Dal Sol Invictus al Natale cristiano
Il Sol Invictus continuò anche sotto Costantino, che ne fu il Pontifex Maximus. Questo imperatore fece incidere sulla moneta imperiale una raffigurazione del Sole, accompagnata dall'iscrizione Sole Invicto Comiti, "al compagno Sole Invitto"; in questo modo il dio veniva definito il compagno dell'imperatore. Il Cristianesimo però aveva ormai un grande seguito. Nel 330 Costantino stesso decretò per la prima volta la festa cristiana della nascita di Gesù, che coincideva con il Sol Invictus. Il giorno natale del Sole divenne il giorno Natale di Cristo. Inoltre l'imperatore definì il primo giorno della settimana come quello dedicato al riposo, che nella sua idea doveva essere il giorno del Signore (Dies Dominicus), da cui Domenica. In realtà non riuscì pienamente nel suo intento e la domenica rimase per molti il Dies Solis (giorno del Sole), da cui ancora oggi derivano l'inglese Sunday e il tedesco Sontag.
Nel 337 la nuova festività fu ufficializzata anche dalla Chiesa, da Papa Giulio I, che fissava a Roma la data del 25 dicembre come la nascita di Gesù. Ma più che cancellato, il Sol Invictus venne assorbito nel rito cristiano. Secondo quanto scrive il vescovo siriano Jacob Bar-Salibi (Christianity and Paganism in the Fourth to Eighth Centuries, Ramsay MacMullen – Yale, 1997) gli stessi cristiani prendevano parte alle usanze legate al culto, per esempio l'accendere fuochi il 25 dicembre, celebrando la nascita del Sole. La Chiesa si rese conto del forte legame dei fedeli con questi riti, e decise in concilio che la nascita di Cristo dovesse essere identificata proprio con la data del 25 dicembre.
Insomma il Sol Invictus influenzò molto il Cristianesimo e non poté essere spazzato via da un giorno all'altro. La data della nascita di Cristo fu decisa dopo discussioni e concili che tennero occupati i vescovi per anni e anni, a partire dal III secolo; anche perché nei Vangeli non erano descritti né il giorno di nascita né quello della morte di Gesù. Secondo alcune ipotesi in precedenza i cristiani festeggiavano la nascita del Salvatore non il 25 dicembre, bensì il 6 gennaio, il giorno dell'epifania (dal greco epiphàneja, comparsa, apparizione). Come fecero i vescovi a stabilire una data precisa?
Una teoria vuole che essi si basarono sui resoconti dei primi cristiani, che avevano circoscritto la data di morte del Messia tra il 25 marzo e il 6 aprile. Poi seguirono una regola secondo la quale tutti i profeti del Vecchio Testamento morivano il giorno dell'anniversario della loro nascita. Nel caso di Gesù, egli sarebbe morto nell'anniversario della sua concezione. Di conseguenza, essendo stato concepito tra il 25 marzo e il 6 aprile, Cristo doveva essere nato nove mesi dopo questa data, tra il 25 dicembre e il 6 gennaio.
Papa Giulio I, come abbiamo detto, stabilì quindi il 25 dicembre come data ufficiale. L'intelligenza dei vescovi fu proprio in questa sovrapposizione del Cristianesimo al culto del Sol Invictus, evitando invece una sua imposizione forzata. Troppo diffuso e popolare era il credo pagano, e il modo migliore per sradicarlo fu proprio assorbirlo nella nuova religione. In questo modo il Cristianesimo poté opporre, alla festività pagana, la nascita del vero Sole, identificato in Cristo.
I primi esempi di iconografia cristiana in effetti raffigurano Gesù con elementi solari, come la corona radiata. Per la Chiesa di Roma il Sol Invictus era la prova dell'identificazione tra Cristo e Apollo-Helios, proprio il dio del Sole; ciò era confermato in un mausoleo, scoperto sotto allla Basilica di San Pietro, datato circa 250 d.C. Dall'inizio del III secolo il titolo attribuito a Gesù era "Sole della Giustizia". Il dio Sole era quindi in realtà Cristo. Questo amalgama tra le due religioni sopravvisse ancora per diverso tempo. Infine nel 380 d.C. l'imperatore Teodosio I emanò il celebre editto di Tessalonica, con cui stabiliva che l'unica religione di stato era il Cristianesimo, bandendo definitivamente tutte le altre. Il Sol Invictus venne sostituito definitivamente dal Natale cristiano.
Abbiamo esplorato un argomento affascinante. Ci sarebbero altri elementi del Natale su cui soffermarsi, per esempio la tradizione del Presepe o la figura di Babbo Natale. Ma so che fremete per aprire i regali, senza contare che sui vostri tavoli saranno sicuramente ad attendervi panettoni e torroni. Quindi non mi resta che augurarvi buon appetito e soprattutto… Buon Natale!; -)
1 commenti
Aggiungi un commentoGrazie mille!!! Hai chiarito il mio dubbio riguardo a questa festa... Talvolta, è proprio vero, si compiono delle azioni senza sapere il perchè, il motivo. Ciao!!!
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