L'idea è stata concepita dai responsabili dell'Oasi (Riserva Naturale) di Crava Morozzo (CN). Consapevoli dell'amore che J.R.R. Tolkien nutriva per la natura (botanica, alberi, fiori, ecc.) e seguendo le indicazioni raccolte nel libro L'erbario di Tolkien di Cinzia Gregorutti e Luisa Vassallo (Ancora Editore) è stato progettato un Giardino botanico hobbit con l'intento di far conoscere, apprezzare, usare, le piante presenti nella Terra di Mezzo. Il progetto è rivolto a tutti gli appassionati, ai giovani, ai curiosi, ai naturalisti e sarà presentato venerdì 20 aprile durante l'incontro con esperti del mondo Tolkieniano che si concluderà con una cena hobbit organizzata dall'Istituto Alberghiero di Mondovì.
Oltre alla Contea e i suoi hobbit, oltre Mordor e il suo Oscuro Sire, oltre le sbalorditive torri di Minas Tirith con i suoi regali occupanti, c’è la Terra di Mezzo, il mondo in cui J.R. Tolkien immaginò e popolò di personaggi, di storie, di vicende, ma che ebbe anche l’attenzione e la cura di descrivere in tutti i suoi particolari, non ultimi quelli botanici e culinari.
J.R. Tolkien amava profondamente la natura. L’amore per gli alberi, soprattutto, era nato nel suo cuore fin da bambino, quando giocava felice nei prati del borgo di Serehole, nei pressi di Birminghan, dove viveva accanto ad un antico e misterioso mulino. In quegli ettari tra boschi, ruscelli e siepi, il piccolo J.R. Tolkien concepì la Contea ma anche Boscoatro, Granburrone e Lorien. Un brutto giorno vennero le ruspe a distruggere il piccolo Eden di Serehole, ma l’amore per gli alberi non lasciò mai il cuore di Tolkien. Amare la Natura significa farsene custodi e difensori significa prendersene cura.
Il ricordo degli avidi speculatori, dei cementificatori di Birminghan che avevano devastato il mondo della sua infanzia prese forma soprattutto nel personaggio di Saruman. Ecco come Barbalbero, il pastore di alberi, lo descrive: “Ha un cervello fatto di metallo e di ingranaggi: nulla gli importa di ciò che cresce, se non gli serve in una occasione immediata.” Ciò che cresce è importante, utile e prezioso: è l’incanto della Terra di Mezzo.
L’albero sta a significare un cosmo vivente, che in un ciclo continuo di stagioni, di fioritura ed avvizzimento, senza fine rinnova se stesso. Quando l’uomo era più saggio ed attento a ciò che cresceva intorno a sé, questo incanto misterioso non finiva di stupirlo. Allora Tolkien pone elfi, hobbit ed ent come custodi di questo incanto.
Ma è bene ricordare che tutte le opere di Tolkien nascono sempre a tavola. Infatti la convivialità, l’ospitalità che si manifesta in primo luogo nell’offrire da mangiare e da bere all’ospite che bussa alla porta sono prerogative delle civiltà antichissime.
Nel Signore degli Anelli, hobbit, elfi ed uomini pranzano e cenano insieme, su tavole imbandite, chiacchierando tra loro, narrando storie, ridendo e discutendo. È a tavola che nascono accordi, amicizie, compagnie.
Allora solo attraverso un banchetto si possono condividere gioie e fatiche, Non c'è amicizia, non c'è vera gioia se non quella che nasce dallo stare insieme. Il pane semplice della Contea, le trotelle ai funghi, il pan di via della partenza, l'idromele di Lothlorien, il sorbetto alla birra...
Ecco perché l’Oasi LIPU di Crava Morozzo ha organizzato una cena letteraria a tema. Perché Tolkien amava la natura ed il buon cibo. Infatti in “La realtà in trasparenza” lo stesso Tolkien confessa “In realtà io sono un hobbit. Amo i giardini, gli alberi e le fattorie non meccanizzate, apprezzo il buon cibo semplice... ”
Ecco quindi A cena con gli hobbit che sarà realizzata venerdì 20 aprile 2007 presso il Castello di Rocca de’ Baldi (CN) con l’aiuto dell’Istituto per i servizi alberghieri e la ristorazione di Mondovì.
Un menù degno di Bilbo Baggins e della sua Festa di Compleanno con cui inizia l’epica de “Il Signore degli Anelli”.
Questa cena verrà preceduta da un incontro con Paolo Gulisano e Luisa Vassallo, due scrittori tra i più impegnati sul tema. In particolare c’è da osservare che Paolo Gulisano è uno dei più apprezzati cultori e critici in Italia delle opere del grande scrittore inglese J. R. R. Tolkien e Luisa Vassallo autrice di novelle e poesie ha realizzato una ricerca approfondita circa le abitudini alimentari nella Terra di Mezzo.
“Molti vorrebbero sapere in anticipo che cosa verrà servito a tavola – dice Gandalf – ma coloro che hanno faticato per preparare il banchetto desiderano serbare il loro segreto: perché la sorpresa rende le parole di elogio più altisonanti.
Questa iniziativa è realizzata grazie al contributo del Centro Servizi del Volontariato Società Solidale di Cuneo.
Le prenotazioni per la cena sono già aperte visto i posti pochi presenti.
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