Di tutti i cambiamenti operati da Peter Jackson, Fran Walsh e Philipa Boyens ne Il Signore degli Anelli, nessuno è stato più controverso della storia d’amore tra Aragorn e Arwen.
In un’intervista rilasciata da Fran Walsh e dalla Boyens, quest’ultima cerca di spiegare le ragioni di tale rimaneggiamento.
“All’inizio abbiamo cercato di scrivere un copione che avesse successo” ha detto la Boyens “Ma la figura di Arwen nel libro è quella di una giovane donna relegata in casa a ricamare uno stendardo per il suo amato, un ruolo che a Hollywood non avrebbe certo funzionato e che non si può inserire in un copione che venda, per cui abbiamo cercato di realizzare un personaggio che fosse più aderente al concetto che ne ha uno studio di produzione, cioè un personaggio femminile predominante con una storia che la vedesse più coinvolta”
“Ciò che, per fortuna, è avvenuto durante la realizzazione del film, e man mano che si lavorava strettamente a contatto con gli attori è che le persone coinvolte nel progetto hanno cominciato ad avere più fiducia nel materiale, incluse noi stesse. E abbiamo iniziato a capire ciò che potevamo fare di questa storia e trarne qualcosa di più di quello narrato nelle Appendici”.
E’ comunque un peccato che un simile personaggio sia stato sacrificato alle ragioni del box-office dimenticando il vero ruolo di Stella del Vespro e quanto sta dietro a questa magnifica figura di donna, l’unica, dopo Luthien Tinuviel, a preferire un’esistenza mortale pur di stare vicino all’uomo del suo destino. Un sacrificio estremo proprio perché intimo e nascosto.
8 commenti
Aggiungi un commentoEhm Benvenuta quindi... non benvenuto, oops..
Suilannad, Erendis !
le hannon, Glorelen
Benvenuta!
Non dubito che la rivisitazione del personaggio di Arwen sia stata fatta a fin di lucro, ma credo tuttavia che l'eroina sia una componente fondamentale nei film moderni.
L'Arwen cavallerizza, armata di spada (FOTR), ribelle e protagonista del film, pur essendo in contrasto con l' invisibile Stella del Vespro del libro (che sembra più una presenza evanescente, come peraltro tutti gli elfi capitati tra le manni di JRRT) è stata credo indispensabile per evitare accuse di maschilismo al regista.
Se la totale mancanza di presenze femminili nella Compagnia dell' Anello poteva essere sopportata (per non dire gradita) in un libro degli anni 50,
in un film del 2000 non poteva che essere equivocata e condannata da un vasto numero di donne, femministe o meno.
Sono pertanto daccordo con il regista che ha reinventato l'elfico amore di Aragorn per scampare a un flop, perchè pur avendo totalmente variato la sua personalità non ha fatto altro che creare un personaggio in cui le spettatrici possano immedesimarsi.
E dopotutto chi ci assicura che la candida anima della Stella del Vespro non si sarebbe a sua volta immedesimata o ritrovata nella sua nuova variante... : :
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