Quando i dirigenti del Dipartimento statunitense per la salute e i servizi sociali si sono trovati a scegliere il nuovo testimonial per la campagna contro il cibo spazzatura deve essere stato relativamente semplice trovare, tra campioni dello sport, attori del grande e del piccolo schermo, un personaggio con la giusta presa sul pubblico giovane e che in modo leggero e ironico mostrasse loro la via per una giusta alimentazione.
La scelta, strano a dirsi, è caduta su un orco verde, che vive in una palude, fa l'idromassaggio nel fango, mangia tacchini interi, è protagonista di ben tre film ed è amato da bambini e adulti di tutto il mondo.
Purtroppo, però, quella, che per il governo poteva essere un'abile strategia di comunicazione, si è rivelata essere un'arma a doppio taglio quando un'associazione di genitori ha chiesto che Shrek fosse sostituito.
Il motivo? Le promozioni legate all'uscita di Shrek the Third e l'accordo tra la casa distributrice e le industrie che non producono cibi sani.
"C'è un conflitto di interessi" ha dichiarato Susan Linn, presidente e portavoce dell'associazione, "tra la promozione della salute pubblica e il marketing del cibo spazzatura. Il dipartimento può trovare un testimonial più adatto di un personaggio che fa la pubblicità a McDonald, dolci, biscotti e cereali zuccherati."
"Come possono i ragazzi seguire i consigli di Shrek relativi a uno stile di vita più salutare e ignorare gli Happy Meal (i menu per i bambini del McDonald che prevedono anche un gioco, spesso personaggi tratti dai più popolari film d'animazione)?" Continua la Linn, professoressa di psichiatria. "Se le agenzie governative sono davvero interessate a combattere l'obesità infantile dovrebbero cambiare atteggiamento verso questo tipo di aziende e intraprendere azioni concrete per fermare il marketing del cibo spazzatura pensato per i bambini."
Un problema molto serio, questo, che a livello mondiale ha ragginto livelli critici. Negli Stati Uniti, per esempio, dal 1980 è addirittura raddoppiato il numero degli studenti obesi: infatti, sono più di 9 milioni i ragazzi che hanno seri problemi di sovrappeso.
In Italia, secondo dati ufficiali del ministero della Salute, facenti riferimento al biennio 1999-2000, un bambino su 5 avrebbe problemi di peso, con percentuali destinate a crescere
Le proteste dei genitori americani si sono scontrate con le posizioni ferme del Dipartimento che ha escluso un cambio nella campagna avviata lo scorso febbraio visto che "Shrek è un personaggio molto conosciuto dalla maggior parte dei destinatari della campagna" che vuole "promuovere un equilibrio, una dieta equilibrata che non necessariamente esclude qualche piccola concessione."
"L'orco" ha aggiunto Penelope Royall, segretario per la prevenzione e la promozione della salute, "non è stato scelto per promuore il cibo, ma l'attività fisica. Shrek è un buon modello, specialmente per i bambini che potrebbero trarre benefici dal movimento. Non ha un fisico perfetto, non è un grande atleta... Speriamo che i ragazzi capiscano che stare bene fisicamente non significa per forza essere un grande atleta."
Salomonico il commento della DreamWorks che difende gli accordi con il governo e con i patners commerciali.
"Siamo orgogliosi dei nostri partners e insieme stiamo cercando di attuare un marketing responsabile."
Questo smentisce le indiscrezioni secondo le quali la DreamWorks avrebbe avuto intenzione di seguire l'esempio della concorrente Disney che lo scorso anno non ha rinnovato il contratto decennale che la legava al colosso dei fast food per la commercializzazione dei gadget ispirati ai suoi film.
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