J.K. Rowling si trova in mezzo a una tempesta: i fan più accaniti della saga non hanno gradito per nulla le anticipazioni secondo cui due nuovi personaggi moriranno. E tantomeno hanno gradito alcuni passaggi, sempre tratti dall'intervista andata in onda qualche settimana fa su Channel 4, che hanno innescato veri e propri allarmismi sulle testate di tutto il mondo. Molti giornali hanno infatti intepretato le dichiarazioni della scrittrice in un senso preciso: Harry morirà nel settimo libro.
A ben guardare, però, l'autrice non ha mai affermato nulla di tutto questo. Ha semplicemente detto: "Non sono mai stata tentata di ucciderlo prima della fine del settimo libro, perché ho sempre progettato sette libri e lì è dovo voglio andare". E ancora: "Posso capire completamente, comunque, la mentalità di un autore che pensi "Be', lo ucciderò perché così nessuno autore potrà scrivere un seguito... Così finirà con me"".
Vi sembrano dichiarazioni di intenti? Parrebbero invece caute affermazioni sulle tentazioni che attraversano la mente di qualunque scrittore. Ma alcuni fan, addirittura terrorizzati dalla campagna allarmistica dei giornali, sembrano essere sicuri che il misfatto verrà compiuto, se non su Harry, almeno su qualcuno del trio protagonista, e così stanno dando libero sfogo alla propria rabbia. Per esempio, su Leaky Cauldron uno di essi ha scritto: "J.K. Rowling è un'incantatrice sadica"; su bloggingharrypotter.com si legge invece: "Penso davvero che uccidere uno qualunque del trio sarebbe il riflesso di un'insensibilità verso i bambini a cui non ho desiderio di assistere".
Ma esaminanimo la situazione alla luce di ciò che sappiamo: mentre l'escalation dei decessi, che ha colpito persone sempre più care ad Harry e soprattutto al pubblico, rende statisticamente probabile che Ron o Hermione vengano sacrificati, la stessa probabilità non sembra potersi applicare al maghetto protagonista, per tre ottime ragioni:
1. Congruenza con le sue dichiarazioni più recenti
All'incontro al Fesival del libro di Edimburgo di due anni fa, la Rowling aveva detto: "Beh, non credo di rivelare troppo se dico che sopravvivrà al settimo libro, soprattutto perché non voglio morire strangolata dal pubblico, ma non dirò se diventerà più grande di così perché non l’ho mai detto". Il che si accorda con quanto rileveremo anche lungo i punti successivi: difficile che Harry muoia nello scontro ma non è escluso che comunque muoia più in là. Questo le permetterebbe di agire liberamente sul personaggio senza che il pubblico possa avere da ridire, visto che il nostro eroe porta fuori la pelle nel punto cruciale della storia e visto che non sta scritto da nessuna parte che tutti i maghi debbano diventare ultracentenari come Silente.
2. Congruenza con lo sviluppo della trama
La profezia della Cooman sostiene che uno dei due antagonisti, Harry e Voldemort, morirà per mano dell'altro. Ora, senza voler fare della fantapotterologia - terreno quantomai insidioso - attenendosi alla lettera di quanto sopra, è evidente che lo scontro finale non può terminare in parità. La Rowling ci ha abituati a colpi di scena, e pertanto si potrebbe anche ipotizzare che 'morire' possa essere interpretato non in maniera letterale, e quindi mortale, ma in senso metaforico di 'sccombere': uno dei due contendenti si potrebbe piegare alla causa dell'altro. Ora, un Voldemort ricondotto alla ragione e ammansito come un agnellino sarebbe semplicemente ridicolo e vanificherebbe tutta la fatica profusa sinora dall'autrice nel tentativo di renderlo un cattivo credibile. D'altro canto, un Harry che si piega alla causa del Male sarebbe un colpo di scena spettacolare, ma lascerebbe a tutti l'amaro in bocca.
