Electronic Arts e Warner Bros. hanno annunciato ufficialmente l’uscita del novo videogioco di Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Con sorpresa di nessuno, il titolo uscirà nel luglio 2007, il concomitanza con l’omonimo film. Se in quel periodo uscisse anche il settimo libro sarebbe un sollucchero generale per i fan di mezzo mondo (o meglio, per mezzo mondo che è fan), ma qui andiamo nel campo dei sogni impossibili; forse.

Ricordiamo che anche per primi quattro film di Harry Potter è stato tempestivamente prodotto un videogioco omonimo. Siamo al quinto titolo di un franchise videoludico, dunque, e alla terzo incontro di EA col maghetto più famoso del mondo; sì, perché La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti furono a suo tempo realizzati rispettivamente da Wathog ed Eurocom.

Harvey Elliott, produttore esecutivo di EA per il Regno Unito, ha dichiarato, come da copione, che il titolo rifletterà esattamente il mondo magico della pellicola e sarà un divertimento per i giocatori di tutte le età.

Hermione
Hermione
Questo è il primo dei giochi tratti dai film di Harry Potter a essere stato pensato per la nuova generazione di consolle. E infatti sarà disponibile per X-Box 360, PlayStation3 e Nintendo Wii. Ma anche, di certo con una grafica meno accurata (meno poligoni, texture più grezze e via dicendo), anche per PlayStation2, PlayStation Portatile, Nintendo DS, Game Boy Advance. Non mancherà la versione per PC, anche se è presto per parlare di requisiti di sistema.

Molto più interessante è il discorso fatto da  Jason Hall, vice presidente senior di Warner Bros. Pare che il gioco costituirà una sorta di anello di congiunzione fra il libro e il film come mai erano stati i titoli precedenti. Il giocatore potrà esplorare il castello di Hogwarts in ogni sua parte, in ogni più piccolo dettaglio identico alle location della pellicola, fino all’ultima candela fluttuante.

Ron
Ron
E si ritroverà a vivere tutte quelle situazioni del libro che nell’adattamento cinematografico sono andate necessariamente perdute. D’accordo, non sappiamo ancora bene cosa è stato tagliato o meno da libro a film, ma qualcosa mancherà per forza e le dichiarazioni di Hill non possono che fare piacere.

C’è da sperare che tutte queste buone intenzioni vengano applicate davvero alla realizzazione del videogioco, cerchiamo di capire il perché.

La Pietra Filosofale, La Camera dei Segreti e Il Prigioniero di Azkaban di Pixel, hanno avuto più o meno tutti gli stessi pregi e difetti. Sviluppati come Action/RPG, cioè giochi di ruolo dove il personaggio deve anche vedersela con nemici e mostroni di fine livello, davano la possibilità di svolgere la trama dopo una massiccia dose di esplorazione.

Cho Chang
Cho Chang
Il personaggio mosso dall’utente finiva per incontrare tutta una serie di personaggi e situazioni presenti nei libri di J.K. Rowling ma accennati o assenti nei film. Creature fantastiche tipo i Doxy o le salamandre, gli scherzi dei gemelli Weasley, i fantasmi.    

Il tutto in una Hogwarts sempre più grande e dettagliata, da titolo a titolo, tutta da esplorare, con aule, sotterranei e torri non privi dell’impalpabile fascino della saga del maghetto.

Vero che la trama dei libri non è mai stata sviluppata con efficacia, e che qualche incantesimo e personaggio inventati facevano storcere il naso ai puristi, ma una certa magica soddisfazione da fan c’era. L’apice probabilmente è stato raggiunto col Prigioniero di Azkaban, dove si potevano usare a scelta tre personaggi: Hermione, Harry e Ron.

Severus Piton
Severus Piton
Quando nel 2005 è uscito il videogame del Calice di Fuoco, tutti si aspettavano un titolo in linea con gli altri tre, e invece sono stati delusi. Nonostante l’ottima grafica, coi personaggi digitali davvero somiglianti agli attori, e il sistema degli incantesimi molto ampliato, la mancanza della parte esplorativa ha reso il quarto gioco un insuccesso. La componente action che ha fatto da padrona, e gli enigmi che l’utente si è trovato a dover affrontare nelle pause dall’azione pura, non hanno saputo trasmettere quel certo fascino dei primi tre titoli. A tutto si aggiunge una dose esagerata di incantesimi e mostri inventati di sana pianta.

Quando parliamo di insuccesso ci riferiamo alla critica, perché qualcosa col marchio Harry Potter vende sempre relativamente bene.

E allora ai fan non resta che sperare in questo Ordine della Fenice, dove con l’aiuto delle moderne tecnologie potrebbe sembrare, almeno un po’, di vivere davvero avventure fra giganti strappa alberi e ottuse professoresse nella scuola di magia più famosa della letteratura.

Intanto godiamoci qualche screenshot del nuovo gioco, in questa pagina.