Il romanzo firmato dal nome Kai Zen, dal il titolo La strategia dell’Ariete si può definire “un romanzo collettivo”, cioè una storia aperta alla partecipazione dei navigatori della rete; infatti Kai Zen è un ensemble narrativo nato nel 2003 grazie a Internet.

I partecipanti sono Jadel Andreetto, Bruno Fiorini, Guglielmo Pispisa e infine Aldo Soliani. Sono residenti in città molto lontane tra loro e rappresentano stili di vita e immaginario differenti; scrivono romanzi, racconti, articoli e recensioni musicali. Hanno ideato e curato vari progetti di scrittura collettiva simili al presente. Nel 2005 hanno pubblicato Spauracchi e, con la collaborazione di Valerio Evangelisti, l’interessante La potenza di Eymerich (Bacchilega Editore). Tutto il materiale prodotto dai Kai Zen viene pubblicato e diffuso con licenza “Creative Commons”.

La strategia dell’ariete è un romanzo corale, storico, che unisce fantasy e avventura. Molto in sintesi è la storia di una società segreta, l'Ariete, nata nell'antico Egitto e diffusasi nei secoli attraverso l'Europa, per poi approdare coi padri pellegrini in America. Si tramanda di generazione in generazione la custodia di una sostanza nota come Al-Hàrith (l’Ariete, appellativo di Satana nel Corano). La sostanza, somministrata nelle giuste dosi, permette il controllo della volontà di chi la assume, ma in dosi errate conduce alla morte fra spasmi e dolori. In particolare nel libro sono presenti dei capitoli intermedi intitolati "I sentieri di Seth", che parlano di questo elemento potentissimo, attorno alla quale ruota l'intera storia. La sostanza viene conservata e rigenerata nel sangue di alcune portatrici sane, solo donne con sangue di tipo O negativo e una intolleranza all'orzo, molto rare. Queste donne possono conservare il "demone" nel loro organismo per qualche mese, salvo poi perdere la ragione e morire anch'esse. La missione della società dell'Ariete è quella di conservare il demone senza usarlo né diffonderlo, opponendosi nel più totale silenzio e con ogni mezzo possibile a chiunque ne scopra tracce o addirittura voglia appropriarsene.

Una nota: Kai Zen è un termine giapponese che indica la filosofia del continuo e costante miglioramento. Ognuno di noi ogni giorno si confronta con il mondo esterno e ancora prima con se stesso; impegnarsi nel Kai-Zen significa effettuare piccoli e costanti aggiustamenti per avvicinarci sempre più a quella che potremmo chiamare meta, che tuttavia non è un punto d'arrivo ma un punto di partenza per la successiva.

La quarta di copertina:

"Perché uno dei migliori sicari della società segreta della Triade, che controlla gli affari sporchi di una città sporca come Shanghai negli anni Venti, partecipa al primo congresso del partito comunista cinese? C’entra forse il recupero effettuato nel mar della Cina di due antichissimi vasi su incarico del tormentato ed enigmatico professor Einrich Hofstadter? E quale ossessione, più di vent’anni dopo, attira nella foresta del Mato Grosso il figlio di Hofstadter, che ha scalato le gerarchie militari naziste con l’appoggio di alcune logge massoniche? Si tratta dello stesso segreto che sconvolge la vita di Shelley Copeland, l’affascinante agente Cia che, durante una notte del 1957, viaggia attraverso il deserto texano, con un misterioso contenitore refrigerante nel bagagliaio, un milione di dollari ad attenderla in una cassetta di sicurezza e un morto sulla coscienza. Un segreto chiamato Al-Hàrith è custodito attraverso i secoli da una moltitudine silenziosa."

La strategia dell’Ariete - di Kai Zen (2007, Mondadori Editore, collana Strade blu, pag. 449 - € 16,50 - ISBN 978-88-04-56431-7 )