Dopo Totò Sapore e la magica storia della pizza, dall'autore di La gabbianella e il gatto, ecco Opopomoz, un'altra favola ambientata a Napoli. Una storia di fantasy molto soft, dedicata ai più piccoli. In una tranquilla famigliola del capoluogo campano si sta per celebrare il natale. Ma c'è un altro lieto evento in arrivo, e cioè la prossima nascita di un bimbo, Franceschino, che vedrà la luce proprio la notte del 24 dicembre. L'unico a non essere felice è Rocco, il futuro fratellone, perché è convinto che il nuovo arrivato lo... spodesterà e si porterà via l'affetto dei genitori.
Frattanto, nelle viscere della Terra, il Diavolo in persona manda nel mondo tre diavoli: Farfaricchio, Astarotte e Scarapino. Questi, approfittando della rabbia di Rocco, lo convincono a pronunciare la parola magica "Opopomoz" per bloccare la nascita di Franceschino. Musiche di Pino Daniele, sceneggiatura di Furio Scarpelli.
5 commenti
Aggiungi un commentocosa si inventa pur di distogliere il pensiero della nascita di Gesù, e di rendere più amichevole il male, ovverto il diavolo. Non a caso il film è un cartoon, per bambini, innocenti... Genitori, state attenti, stanno rubando i vostri figli per portarli lontano da Dio!
anonimous76@hotmail.com
Beh, che tu sia un troll credo che sia chiaro.
Invito perciò gli altri frequentatori del forum a non mandarti a fare in cubo.
Leggiti il thread su Marylin Manson e impara.
Mmm... adesso che ci penso bisogna censurare anche paperino, quando nei cartoni ha sulla spalla il diavoletto che lo istiga a peccare, in lotta con l'angioletto. Non sia mai che paperino dia retta al diavoletto, dando così il cattivo esempio ai giovani che lo guardano.
Tò! Trema!
Aahahahahahahahahah! Ecco il diavolo! Mi raccomando, non fare vedere questa pagina ai tuoi figli, vedendo l'icona del diavoletto potrebbero allontanarsi da Dio.
Attenzione che ho la bacchetta magica sollevata. Ma quanto lavoro volete darmi in questi giorni?
Beh, mi sono controllato!
Ma dai... adesso accusare Opopo... quello lì!
Hai ragione, conoscendoti devi aver fatto un grande sforzo La mia era una misura preventiva
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