Il castello però non scese lungo la valle, rimase a vagare fra le colline mentre si spargeva la notizia che non apparteneva affatto alla Strega, bensì a Howl, il Mago. Il che non migliorava, però, la situazione; si diceva infatti che il Mago non muovesse il castello dalla zona perché si divertiva a collezionare ragazze dai dintorni. Alle giovani egli succhiava l’anima o, sostenevano alcuni, mangiava il cuore. Era un essere freddo e crudele, e nessuna ragazza si sarebbe salvata se mai fosse caduta nelle sue mani. Sophie, Lettie e Martha, come tutte le giovani di Market Chipping, erano state avvisate del pericolo e non potevano uscire da sole, cosa che finiva per essere una grande seccatura; mentre anche loro, come tutti, si chiedevano che cosa mai se ne facesse il Mago di tutte quelle anime che andava collezionando.
Tuttavia le tre ragazze dovettero presto affrontare un’altra preoccupazione ben più grave e vicina: il signor Hatter morì all’improvviso, più o meno quando Sophie stava per concludere gli studi. La famiglia si rese subito conto che il cappellaio era stato fin troppo orgoglioso delle sue figliole: una volta pagate le alte rette scolastiche, la contabilità del negozio rivelava più debiti che crediti!
Dopo il funerale, Fanny spiegò la situazione alle figlie; le riunì nel salotto della loro casa attigua alla cappelleria, si sedette e disse: – Temo che dovrete abbandonare quella scuola. Ho rifatto i conti cento volte, ma da qualunque parte si guardino, proprio non tornano… L’unico modo per mandare avanti il negozio e prendermi cura di voi è sistemarvi come apprendiste in qualche posto che possa assicurarvi un buon avvenire. Non è possibile tenervi tutte e tre in negozio, non posso permettermelo. Così, ecco la mia decisione: prima Lettie… – Lettie alzò lo sguardo. Era il ritratto stesso della salute e della bellezza, che né il dolore, né l’abito a lutto potevano nascondere. – Ma io voglio continuare a imparare! –
– E lo farai, tesoro! – ribatté Fanny – Ti ho sistemato da Cesari, la pasticceria sulla Piazza del Mercato. Hanno fama di trattare i loro apprendisti come re e regine. Sono sicura che lì sarai felice e imparerai un commercio che ti potrà essere molto utile. La signora Cesari è una mia buona cliente e una cara amica. Ha accettato di prenderti per farmi un favore personale, anche se al momento non ha veramente bisogno di una nuova apprendista –. Dalla risata di Lettie tutte capirono che non era per nulla soddisfatta. – Bene, grazie… Non è una fortuna che mi piaccia cucinare? – Fanny non badò al tono un po’ caustico con il quale furono pronunciate queste parole, anzi, sembrò sollevata: Lettie a volte riusciva a essere testarda in modo decisamente fastidioso e inopportuno.
– E ora Martha – continuò Fanny – so che sei troppo giovane per andare a lavorare, così mi sono preoccupata di trovarti qualcosa che ti potesse garantire un lungo e tranquillo tirocinio e potesse esserti utile qualsiasi cosa tu decida di fare in futuro. Conosci, vero, la mia vecchia compagna di scuola Annabel Fairfax? – La bionda Martha sgranò i disarmanti occhioni grigi su Fanny. Tutto in lei sembrava fragile, ma in realtà sapeva essere cocciuta tanto quanto Lettie. – Intendi quella donna che parla in continuazione? Ma non è una fattucchiera? – chiese alla madre, la quale si affrettò a risponderle con l’ansia nella voce – Sì, Martha. Ma ha una bella casa piena di clienti che vengono da tutta la Vallata del Folding. Poi è una donna dal cuore d’oro e trasferirà su di te tutto il suo sapere. Senz’altro ti presenterà la bella gente che lei conosce a Kingsbury. Una volta completata la tua educazione, ti ritroverai sistemata per tutta la vita –.
– È una donna simpatica – concesse Martha – Va bene, andrò da lei –.
Mentre Sophie ascoltava si rendeva conto che Fanny aveva sistemato tutto per il meglio. Lettie, in quanto secondogenita, probabilmente non avrebbe mai avuto grandi opportunità, così Fanny l’aveva sistemata dove avrebbe potuto incontrare un giovane apprendista, sposarsi e vivere felice e contenta. Martha, che era quella destinata al pieno successo, avrebbe avuto arti magiche e amici ricchi ad aiutarla. Per quanto riguardava lei personalmente, Sophie non aveva dubbi su quanto l’aspettasse, per cui non fu per nulla sorpresa dalle parole di Fanny – Ora, Sophie cara, l’unica cosa giusta è che tu erediti la cappelleria quando io mi ritirerò, poiché sei tu la primogenita. Così ho deciso di tenerti come apprendista, per darti l’opportunità di imparare il mestiere e i trucchi di questa attività. Cosa ne pensi? – Sophie avrebbe voluto dire che era semplicemente rassegnata a vendere cappelli, ma ringraziò, cercando di apparire grata per quella decisione.
2 commenti
Aggiungi un commentoil film di miyazaki è stato spettacolare, e ora mi aspetto che il libro sia persino meglio!
Debbo ammettere che" Il castello errante di Howl "è il mio film preferito,spero che il libro non mmi deluda
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