Thomas Covenant è un uomo dei nostri giorni, ma è un emarginato, abbandonato dalla moglie e allontanato dalla società. Thomas Covenant ha la lebbra. La sua vita è ormai un cupo susseguirsi di lotte contro l’isolamento e la pazzia. Ma un giorno si ritrova proiettato in un altro mondo, una terra minacciata dalla follia di un mostro e dai malvagi piani di conquista di un semidio, Lord Inganno. Laggiù, nella Landa, Covenant dovrà suo malgrado vestire i panni dell’eroe, onorato come la reincarnazione di un eroe leggendario e armato del mistico potere dell’Oro Bianco, che da solo è in grado di proteggere i Signori della Landa dal malvagio Lord Inganno. La sua si rivelerà un’incredibile e talvolta drammatica avventura, alla riscoperta di sé stesso e dei magici poteri racchiusi nell’anello nuziale che porta ancora al dito. Tra giganti, guerrieri e creature feroci, Donaldson ci guida in uno scenario di magie e forze elementali, in un territorio fantastico dove la lotta tra il Bene e il Male non ruota più intorno a candidi eroi ma a un uomo solo, triste e pieno di rabbia, con un forte desiderio di riscatto.
Un uomo.
Una malattia che lo emargina dalla società moderna, che lo relega in un angolo della vita. Un mondo fantastico la cui sopravvivenza è affidata alla reincarnazione di Berek Mezzamano, custode dell’oro bianco e della magia primordiale.
Due storie apparentemente inconciliabili che si fondono ne La Conquista dello Scettro, primo volume delle Cronache di Thomas Covenant l'Incredulo di Stephen R. Donaldson.
Capostipite della prima trilogia del Ciclo di Thomas Covenant, La Conquista dello Scettro riscosse enorme successo di pubblico e critica alla sua prima pubblicazione alla fine degli anni ’70 e divenne presto introvabile. Per la gioia di molti lettori, Fanucci Editore ripropone ora la prima avventura del personaggio che ha reso celebre Donaldson in tutto il mondo fantasy e non.
Quello che colpisce leggendo anche poche pagine del romanzo è la caratterizzazione del protagonista, un uomo dei nostri giorni che ha assaporato le lusinghe del successo in seguito alla pubblicazione del suo primo romanzo, ma che ora, affetto da lebbra, si trova di colpo sbalzato in un mondo che non gli appartiene e che lo venera come un eroe.
Thomas Covenant, reietto, impuro e abbandonato dalla moglie una volta scoperta la sua malattia, rappresenta l’anti-eroe per eccellenza, nega la propria esistenza e la possibilità di calarsi in un ruolo di responsabilità e valore.
Tale rifiuto è avvalorato dal soprannome che lui stesso conia per sé denominandosi “l’incredulo”.
Donaldson guida il lettore tra giganti e valorosi sovrani, in un mondo minacciato da un male oscuro e potente che non sembra lasciare adito a speranze di salvezza. Solo l’avvento di Covenant, riconosciuto da tutti come la reincarnazione dell’eroe che già una volta sconfisse queste forze distruttive, fa risplendere una luce nel cuore degli abitanti della Landa. Guidato ed istruito inizialmente da una sorta di Virgilio pieno di rabbia e rancore (Atiaran), Thomas incorrerà in pericoli e peripezie che ricalcano i clichè più conosciuti del racconto fantasy, costantemente in bilico tra il desiderio di sopravvivenza, finora rinnegato, e il senso di colpa che scaturisce da un peccato che ha macchiato indelebilmente la sua anima mettendo in pericolo la stessa terra che gli sta ora offrendo la possibilità di redimersi.
Una storia canonica, fortemente ancorata ai classici del genere, ma graziata da un protagonista inusuale che cattura la scena come il miglior attore di palcoscenico.
Il riscatto sociale di un uomo solo, appesantito nel corpo e nell’anima, che riscopre la voglia di lottare per la vita in un’ impresa che non gli appartiene, ma che funge da tramite per la sua rinascita.
Consigliato non a chi cerca emozioni da mozzafiato, ma a chi vuole indagare le passioni dell’animo umano trasposte in un mondo abitato da guerrieri e magia.
46 commenti
Aggiungi un commentoIn realtà il capolavoro è un fatto sociologico. Chi fa parte della casta dei sapienti, dall'alto della sua esperienza, qualifica questo e quello come capolavoro. Ma visto che i criteri che usa non sono oggettivi che senso puo' avere? Faccio un esempio sui generis: tal Antonio Faeti, noto studioso bolognese di letteratura per l'infanzia e amante delle favole del focolare quasi volesse riapprorpirsi del suo rustico passato, ha avuto parole dure nei rigurdi di certi anime. Non so, per esempio, quali competenze possa avere il soggetto per definire vomitevoli i disegni di Lady Oscar, né vedo grosse differenze dal punto di visto dello snaturamento della storia nelle vicende di un re Artù o di un Rolando e in quelle della bionda eroina fracese. Allora noi persone normali forse dobbiamo attendere che qualcuno cresciuto a pane e mazinga raggiunga gli onori delle cattedre.
La gente comune si limita a provare piacere nella lettura, qualunque essa sia senza mettere in discussione questi schemi consolidati.
Interessante la tua idea dell'osservazione del passato per osservare le tendenze future, quasi psicostorica
Edizione fantasy 1989 prezzo copertina £14.000
Ora costa 18€??!!? non sapevo che il rapporto euro lira era di 777£ per 1€
Che i libri costino davvero troppo, ormai, è un dato di fatto. Che i commercianti (quasi tutti) abbiano approfittato del passaggio all'Euro, in Italia, è un secondo dato di fatto.
Ma il tuo ragionamento "economico" fa acqua da tutte le parti.
Mio padre comprò casa per circa 80 milioni dentro Roma nella prima metà degli anni 80.
Ora costa come minimo 300000 euro.
Rifai il tuo rapporto allora.
Ah! Mio nonno comprò casa per circa 200 lire......
Fortunatamente i mezzi di comunicazione (leggi internet) hanno permesso a molti di poter dire la loro. Forse nelle aule universitarie, in tv o sulla carta stampata i luminari possono ancora dire la loro senza tema di smentita, ma in rete ognuno può portare avanti la propria battaglia.
Fortunatamente non siamo più costretti a inchinarci davanti a capolavori imposti da altri, possiamo trovare i nostri
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID