Il vecchio cinese si accartocciò in uno sguardo duro, e per un attimo sembrò contenere diecimila anni di saggezza orientale concentrata. - Tempo di dire e fare stronzate è finito, giovanotto. Tuo problema di Chimica va risolto, perché nulla è peggio della rosa che non cresce per le troppe spine.
- Non mi parlare di spini che mi fai venir voglia. - Floyd cominciò a sentire i morsi della Chimica nel cervello, proprio come i suoi in quello della polacca. La voce del cinese si stava smorzando in un fastidioso cicaleccio e lui si sentiva come un sedentario padre di famiglia che non riusciva ad ascoltare la partita per il casino fatto dai bambini. Forse doveva piantarla di avere a che fare coi cinesi, in primis con quel vecchio.
- Provare con agopuntura? Io so.
Floyd vedeva le stelline di Chimica sovrapporsi a quelle del cielo, e doveva dire che quelle di droga erano molto ma molto più romantiche ai suoi occhi.
Si voltò, e la bambina fantasma lo fissava da in mezzo alla marea di cinesi liberati. I piccoli occhi a mandorla trasudavano rassegnazione e compassione. Bellissimi diamanti neri che l’osservavano dal viso di porcellana, sottolineando i suoi pensieri con uno sguardo di rimprovero. Floyd guardò meglio. Una madre la prese in braccio e la strinse a sé. Forse era un’altra bambina.
- Provare agopuntura - disse VCQ alle sue spalle.
Floyd si voltò verso il vecchio. - Agopuntura, eh? Abbiam fatto tante stronzate. Facciamo anche questa. Ma che ne sarà degli schiavi? E della Triade?
Floyd e VCQ attraversarono lentamente il mare di cinesi e altri miserabili. Il Vecchio Cinese Qualsiasi si fermò. Esitò un attimo. Poi illuminato, si alzò sulle punte dei piedi per raggiungere Floyd, aggrappandosi al suo lacero giubbotto di pelle.
- Floyd, sai benissimo cosa tu fatto stanotte. Tu drogato, non scemo. Antico proverbio cinese dice anche solo piccola formica può distruggere intera diga.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID