Denver, Stati Uniti. Fra vicoli bui, magazzini decadenti e pub d'infimo ordine, si muovono strane baby-gang impegnate in un violentissimo gioco di ruolo.

Gli adolescenti, punk e disadattati, hanno tutti personalità multiple: questo è quanto scopre Phineas Poe (proprio questo il suo cognome), ex poliziotto tossicodipendente e dal passato turbolento, quando si mette a indagare, per conto del detective Moon, sulla scomparsa di un agente di nome Jimmy Sky.

Poe si invischia così nelle guerre segrete di Denver e nelle spietate regole del claustrofobico intrattenimento chiamato "Il gioco delle lingue", con il rischio di rimanere per sempre coinvolto e perdere la propria identità.

Il gioco delle lingue è stata definita una storia tra il noir e il fantasy e conferma Baer come una tra le voci più  originali nel panorama della narrativa di genere.

Nato quarant'anni fa nel Mississippi, prima di approdare alla scrittura Baer ha svolto i lavori più disparati: barista, insegnante, taxista. Il gioco delle lingue è il secondo capitolo della trilogia con protagonista Phineas Poe, insieme a Baciami, Giuda (Marsilio 2005) e Hell's Half Acre.

Il suo sito Internet è: www.willchristopherbaer.com