Clive Staples Lewis, Jack, come si fece chiamare fin dall'infanzia a ricordo del suo cane, ucciso da una delle rarissime automobili che circolavano all’epoca, nacque a Belfast il 29 novembre del 1898.
Suo padre era un noto avvocato locale con ascendenze gallesi e come tale “sentimentale, passionale e retorico, facile all’ira come alla commozione; un uomo che rideva e piangeva molto, e possedeva uno scarso talento per la felicità”.
La madre, Flora Augusta Hamilton, era figlia di un pastore protestante, aveva studiato al Queen's College di Belfast e vi si era laureata in Lettere; gli Hamilton erano, a differenza dei Lewis, dotati di “spirito critico e ironico, possedevano al massimo il dono della felicità” e sapevano trovarla ovunque.
In una precocissima biografia: (La mia vita durante il Natale del 1907) Lewis la descrive come “una signora di mezza età, ben piazzata, con i capelli castani e gli occhialetti, sempre con i ferri da calza in mano”. Era anche lei una “divoratrice di buoni romanzi” e gli comunicò la sua stessa passione per la letteratura.
Sfortunatamente morì quando Lewis aveva solo dieci anni ed egli fu cresciuto da un padre amorevolmente severo e da uno stuolo di tutori.
La figura che già da questi anni ha però la parte maggiore nella sua vita è quella del fratello maggiore Warren, chiamato affettuosamente Warnie, "alleato per non dire complice” delle innumerevoli marachelle compiute come quella del funerale – con tanto di accompagnamento della Marcia Funebre di Chopin - dell’immangiabile pasto preparato dalla governante, Mrs Mop, che a causa di tale episodio si licenziò immediatamente e non fece mai più ritorno in casa Lewis.
I Lewis erano una famiglia colta e innamorata della cultura e la loro ricca biblioteca divenne ben presto il rifugio dei due fratelli. Fu proprio nella biblioteca di famiglia che il piccolo Jack inventò un mondo immaginario, una terra di animali parlanti che chiamò Boxen e può essere considerata il primo nucleo delle Cronache di Narnia.
Provenendo da una famiglia di laureati, Lewis fu mandato a Oxford dove iniziò gli studi nel 1917. Sfortunatamente per lui, come per altre migliaia di giovani in tutta Europa, il suo percorso accademico venne interrotto dallo scoppio della Grande Guerra. Lewis si unì come volontario al Corpo di Fanteria Leggera del Somerset, seguendo l’esempio del fratello, e trascorse il suo diciannovesimo compleanno in prima linea sul fronte francese. Durante una delle battaglie fu seriamente ferito dal fuoco amico e quindi rimpatriato.
Terminati gli studi con risultati eccellenti ebbe una cattedra al Magdalen College di Oxford, dando inizio al periodo più fecondo della sua vita.
A Oxford rimase per ben ventinove anni e fu lì che incontrò quelli che sarebbero diventati gli amici di tutta la vita, soprattutto John R.R. Tolkien, con i quali dette vita al Circolo degli Inklings, un cenacolo letterario che univa il piacere della buona compagnia a un attento mutuo incoraggiamento sia accademico che creativo.
Forse mai nessun’altra associazione informale di scrittori ha avuto lo stesso impatto sul mondo di quella degli Inklings.
Questo gruppo di personaggi straordinari era solito riunirsi settimanalmente nella stanza di Lewis al College. Era loro abitudine, durante questi incontri, parlare, bere e leggersi l’un l’altro i progressi nei rispettivi lavori. Queste discussioni e le critiche che ne seguivano permisero a Lewis di produrre quelle che poi divennero Le lettere a Berlicche e a Tolkien – definito dallo stesso Lewis “un grand’uomo, ma privo di metodo e tiratardi” - di portare a compimento Il Signore degli Anelli o, come lo definivano tra loro, il “nuovo Hobbit”.
Gli stessi amici avevano anche l’abitudine di riunirsi, ogni martedì, nel pub Eagle and Child, affettuosamente ribattezzato “Bird and Baby” e questi appuntamenti continuarono fino alla morte di Lewis.
Oltre al suo lavoro di insegnante universitario, Lewis cominciò a pubblicare i suoi scritti. Il suo primo lavoro importante Pilgrim's Regress (1933) parla del suo personale viaggio spirituale nella fede cristiana.
