Un regno perduto, un amore impossibile, un unico destino: annientare Attila. Questi gli ingredienti di La regina guerriera (Gudrun’s Tapestry), romanzo storico/fantastico pubblicato da Piemme editore, da qualche settimana in libreria. L'autrice del libro ha un cognome quasi impronunciabile: si tratta di Joan Schweighardt.
Nasce nel New Jersey da una famiglia che crede poco nell'istruzione dei figli, specialmente per una femmina; e forse non si può neanche permettere di mandarli all’università in quanto il padre è operaio in una fabbrica.
Sin da ragazza gli piace molto scrivere, ma non pensa assolutamente di poter continuare gli studi o addirittura frequentare l’università. Lavorando presso un'agenzia di pubblicità scopre di avere dei giorni liberi e decide di iscriversi all’università, riscoprendo il suo grande amore per lo studio e per la letteratura; mentre frequenta i corsi riesce anche a vincere un premio di scrittura.
Successivamente si laurea presso l’Università di Stato di New York (SUNY), cambia lavoro e contemporaneamente inizia a scrivere, riuscendo infine a pubblicare tre suoi romanzi (Virtual Silence, Island e Homebodies).
La regina guerriera è un romanzo che mescola leggende germaniche, Impero Romano e le tribù degli Unni durante il regno di Attila; la protagonista principale è una forte donna delle tribù Burgundi. Amando le varie leggende nordiche, in particolare la storia della Germania, l’autrice ha sentito la necessità di raccontare una storia dove ha miscelato per bene storia e fantasia.
La quarta di copertina:
"V secolo d.C. Il regno dei burgundi è distrutto, gli unni, guidati dal terribile Attila, non hanno lasciato altro che desolazione e morte, campi e case ridotti in cenere e soltanto il ricordo dei valorosi combattenti rimasti sul campo. Spetta a Crimilde, selvaggia erede della famiglia reale, e a suo fratello Gunter occuparsi della ricostruzione del regno. Al loro fianco il fedele e valoroso Sigfrido, promesso sposo della fanciulla, che sta per affrontare un viaggio ricco di insidie per recuperare il famoso tesoro dei nani, custodito nel ventre oscuro delle montagne del nord. Al suo ritorno però Sigfrido non è più lo stesso: con sé oltre all'oro ha condotto la futura sposa di Gunter, una valchiria di indicibile bellezza, una donna forte, orgogliosa, maestra nell'arte delle rune. In breve tempo la passione malcelata tra di loro scatena la gelosia dei due fratelli e la stabilità del regno è nuovamente in pericolo. Sarà Crimilde che, per amore di Sigfrido e del suo popolo, sacrificherà il suo cuore e si dedicherà alla tessitura di un arazzo che, unico, potrà raccontare la sua vita e il suo amore perduto. Ma l'anima della donna è come quella della sua gente: è un'anima guerriera, che non può rinunciare a combattere. Così quando, intorno a lei, tutto sembrerà perduto, deciderà di vendicarsi con colui che ha causato tutto questo dolore: Attila, flagello di dio e degli uomini."
La regina guerriera - di Joan Schweighardt (Gudrun’s Tapestry, Traduzione Loredana Rotundo, Edizioni Piemme, collana Narrativa Piemme, pag. 445 - € 19,90 - ISBN 88-384-8695-6)
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