambolici istrioni del gioco di ruolo fantasy Elish (www.elish.it) o lo scenario giallo per On Stage! Il delitto è servito, orchestrato da Maurizio Corsaro.
Nel complesso, i generi letterari rappresentati nelle quasi 50 partite spaziavano dal Fantasy alla Fantascienza, passando per scenari storici e ambientazioni horror. Un bell’esercizio di scrittura e sceneggiatura da parte degli autori e, in qualche modo, dei giocatori, che nei panni dei personaggi hanno accresciuto, modificato e arricchito le partite, e quindi le storie create.
Per capire il senso e le finalità di un’iniziativa come Fnordcon, non si può non citare il manifesto emblematico del gruppo modenese del Flying Circus (www.flyingcircus.it):
“…Nelle storie raccontate attorno al fuoco venivano mescolate la narrazione orale, l'interpretazione dei ruoli, il gioco di mimesi, il divertimento condiviso, il coinvolgimento degli uditori che da semplice pubblico divenivano protagonisti attivi della storia, in una girandola di contributi, di ricordi, di eventi e di intuizioni, di enfasi e ritmo, di espressione e fruizione. Il modo attraverso cui raccontare una storia era oggetto di una sperimentazione continua; d'altra parte lo strumento della narrazione era così nuovo e profondo che valeva la pena scoprirne tutte le potenzialità.
Noi oggi vogliamo proseguire questa tradizione…”
Il Flying Circus, con la sua “filosofia” e il suo spiccato interesse per il gioco di ruolo più narrativo, è infatti l’ispiratore di Fnordcon, nonché il promotore (con il Club TreEmme) della Ambercon/Dicelesscon, la prima convention italiana dei giochi di narrazione, la cui terza edizione si è svolta a metà marzo a Modena.
Un’edizione, lo dico en passant, che ha confermando ulteriormente il valore della formula scelta.
Fra le tante iniziative lì proposte sottolineo le attività della valorosa rappresentanza torinese e le interessanti sperimentazioni dei due “iniziatori del movimento”: Lorenzo Lollo Trenti, che con Brainwash ha tentato un esperimento di gioco alla Memento, in cui la trama è costruita al contrario, partendo dall’ultima scena, e di Marzia Grayne Possenti, che ha curato la rivisitazione di un classico letterario: Il tesoro del pirata Long John Silver.
Sempre notevole l’autoironia dei giocatori, come ne Lo Stanzino, dove Gianandrea Ciuffo Bruni ha invitato a ripercorrere le esperienze di giocatori di ruolo ‘old style’ (come si dice in gergo: EUMATE, cioè Entra, Uccidi Mostro, Arraffa Tesoro, Esci), o Lupus in Tabula, Live!, architettato dall’Allegra Brigata (www.allegrabrigata.too.it), versione interpretata dal vivo, ovvero recitata, del gioco di narrazione della DaVinci Games (www.davincigames.com).
Ma torniamo a Fnordcon, alla sua neve, al suo ghiaccio, alle sue bufere, di cui abbiamo letto nei giornali del lunedì, una volta tornato il sole… tutto bene, insomma!
L'unico rammarico è non aver letto delle mirabolanti imprese di un manipolo di giovani organizzatori (in particolare, Daniele Lostia e Piermaria Maraziti), questi sì reali, che - grazie alle proprie esperienze e allo spirito di aggregazione - hanno portato a Roma così tanti eventi ed esperti di giochi narrativi, da radunare quasi trecento persone, le quali in tal modo hanno goduto di due giorni di Narrazione, Gioco e immedesimazione come da tempo non accadeva di vedere nella Capitale.
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