A questo seguirono altri lavori che lo fecero diventare famoso non solo come scrittore di soggetti religiosi ma anche come autore di lavori accademici e romanzi.
L'allegoria dell'amore (1936), ancora oggi considerato il suo capolavoro, è un trattato sulla letteratura d'amore dal Medioevo a Shakespeare e Lontano dal pianeta silenzioso (1938) fu il primo di una trilogia fantascientifica per il cui eroe, un filologo, Lewis si ispirò al suo amico Tolkien.
Quando Lewis decise di cominciare a scrivere libri per ragazzi il suo editore e alcuni dei suoi amici cercarono di dissuaderlo pensando che la cosa avrebbe potuto nuocere alla sua reputazione di scrittore "serio".
Lo stesso Tolkien, in particolare, criticò apertamente il primo libro di Narnia, Il leone, la strega e l'armadio, ritenendo che in esso erano contenuti troppi elementi in netto contrasto tra loro - Babbo Natale e una cattivissima strega, animali parlanti e bambini.
Per fortuna Lewis non diede retta a nessuno di loro
.
Dopo la pubblicazione del primo volume della serie, Lewis ne scrisse altri sei, pubblicando l'ultimo nel 1956.
Nonostante i romanzi non ricevessero gli stessi riconoscimenti accademici dei suoi altri scritti, raggiunsero una tale popolarità da essere ancora oggi i libri più amati tra quelli della letteratura classica per l'infanzia.
Dopo la serie di Narnia, Lewis continuò a scrivere su soggetti autobiografici e religiosi.
Nel 1955 lasciò Oxford per la cattedra di Letteratura Medievale e Rinascimentale del Madgalen College, stavolta di Cambridge.
Solo verso la fine della sua vita Lewis, scapolo convinto, sperimentò le gioie dell’amore e del matrimonio con una vicenda sentimentale che è stata narrata in libri e film.
Lo scrittore e Joy Gresham, trascorsero molti anni sereni prima che lei morisse di cancro.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua morte, Lewis scrisse Diario di un dolore, pubblicato con lo pseudonimo di N.W. Clerk, un breve libro che racconta, con una precisione e un’onestà intellettuale che suscitano ammirazione, la sua reazione alla morte della moglie.
Lewis aveva rinunciato al Cristianesimo in gioventù ed era stato influenzato dai suoi insegnanti a percepire la fede come “logicamente indifendibile”. Il suo era, però, l’ateismo della ricerca e non della rinuncia.
Nella sua autobiografia, Sorpreso dalla Gioia, Lewis descrive questo processo di ri-conversione come un iniziale riconoscimento dell’esistenza di un Dio per poi, più tardi, farsi persuaso che questo Dio non era altri che il Creatore delle Sacre Scritture.
Fatta sua la consapevolezza che essere un Cristiano fosse una gioia e non un mero atto di obbedienza, Lewis divenne uno dei più stimati pensatori cristiani del XX secolo, aiutato in questo dagli amici di sempre che condividevano, ognuno a suo modo, la sua dedizione al Cristianesimo.
Clive Staples Lewis non fu soltanto uno scrittore prolifico, ma poliedrico e si può affermare che riuscì a scrivere qualcosa per ognuno.
C’è chi lo legge per puro piacere e chi cerca nei suoi scritti risposte alle domande sull’eternità e sul posto che l’uomo ha nell’universo.
La sua popolarità, a distanza di quasi sessant'anni, è in continua crescita e le sue opere continuano a essere ristampate.
Dopo la morte della moglie la salute di Lewis cominciò a deteriorarsi e nell'estate del 1963 si dimise dall'insegnamento. La sua morte, avvenuta il 22 novembre dello stesso anno passò quasi inosservata.
Fu però ricordato dai lettori di tutto il mondo che Jack ha allietato e ispirato per generazioni.
1 commenti
Aggiungi un commentobellissimo articolo. Ma solo una osservazione...Secondo me si dà sempre troppo poco spazio alla storia d'amore tra Lewis e Joy. Mi sembra che non si possa capire tanto del suo percorso e delle sue riflessioni, se non si passa e in qualche modo, non si resta in quell'esperienza che lui ha avuto con Joy (e, poi, nel suo decisivo libretto "diario di un dolore"). E' come se fosse stato il completamento delle sue parole, il silenzio che illumina la parola, lui, che ha sempre scritto dell'amore. Sorpreso dalla...gioia...
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