Steve Berry, scrittore statunitense di fama mondiale, laureato in legge, fin da giovanissimo ha sempre mostrato un grande interrese per la storia e per la narrativa in generale; strada che ha imboccato con enorme successo firmando bestseller come Il Terzo Segreto (The Third Secret, 2005) e L’Ultima Cospirazione (The Templar Legacy, 2006), entrambi pubblicati dalla casa editrice Nord. E oggi Berry riprende ancora una volta tutti quegli elementi che hanno appassionato milioni di lettori sparsi per il mondo, con l’ennesimo affascinante romanzo nella sua già importante produzione: La Profezia dei Romanov (The Romanov Prophecy, 2004), immergendoci questa volta nella lunga notte dell’antica Russia Imperiale, tra profezie, rivoluzioni, e una illustre stirpe da far tornare sul suo legittimo trono.
Di seguito, la quarta di copertina del romanzo: «Ekaterinburg, Russia: 16 luglio 1918. Sono trascorsi alcuni mesi da quando i bolscevichi hanno preso il potere. È notte e l’Armata Bianca sta avanzando verso la città in cui Nicola II e la sua famiglia sono tenuti prigionieri dai rivoluzionari. Lo zar confida ancora nella salvezza. Invece i Romanov vengono freddamente e metodicamente giustiziati.»
«Mosca, oggi. Il popolo russo ha deciso: dopo la caduta del comunismo e una serie di governi deboli, la monarchia sarà ristabilita e una commissione appositamente designata sceglierà il nuovo zar tra i lontani discendenti di Nicola II. E Miles Lord, un avvocato di Atlanta profondo
La Profezia dei Romanov di Steve Berry (The Romanov Prophecy, 2004); Casa editrice Nord; Traduzione di Beatrice Verri; pag. 396; € 18.60
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