Non credo di doverti raccontare di più. Lo sai anche tu che a un certo punto le parole non bastano. Ci sono i pensieri, le sensazioni. Se in questo momento potessi toccarti le mani, forse riuscirei a farti capire quanto era grande il sentimento che provavo per il Capitano, come eran dolci alla mia pelle le sue carezze. E il suo sesso era miele. Baciarlo era come cogliere un fiore, le sue labbra erano petali, ricchi e succosi.

No, non è semplice definire l’amore quando ti accorgi che è vero. A meno che il Capitano non sia stato solo un sogno. Sì, lo so, nessuno di voi lo ha mai visto. E anche la descrizione che te ne ho dato io è un po’ troppo sognante, è vero. Lo so, è perfetto al punto che potrebbe essere solo il personaggio di un racconto... i suoi abiti neri, la sua bravura nel suonare, la leggerezza delle sue mani, i suoi riccioli tanto morbidi, la perfezione del suo viso, i suoi occhi splendenti, la dolcezza della sua bocca, la sua delicatezza mentre facevamo l’amore...

Penso di averlo sempre saputo, che avrei incontrato il Capitano. E tutti i sogni che ho buttato su carta erano solo l’attesa di quell’incontro.

Poi proprio come nei racconti ho avuto paura.

Non potevo perderlo.

Era arrivato davvero, capisci? Non era fantasia.

Mi amava sul serio.

Non poteva durare per sempre.

Ma io sapevo come fermare quell’attimo meraviglioso e incredibile.

Ora sto bene, sì.

Son tante le cose che potrei dirti e non ti ho detto, sul Capitano. Perché lo sai, quando si tratta di sentimenti è solo il cuore, quello che conta.

E io sento ancora il suo cuore che batte tra le mie mani.