Philip Pullman è nato in Inghilterra, a Norwich, nel 1946. Da bambino, al seguito della famiglia, ha vissuto in Australia e nello Zimbabwe, facendo i suoi studi prima in Africa e poi nel Galles. Si è laureato in Letteratura Inglese nella Università di Oxford, dove attualmente vive. Da pochi giorni in libreria l’ultimo suo lavoro: Lo spaventapasseri e il suo servitore (The Scarecrow and his Servant).
L’autore ha insegnato in varie scuole, ha scritto romanzi ma anche racconti e lavori teatrali e ha ricevuto numerosi premi. Il suo primo libro a essere pubblicato, nel 1985, è stato Il rubino di fumo, che è il primo volume della serie Sally Lockhart (gli altri sono: L’ombra del nord; La tigre nel pozzo e La principessa di latta, tutti pubblicati dalla Salani). Ha scritto anche la serie The New-Cut Gang (due volumi inediti in Italia). Però i romanzi che gli hanno dato grande fama sono quelli che compongono la trilogia di Queste Oscure Materie (La bussola d’oro, La lama sottile e Il cannocchiale d’ambra).
La trilogia di cui sopra ha vinto premi come il Carnegie Medal, Guardian Children’s Fiction Prize e l’importante premio Whitbread, per la prima volta assegnato a un libro per ragazzi. È un’opera nata per essere letta dai giovani, ma è sempre più apprezzata anche dagli adulti. Nel presente romanzo invece, il protagonista sarà uno spaventapasseri che improvvisamente e per fatti esterni prende vita, assume un servitore e parte per il mondo. Le avventure sicuramente non mancheranno.
Un brano del libro:
«Giovanotto» disse, «ho una proposta da farti. Eccoci qui, tu un giovane onesto e volenteroso e io uno Spaventapasseri pieno di talento e spirito d’iniziativa. Cosa ne diresti se ti offrissi di diventare il mio servitore?»
«E quali sarebbero i miei doveri?» chiese Jack.
«Accompagnarmi per il mondo, servirmi, lavare, cucinare e provvedere ai miei bisogni. In cambio io non ho niente da offrirti eccetto emozioni e gloria. A volte potremo soffrire la fame, ma l’avventura non ci mancherà mai. Allora, ragazzo mio? Cosa ne dici?»
«Accetto» rispose Jack. «Non ho nient’altro da fare che morire di fame e nessun posto dove vivere tranne i fossi e i fienili vuoti. Perciò tanto vale che abbia un lavoro. Grazie, signor Spaventapasseri, accetto».
Lo Spaventapasseri tese la mano e Jack la strinse con calore.
«Il tuo primo compito è tirarmi fuori da questo fango» disse lo Spaventapasseri.
Così Jack sollevò dal fango le due gambe del suo padrone e lo portò sulla strada. Era leggero come un fuscello.
La quarta di copertina:
"Questa è la storia di uno Spaventapasseri, amabile ma un po’ tonto, pieno di nobili intenzioni. Ed è anche la storia di Jack, un ragazzo povero ma molto sveglio, che accetta di diventare il suo servitore.
Insieme affrontano ogni genere di avventure: feroci briganti razziatori di campi, scope innamorate, spettacoli teatrali, un astrologo e perfino una vera, sanguinosa battaglia. Jack si occupa e si preoccupa del suo padrone, a cui tiene (letteralmente) la testa sul collo; riesce perfino a riconciliarlo con il Grande Congresso degli Uccelli, ma ce la farà a salvarlo dagli avvocati dei malvagi Buffaloni?"
Lo spaventapasseri e il suo servitore di Philip Pullman (The Scarecrow and his Servant, 2005, Traduzione Gloria Pastorino, Adriano Salani Editore, pag. 251 - € 13,00 - ISBN 88-8451-576-9)
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