Ma anche assumendo che il termine 'morire' sia da applicarsi letteralmente, un Voldemort che uccida Harry e che imprigioni maghi e babbani in un buio di schiavitù perpetua diverrebbe forse un curioso e ardito esperimento traspositivo di un 1984 in chiave fantasy, ma non è ugualmente un finale che possa soddisfare i palati dei fan. In più, dal punto di vista narrativo, vanificherebbe tutto il percorso, che ci si aspetta Harry compia nel settimo libro, alla ricerca e alla distruzione sistematica degli Horcrux.
Per questi motivi, la probabilità di sopravvivenza pende molto più a favore di Harry che di Voldemort. Questo non esclude che il nostro eroe possa comunque morire in un secondo momento, per una lenta conseguenza collaterale allo scontro col Signore Oscuro o alla distruzione di un Horcrux (non dimentichiamo che persino un mago potente come Silente, nel distruggere l'anello dei Gaunt, ci ha rimesso una mano, e non scordiamo che, se non fosse intervenuto Piton, le conseguenze sarebbero stata assai peggiori).
3. Deterrente psicologico
La Rowling ha dichiarato, durante la famigerata intervista a Channel 4, di non voler divulgare indizi su chi morirà, per evitare di ricevere email con reazioni astiose. Allora che senso avrebbe, successivamente, uccidere Harry? Si tratterebbe solo di ritardare, ma non di evitare, l'oceano di polemiche che si solleverebbe di fronte alla scelta di sacrificare l'eroe della saga.
Per questo appare difficile che l'autrice compia una scelta così drastica. Per questo è probabile che il personaggio graziato di cui ha fatto menzione possa essere proprio Harry.
Ci permettiamo infatti di dubitare che la scrittrice voglia passare, da idolo di bambini e adolescenti di tutto il mondo, a donna più odiata del globo per un motivo così futile. Dopotutto, va bene il Dramma e l'Arte ma, cinicamente, viene da dire che vale sempre anche il vecchio adagio 'business is business'... Meglio dunque un colpo al cerchio e uno alla botte. E vissero tutti felici e contenti. O giù di lì.
66 commenti
Aggiungi un commentoIn effetti credo che sarebbe l'unica soluzione!! Mi metto subito alla ricerca di un laboratorio attrezzato!!!
Perché (giudizio personale) non mi piacerebbe leggere il libro in fretta, per il semplice fatto che sarebbe l'ultimo.
io sono combattuta dal volere immediatamente il libro per sapere come va a finire e per togliermi tutti i dubbi, e... dal non volerlo avere ancora per un bel po' di tempo.. perchè so che è l'ultimo e dopo quello non ce ne saranno altri.. si certo magari la row poi scrive altre cose ma, in ogni caso non verranno e non potranno più essere narrate cose sulle avventure (o disavventure?!) di Harry Potter .. e questo a me dispiace anche se c'è chi preferisce che finisca in fretta...
Potremo usare uno stratagemma che mi è venuto in mente leggendo Don Chisciotte ( ). Cervantes aveva all'inizio in mente solo di scrivere un libro ma uno scrittore sconosciuto, non rispettando il copyright , ha scritto un libro apocrifo fregandogli il personaggio di Don Chisciotte e continuando le sue avventure, allora Cervantes immensamente infastidito per dimostrare che quell'anonimo era un ciarlatano copione ha scritto la seconda parte del libro. Così uno scrittore finita la saga di HP potrebbe, sempre se Harry non muore, riprendere a scrivere da dove la Rowling, l'ha lasciato cosicchè lei furibonda si rimetterà a scrivere altri sette libri su Harry da vecchio, sui suoi figli, nipoti, pronipoti... , allora chi si prende il rischio di scrivere un libro sul continuo di HP e trovarsi l'esercito di avvocati della Rowling alla porta di casa?
Comunque apparte gli scherzi anch'io sono molto combattuta, da una parte vorrei sapere al più presto come finirà e da una parte mi dispiace che debba finire una saga che mi accompagna da quando avevo 10-11 anni e che a quanto mi ricordi è stato il mio primo libro fantasy .
Idea fantastica!
Vero.
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