Esce l'Eragon che parla italiano, e si presenta con un biglietto da visita non lusinghiero:

Rottentomatoes assegna un 13% per quanto riguarda la critica, e 33% per il gradimento del pubblico

Imbd 5 su 10 (circa 3000 voti)

 

Abbiamo già visto come negli Stati Uniti abbia fatto il suo esordio al secondo posto. Negli altri paesi registriamo il primo posto in: Germania ($3,9 milioni), Spagna ($4,2 milioni), Messico ($2,3 milioni), Taiwan ($0,33 milioni); al secondo posto invece in Giappone ($2.2 milioni), Danimarca ($0, 47), Nuova Zelanda ($0,26 milioni); al querto posto in Inghilterra ($2.7), Olanda ($0,3) e Turchia ($0,18).

Anche noi abbiamo avuto modo di vederlo, e trovate la recensione a questo indirizzo:

http://www.fantasymagazine.it/film/6890

 

L’impressione generale è che il film sia frettoloso. Un’immagine in particolare, rende perfettamente l’idea di come le cose vadano in tutta la pellicola: Saphira, appena uscita dall’uovo e non più lunga di un metro, cerca di spiccare il volo dalle braccia di Eragon, che la sorregge correndo. Finalmente riesce a librarsi incerta in aria e si allontana seguita dallo sguardo preoccupato di Eragon.

L’animale prende sempre più confidenza con il volo, quando improvvisamente il marchio simbolo dell’unione fra Cavaliere e drago prende a pulsare sulla mano di Eragon. E’ il segno che qualcosa sta accadendo, e questo qualcosa è la repentina crescita di Saphira che, al termine del volo, atterra davanti a Eragon almeno dieci volte più grande di quando era partita (spaventando il cavaliere).

 

Tutto il film in effetti pare un precipitare di eventi verso l’epilogo, la battaglia che vede Eragon affrontare lo spettro Durza. Non c’è modo di affezionarsi a Brom, e l’unico personaggio a godere del lusso di un approfondimento psicologico è la dragonessa Saphira.

 

Aspettiamo anche il responso quindi del pubblico italiano