Per il ritorno su PC di Heroes of Might & Magic, colossale saga fantasy che ha dato origine a uno degli universi di draghi e cavalieri più lussureggianti del panorama dei videogiochi, Ubisoft ha pensato in grande. A una squadra di sviluppatori completamente nuova, i russi Nival Interactive chiamati a rinfrancare la serie, si è aggiunto il contributo dell’artista francese Olivier Ledroit, illustratore di fama, autore con Francois Froideval dei volumi a fumetti Les Chroniques de la Lune noire (The Black Moon Chronicles). Il risultato è Heroes of Might & Magic V, uno strategico a turni magistrale sorretto da una robusta base Gdr (gioco di ruolo), che nel passaggio grafico dalle due alle tre dimensioni non ha perso nulla della potenza descrittiva su cui la saga, in questi dieci anni, ha fondato parte consistente del suo successo. Addirittura, ne ha guadagnato.
Per definire i canoni delle sei fazioni messe in pugno al giocatore in un’epica campagna di diverse prospettive, Ledroit ha cercato ispirazione mescolando fonti eterogenee. Così quelli che assomigliano a elfi dei boschi hanno in sé anche i tratti della tradizione nativa americana; gli elfi oscuri del mondo sotterraneo recuperano elementi dal rinascimento italiano; l’accademia dei maghi raccoglie fascinazioni esotiche, tra l’India e il Medio oriente. Poi ci sono i pittoreschi non-morti, i medioevaleggianti paladini imperiali del Grifone e le creature demoniache delle caste infernali. Tutti personaggi - fra eroi e tipologie di unità, si supera abbondantemente il centinaio – che si avventurano per scenari paragonabili non tanto a mappe di gioco, quanto piuttosto a quadri treddì animati, figli di un opulento barocchismo dei colori e dei particolari. Dove le proporzioni e le rifiniture sono quelli delle miniature. La nuova era di Heroes of Might & Magic procede quindi per un’estetica raffinata, nella quale si sposano l’anima classica del fantasy e visioni, se non proprio avanguardiste, di sicuro più contemporanee. Sia come ritratto di figura, sia come rappresentazione delle architetture e degli ambienti.
La giocabilità è invece un esempio di conservazione dinamica della specie. La sua stesura – corretta - riprende i precetti esposti nel caposaldo Heroes of Might & Magic III, aggiornando solo alcune voci (bilanciamento, iniziativa), senza stravolgere i regolamenti di quello che, per i fan, è il miglior strategico a turni fantasy di sempre. In realtà, in Heroes of Might & Magic V il respiro strategico non è così preponderante rispetto ai risvolti ruolistici. Entrambi sono indissolubilmente legati in un wargame che, alla tattica in battaglia, affianca la curiosità di impegnarsi in missioni secondarie (magari alla caccia di un leggendario manufatto) e l’esigenza di studiare accuratamente l’evoluzione del proprio campione, alter ego digitale da cui dipendono, in ultima analisi, vittorie e sconfitte.
Gli eroi sono la componente centrale di Heroes of Might & Magic. Ogni eroe simboleggia un generale con le sue truppe. O un re protetto dai suoi pezzi, schierati schematicamente sul campo seguendo una logica ideale che vorrebbe i lanciatori coperti nelle retrovie. Sono molte le similitudini tra il videogame Nival Interactive e gli scacchi, che d’altronde altro non sono che l’estrema sintesi della scienza militare. Alfieri, torri, cavalli e pedoni sono assimilabili alle unità di un esercito e - nel caso delle guarnigioni Nival - viceversa. Armigeri della stessa specie sono di norma raggruppati in un’unica casella e posseggono caratteristiche peculiari di attacco e movimento, quest’ultimo regolato anche dal grado di iniziativa, che decide l’ordine dei turni. Al contrario degli scacchi, il re – ossia l’eroe – in Heroes of Might & Magic non se ne sta però a guardare, ma ha anzi la capacità di capovolgere gli esiti degli scontri, grazie alle abilità guadagnate con l’esperienza e in scuole di magia. Che aprono le porte a quaranta incantesimi utili e spettacolari. Dove le porte si chiudono è nelle roccheforti. Quelle nemiche da cingere d’assedio; le proprie da fortificare, osservando nella ricostruzione grafica delle cittadelle tutte le trasformazioni.
Dopo i favori riscossi dal team con Ehterlords (per restare al fantasy) e Silent Storm (per restare alla strategia a turni), Heroes of Might & Magic V conferma il talento degli sviluppatori russi di Nival. Nel suo genere, in ambito fantasy, difficilmente troverete qualcosa di più sontuoso. Il videogame Ubisoft unisce la profondità dei turni al valore produttivo dei migliori strategici in tempo reale. Accolta l’eredità di 3do, che deteneva in passato i diritti sulla serie, l’editore francese intende farne tesoro, investendo sullo storico universo fantasy di Might & Magic e allargandone le influenze. Come con il progetto parallelo Dark Messiah of Might & Magic, un titolo d’azione in prima persona dai contorni cupi. Se il buon giorno si vede dal mattino - e Heroes of Might & Magic V è davvero splendente – il futuro si preannuncia luminoso.
Per celebrare questo rinnovato ottimismo, e la collaborazione di Olivier Ledroit, Ubisoft ha scelto di distribuire anche in Italia il videogame in due versioni. Con la differenza di 10 euro (39,99 contro i 29,99 della versione liscia), ci si porta a casa l’edizione deluxe del gioco, in formato libro, che insieme a Heroes of Might & Magic V contiene il secondo capitolo della saga (Heroes of Might & Magic II), un fascicolo con le illustrazioni dell’artista francese, una mappa di Ashan (il continente dove si svolgono le vicende del videogame) e un compendio con l’elenco statistico delle unità di ogni fazione.
Heroes of Might & Magic V
Immagini e illustrazioni del gioco
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID