L'abbiamo lungamente aspettato e venerdì 300 è finalmente arrivato nelle sale italiane. Alla regia Zack Snyder (L'alba dei morti viventi, 2004), che con "Sin City" Frank Miller ha adattato l'omonima graphic novel della coppia Miller – Lynn Varley al grande schermo. Diciamo subito di cosa parliamo. Nel 480 a.C. il re persiano Serse (Rodrigo Santoro) decide di invadere la Grecia riprendendo la guerra iniziata da suo padre Dario I. Per bloccare l'avanzata dell'esercito di Serse, le città greche formano un'alleanza per scongiurare la minaccia. L'intero esercito spartano, formato da diecimila dei migliori combattenti al mondo, è bloccato nella propria città dalle parole degli oracoli e dall'oro dei Persiani. Leonida (Gerard Butler) decide di partire comunque con la propria guardia del corpo: i 300 migliori opliti. Obiettivo: difendere il passo montuoso delle Termopili per permettere al resto dell'esercito greco di organizzarsi per il confronto con il nemico.
300 contro un milione, un'impresa leggendaria fino al sacrificio assoluto.
Diciamolo pure, quella della battaglia delle Termopili è già un'impresa che tocca le corde epiche dell'animo umano. E l'adattamento di Snyder le fa onore. 300 è un gran bel film che fa della fotografia, degli effetti speciali e dei combattimenti il suo punto di forza. Non è però solo questo. Già all'inizio, dove ci viene mostrata l'infanzia di Leonida, brividi di piacere scendono lungo la schiena.
Le sequenze di combattimento sono spettacolari. Un'abile mescolanza di
slow motion e velocità frenetica che incollano lo spettatore allo schermo. Due in particolare meritano di entrare nella storia del cinema di genere: il primo scontro tra Spartani e Persiani alle Termopili, dove Gerald "Leonida" Butler avanza in mezzo agli avversari; e la danza di sangue intessuta da Stelios (Michael Fassbender) e Astinos (Tom Wisdom). Tutti gli attori sono comunque perfettamente addestrati e fanno bella mostra di addominali scolpiti e fisici scultorei.
Il film colpisce soprattutto visivamente e molto dipende dalla fotografia di Larry Fong, un capolavoro: ogni singola immagine è un quadro che amereste appendere nella vostra camera.
Le immagini sono crude, in linea con il fumetto, e sangue e violenza non mancano. I deboli di cuore sono avvertiti. Il film regge le due ore di proiezione senza alcun cedimento, cosa non scontata visto che storia ed epilogo sono universalmente conosciuti da due millenni e mezzo. Anche la trama parallela che coinvolge i protagonisti rimasti a Sparta non stufa, pur essendo meno coinvolgente della storia principale.
Le polemiche politologiche che hanno accompagnato il film sono semplicemente pretestuose. L'occidente illuminato che si oppone all'oriente lascivo e degradato è una chiave di lettura che con un certo sforzo si può trovare, ma che trascende il messaggio vero del film: 300 uomini coraggiosi e uniti che affrontano un'orda immensa. Lo fanno per difendere la loro patria, ma soprattutto perché sono nati e cresciuti per essere soldati, i migliori della loro epoca. E questa è la sfida più grande che gli sia mai stata presentata. E i sorrisi di fronte al nemico si sprecano. Non manca nemmeno l'ironia, che fa capolino negli scambi di battute tra Spartani e Persiani.
I puristi storceranno il naso di fronte alle libere deviazioni fantastiche del film. 300 però non è un documentario, quindi ben vengano mostri deformi, "immortali" bestiali e guerrieri giganteschi.
Se si vuole cercare proprio il pelo nell'uovo, un paio di aspetti sono perfettibili. Il film è leggermente sbilanciato tra le parti recitate e quelle visive. Bravi Gerald Butler e Lena Headey (la regina spartana Gorgo) e interessante Michael Fassbender (Stelios). Alcuni dialoghi e interpretazioni però non sempre sono di alto livello, ma è ben poco rispetto all'emozione che la pellicola regala. Il doppiaggio è buono, ma chi avrà visto le presentazioni in inglese, potrà avvertire una minore "forza" nella versione italiana rispetto all'originale.
