E’ giocoforza che nell’affresco costituito dalle tre parti de Il Signore degli Anelli alcuni personaggi, e i relativi interpreti, siano rimasti un po’ in ombra rispetto ad altri, sia per la struttura stessa del film sia per un certo interesse della stampa specializzata per i più giovani divi emergenti a discapito dei vecchi leoni.
La “vittima” più illustre da questo punto di vista, insieme a un evanescente Bilbo, è il nano Gimli interpretato dall’attore John Rhys-Davies.
Gimli è uno dei nobili nani di Erebor, figlio di Gloin compagno di avventure di Bilbo, che viene mandato a Granburrone in rappresentanza della sua gente.
Testardo e indomabile, fiero e coraggioso come tutti i Nani, Gimli è soprattutto un valoroso guerriero.
Nonostante il suo caratteraccio e la sua naturale diffidenza nei confronti dell’Elfo che fa parte della Compagnia, non esita a offrire la propria ascia per difendere Frodo.
Nel corso della vicenda instaura una profonda amicizia con Legolas, purtroppo trascurata nel film in cui, per di più, il valoroso Nano viene troppo spesso trasformato in una sorta di intermezzo comico.
Anche la stampa specializzata sembra essersi dimenticata di lui e, se da un lato, fioccano interviste e articoli sugli altri protagonisti della saga, il buon Gimli sembra essere stato relegato in una sorta di limbo; un destino certo non meritato dal bravo attore britannico ma, forse lui se l’aspettava, infatti come ha spiritosamente detto in una delle rare interviste “Ho recitato due ruoli in questo film (la voce di Barbalbero nella versione originale è la sua – n.d.A) ma nessuno mi ha riconosciuto”.
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