C'è un un libro che, ultimamente, sta destando l’attenzione non solo dei lettori appassionati del Fantastico ma anche degli ambienti accademici, perché si tratta di uno dei primi tentativi di letteratura fantasy in lingua ebraica.
Il titolo del volume in questione è Il cuore sepolto, un romanzo in cui Amir Mor-Tal, un ragazzino della piccola borghesia nella regione del Neghev (in cui è vissuto lo stesso autore dell'opera) resta coinvolto, insieme alla compagna di banco Talia Pinto, in un conflitto iniziato 3000 anni prima fra Sodoma e Gomorra, vittima di un re babilonese presente nella stessa Bibbia.
Distribuito anche in lingua inglese con il titolo di A Mere Mortal (traducibile nella nostra lingua come "Un semplice mortale" ma riecheggiante la pronuncia del nome del protagonista), il romanzo nasce dalla penna dello scrittore e poeta israeliano Shimon Adaf.
Nato nel 1972 da genitori di origini marocchine, Adaf ha già pubblicato due raccolte di poesie (Icarus Monologue, del 1997, e What Which I Thought Shadow Is the Real Body, del 2002), il romanzo One Mile and Two Days Before Sunset (2004) e ora si rivolge al suo popolo perché cominci a pensare che la narrativa fantastica “possa mettere radici anche in un paese in cui c’è sovrabbondanza di realtà”.
Il giovane autore, oltre a dilettarsi con la letteratura, ha una passione anche per la musica, dal momento che suona la chitarra, scrive testi di canzoni e nel 1996 ha pubblicato un album col suo gruppo.
1 commenti
Aggiungi un commentoPerché mi ricorda Radcliffe?
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