Ogni appassionato di fantasy, e anche numerosi lettori, dovrebbero essere familiari con almeno una delle seguenti associazioni, e ancor di più, dovrebbero aver visto il suo nome apparire qual e là negli organi di informazione specialistici.
Neil Gaiman è tutto quanto scritto sopra e molto di più, forse uno dei personaggi più atipici e geniali del panorama fantastico contemporaneo.
Grazie ai suoi successi letterari e i numerosi premi ha potuto scrollarsi di dosso l’etichetta di autore underground per salire alla ribalta in svariati settori: dal fumetto alla letteratura, dalla tv al cinema, passando per il teatro e giungendo fino a internet.
Partito dal nulla, con in valigia solo una buona storia valorizzata dai disegni/fotomontaggi/schizzi di un altro eclettico, l’amico artista Dave McKean, è riuscito a convincere la DC Comics ad affidargli una serie a fumetti propria, Sandman, chiusa definitivamente sette anni dopo, con il benestare della DC - che si era accorta che il fumetto era talmente legato a Gaiman che non aveva senso continuare. Un evento senza precedenti nella storia del fumetto moderno!
Gaiman si è poi reinventato scrittore, sia per adulti che per ragazzi, con un successo inaspettato. Se Stardust segna idealmente il suo passaggio da autore di fumetti a scrittore e Nessun Dove è la trasposizione letteraria di una serie televisiva scritta dallo stesso Gaiman, American Gods è il libro della consacrazione per la critica e Anansy Boys per il pubblico.
Non pago Gaiman ha cominciato a farsi sentire anche nel mondo del cinema, scrivendo lo storyboard per MirrorMask dell’amico McKean e la sceneggiatura di Beouwulf (a quattro mani con Roger Avary) di Robert Zemeckis. Inoltre ben presto verrà trasposto anche il suo Stardust, per la regia di Matthew Vaughn.
Il talento e la versatilità di Neil Gaiman è tale che per raccontare tutta la sua produzione sarebbe necessario un volume monografico di un enciclopedia, ma in questo approfondimento ci dedicheremo principalmente alla serie di fumetti Sandman, dei romanzi, della sua amicizia con Dave McKean e del suo rapporto particolare con i fans.
Gaiman e i fans: il fenomeno blog
Sin dagli esordi, Neil Gaiman è sempre stato molto legato ai suoi fans, è infatti spesso in giro per il mondo per presentare i suoi nuovi libri al pubblico, manifestazioni seguite poi da affollate sessioni di autografi.
Gaiman crede infatti in un rapporto familiare e informale tra autore e lettore, e cerca di conseguenza di essere disponibile per i suoi fans, in sostanza, l'esatto contrario di un'irraggiungibile icona.
Tutto ciò l’ha tradotto nella creazione di un blog, www.neilgaiman.com/journal (non proprio un blog, mancando la possibilità di commentare gli scritti) nel 2001.
Il blog, all'inizio pensato per pochi intimi, è pian piano cresciuto di spessore, sia per la fama raggiunta, sia per il modo in cui è impostato, fino a diventare un'immensa famiglia. Gaiman, per far capire cosa significa avere così tante persone che leggono il blog, ha scherzosamente detto di avere a disposizione una delle più grandi ed efficienti reti di informatori al mondo. Ha affermato di poter chiedere qualunque cosa e di riuscire ad avere risposta in massimo mezza giornata. Ha provato, ci è riuscito.
Tuttavia Gaiman non chiede in pratica mai nulla, non ne ha bisogno. Gli basta affermare di aver avuto qualche tipo di problema, o di aver trovato una certa curiosità girando per la rete che, puntualmente, qualcuno si offre spontaneamente per risolvergli il problema o chiarire i dubbi. Ciò rappresenta indubbiamente un ottimo esempio per dimostrare la strettissima relazione fra l’autore e il lettore.
Intriganti anche i motivi per cui i lettori sono tanto legati a lui: il registro colloquiale e informale con cui Gaiman si rivolge ai lettori sul blog è stato usato anche come stile di scrittura in Anansi Boys; Gaiman è uno dei pochi scrittori ad aggiornare il blog con regolarità.
Gaiman riceve centinaia di e-mail al giorno, numero che sarebbe più alto se non esistesse una sezione di Frequently Asked Questions molto aggiornata, e afferma che continuerà a bloggare finché ne avrà voglia permettendo a molti lettori e fans di godersi i pareri, le riflessioni, lo humour e le novità non tanto di un autore famoso, quanto di un amico che magari non si avrà mai l’occasione incontrare, ma che fa tanto piacere sentire ogni volta che è possibile.
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