Marlin (Nella versione originale la voce è di Albert Brooks, Il Dottor Doolittle, Out of Sight) e Coral (Elisabeth perkins, Come Cani e Gatti, I Flinstones) sono una coppia felice. Sono riusciti ad accaparrarsi l’anemone dei sogni, con vista mare e un vicinato da fare invidia; e stanno per diventare genitori di centinaia di piccoli eredi. Nessuna preoccupazione, nessun timore. E’ in situazioni come questa che la tragedia, sempre in agguato dietro l’angolo, colpisce. Quando Marlin si sveglia e si ricorda del barracuda, è troppo tardi. Di Coral e delle uova, nessuna traccia. Solo un piccolo, dal guscio incrinato, si è salvato al massacro. Marlin lo tiene tra le pinne e sussurra, “Non lascerò che ti accada nulla!”
Queste sono le premesse del nuovo film Disney / Pixar, in uscita nelle sale italiane il 3 dicembre. Come spesso accade in questi casi, siamo un po’ in ritardo rispetto agli Stati Uniti, circa sette mesi. Laggiù, infatti, il film è uscito il 30 maggio ed è già in vendita la versione casalinga, record di vendita di DVD.
La storia è quanto di più semplice: un padre ossessivo per un figlio con qualche problema fisico e una gran voglia di rivalsa; un litigio, il rapimento e l’inseguimento… alla Ricerca di Nemo, da cui il titolo del film. Marlin verrà affiancato nella sua ricerca da Dory (Ellen DeGeneres, della famosa serie TV “Ellen”), personaggio estremamente divertente con un “piccolo” problema: ha la tendenza a perdere la memoria ogni cinque minuti. Il loro incontro/scontro è una delle cose più divertenti che si siano viste in un cartone animato. Intanto, il piccolo Nemo (Alexander Gould, 9 anni) ha a che fare con gli abitanti di un acquario casalingo, che si apre sullo studio di un dentista. A capo dei pesci tropicali della vasca c’è Gill (Willem Dafoe, “Platoon”, “Spider-Man”) un pesce di mare catturato, così come Nemo, dal dentista stesso. Nemo è stato catturato per fare da regalo di compleanno per un demonio con le code e l’apparecchio ai denti, Darla. Riusciranno Gill e compagnia a salvare Nemo da un infausto destino? Riuscirà Marlin a ritrovare il suo figliolo? Riuscirà Dory a ricordare qualcosa?
In Italia i simpatici pesciolini avranno le voci di Alex Polidori, 8 anni appena compiuti, alla sua seconda esperienza al doppiaggio dopo Il libro della giungla 2 e attualmente al lavoro per dare voce al protagonista di Koda, fratello Orso, il prossimo cartoon targato Disney; Luca Zingaretti nelle pinne del pagliaccio Marlin; Carla Signoris, la pesciolina smemorata Dory e Stefano Masciarelli, la tartaruga marina Crosta.
Alla Ricerca di Nemo è l’ultimo capolavoro dei Pixar Studios, l’ultimo film del pacchetto di cinque che la società specializzata in film di animazione treddì ha concordato con mamma Disney. Dai tempi di Toy Story, di passi in avanti la tecnologia ne ha fatti parecchi. E si vede: a parte il mare, in assoluto il migliore mai visto su schermo, gli effetti del film sono strabilianti. I pesci sono pesci, si muovono fluidamente, i dettagli sono estremamente curati. In una scena straordinaria, Nemo osserva dall’alto la “città dei pesci”: da togliere il fiato…
La musica è intrigante ma riesce a “non farsi sentire”, amalgamata per bene alla storia. Per il sonoro, le voci dei protagonisti, soprattutto di Dory, sono assolutamente strepitose. Un consiglio: state attenti a cosa dicono i gabbiani…
Durante la lavorazione di Nemo, che ha preso cinque anni, i problemi ‘insolubili’ sono stati parecchi, a sentire Dylan Brown e Oren Jacob, ragazzi che sanno con quali equazioni si realizza un perfetto spruzzo d’acqua salata (diversissima dagli spruzzi di acqua dolce, dove si usano olio e vodka) o come si conferisce realismo al riflesso del pulviscolo sottomarino. Ma la madre di tutte le battaglie sono state seimila meduse fatte a mano e mosse da un simulatore per creare l’effetto di un universo di tentacoli anarchico e disarticolato. “Mi sono ispirato alla scena della fuga di Cary Grant in Intrigo internazionale” rivela Jacob. Misteri della creatività: Cary Grant stava in un campo di grano, inseguito da un aereo. “Il segreto? Non chiudere la porta alle scintille che animano un’idea” spiega Lasseter, gran capo della Pixar, “Dietro Nemo c’è la cultura del road movie da Sentieri Selvaggi in poi, c’è Hitchock, soprattutto Gli uccelli, e l’universo dell’animazione, da Miyazaki (Lasseter, tra una produzione e una regia ha curato la distribuzione della Città incantata negli USA) alla Disney.
6 commenti
Aggiungi un commentoTroppo facile prendersi i meriti quando il lavoro duro lo hanno fatto gli altri Enkay è modesto, confermo che la paternità del pezzo è sua
EnKay è scaltro... scrive messaggi da modesto... per farsi fare i complimenti!
quando vi sposate?
Zio, posso fare il testimone?
cmq , come Tolkien, non amo la Disney
Niente da fare, al massimo ti concediamo di reggere lo strascico della sposa
E la Pixar? Tolkien non la conosceva...
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