Nel complesso però 300 è un film che va visto. Uscito dal cinema sarei
tranquillamente rientrato per il bis
387 commenti
Aggiungi un commentoA parte che sono film completamente diversi: uno è un cinefumetto, l'altro un kolossal epico..... in comune entrambi hanno che parlano di uomini, fregandosene della storia...
Detto ciò, riguardo a "leonida e le sue amichette".... questa è ironia velata di saccenza.... sembra un po' di sentire uno di quei critici settantenni con il pancione, la barba fino alle ginocchia, con alle spalle scaffali di testi di filosofia e storia... questi atteggiamenti intellettualoidi un po' snob sono odiosi.
E poi le "amichette"... se ti riferisci a Serse ci può stare la battuta, visto che è volutamente rappresentato in maniera effemminata...
se invece ironizzi sugli spartani... che dire? se degli uomini muscolosi ti sanno di effemminato, hai dei problemi... per lo meno io quando penso a delle "amichette"... che so, posso pensare alle conigliette di playboy, di sicuro non a dei fusti spartani: ma ciascuno ha i suoi gusti!
P.S. scusami, ma visto che ti piace fare ironia, ne faccio anche io
Aye!
In comune hanno il poco rispetto per la Storia, una profonda Ignoranza per Quanto si potrebbe creare di Buono e Giusto con Essa e, in più, la formazione di un racconto, con dei personaggi, epici.
Nel Gladiatore l'eroe non è un pazzo esaltato, sopra le righe per l'80% del film. Inoltre, un tentativo di realismo dell'azione viene mantenuto (se si escludono staffe e balestre e gli altri anacronismi che mi fecero venire le convulsioni alla prima visione del film). Il "realismo dell'azione", invece, in 300 è un optional, schiacciato sulla "Bella Immagine", la quale cosa mi risulta Detestabile!
Ecco, appunto!
Ovviamente mi riferisco a Serse, tanto quanto agli spartani per come li hanno visualizzati del film. Non mi fate ardere di rabbia! Ho le mie brave esperienze personali di scontri fisici, d'intervento personale a favore dei più piccoli e dei più paurosi che subivano i bulli di turno. Conosco la Storia e So che il guerriero greco, spartano o meno, non andava Ignudo alla pugna ma c'aveva una bella corazza di bronzo pesantona, c'aveva.
Anche quando, per qualche motivo a me ignoto, andasse in giro nudo (come durante gli incontri di lotta) tutto fuoorché depilato e con muscolatura da palestra me lo immagino!
Idem per le gambine della signora Leonida che è un attimo troppo depilata e modernamente gnoccona!
So che le formazioni non erano quelle, nemmeno il modo di combattere!
So, confortato da Roland di Gilead, che è ben difficile per un uomo combattere nudi!
So che il Carisma, quello Vero, non è fanatico! Quello del film esprime una Folle Ignoranza dei comportamenti dei capi militari in battaglia!
E' solo vana esposizione Rettorica degno dell'oscuro ventennio che ci afflisse tempo fa!
V'interessa l'erosimo? Interessa pure a me! E m'offende che sia rappresentato a quel modo! CHIARO!?
Ningùn probléma Valiant
lo scambio d'opinioni "animato", "piccante" non è temuto da questo o da altri muspeling che siano!
realismo dell'azione......nooooooooooooooooooooooo.....................basta!
Mi dispiace Un Muspelling... ma non concordo per nulla con la tua analisi e i tuoi giudizi.
Ho sempre ammesso che avrei preferito vedere al cinema la battaglia delle Termopili magari tratta dal romanzo Porte di Fuoco di Pressfield, ma tant'è... un film d'intrattenimento "tratto" da un fumetto.
Un ora e mezza di svago...
D'accordissimo con te DiVega.
Svago fu, irrealistico e, imo, ridicolo.
Qualcuno s'è gasato con "l'epica" proposta dal film? Fatti suoi
Qualcuno dice che Quello è Il o anche solo Un modello di epicità che dovrebbe, magari, far scuola? Ecco, qui non ci siamo più e iniziano i miei patemi di cui sopra...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID