Il drago Smaug, protagonista dello Hobbit di J.R.R. Tolkien, dopo aver distrutto la città di Dale ed essere disceso nell’Erebor (o Montagna solitaria), elesse a sua dimora quello che un tempo era conosciuto fra i nani come Regno sotto la Montagna. Nel suo cuore il drago accumulò i propri tesori.
Anche il cuore del Galles era ricco di tesori, e Monte Snowdon arricchiva le acque del fiume Mawddach con le sue pagliuzze d’oro.
Si dice che proprio quell’area avesse ispirato a Tolkien la creazione della dimora di Smaug, e prima ancora la leggenda vuole che una fede forgiata con l’oro della miniera gallese cingesse il dito della Regina Ginevra al momento delle nozze con Artù; Il nome gallese del Monte Snowdon è Yr Wyddfa (la tomba) in quanto pare che Re Artù vi abbia ucciso un gigante.
La realtà è che la miniera ha fornito la materia prima per gli anelli nuziali di casa Windsor fino al 1981, ma ormai la vena si è esaurita. Quel che resta viene messo in vendita ad 850 sterline l'oncia. Prezzo esorbitante in grado di scoraggiare qualsiasi acquirente.
I primi ad estrarre oro dalla zona furono i Celti, setacciando le acque del Mawddach e costruendo collari e monili del miglior oro in commercio, in grado di suscitare l'ammirazione delle dame romane, quando arrivarono gli eserciti di Claudio e, più tardi, di Vespasiano.
Il Monte Snowdon divenne in seguito la riserva aurea della corte imperiale, dopo l'esaurimento delle riserve sfruttate da Augusto sui monti Cantabrici in Iberia.
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