Il Signore degli Anelli Online: Le Ombre di Angmar, nei negozi già dal 24 aprile 2007, non è un semplice videogioco, ma un MMORPG. Molti lettori sapranno già di cosa stiamo parlando, anche perché seguiamo il titolo da un po’ di tempo; per loro sarà sufficiente saltare le prossime righe e passare al pragrafetto qui sotto. Per i neofili niente panico, vi spieghiamo tutto.
MMORPG è l’acronimo inglese di massive multiplayer online role playing game, ovvero gioco di ruolo di massa online. Si tratta di un genere relativamente nuovo di videogiochi dove il giocatore impersona un alter ego virtuale, si muove in un mondo più o meno fantastico e di solito ha lo scopo di portare a termine determinati compiti che gli permettono di far “crescere” il proprio personaggio, ovvero di renderlo più forte, più potente, meglio attrezzato e così via. La novità di questi giochi sta nel fatto che nel nostro mondo virtuale si muovono miglia di personaggi guidati da altri giocatori nello stesso tempo. Si finisce così a poter interagire, nella figura del nostro omino di pixel, non solo con altri omini dotati di mera intelligenza artificiale, ma con personaggi guidati da utenti veri. E non solo: a seconda del titolo si può interagire con l’ambiente a più livelli, magari cambiare le sorti politiche del mondi in cui ci si muove, avere fama e successo attraverso la nostra controparte informatica. Una, pur sempre parziale, immersione in un’”altra realtà”, insomma.
Inutile dire che le ambientazioni fantastiche sono la cornice ideale per questo genere di titoli, che per ora vedono il loro rappresentante più di successo nell’ormai strafamoso World of Warcraft, un fantasy che conta orami più di nove milioni di giocatori paganti nel mondo. Sì, perché com’è naturale immaginare, i mondi del MMORPG si evolvono nel tempo, si espandono, offrono nuove possibilità introdotte dagli sviluppatori; tutti motivi per cui, nella maggior parte dei casi, richiedono un abbonamento mensile.
Tutti nella Terra di Mezzo
Il Signore degli Anelli Online: Le Ombre di Angmar (in inglese The Lord of the Rings Online: Shadows of Angmar) è l’atteso MMORPG che ci permette di avere un nostro personaggio virtuale nella Terra di Mezzo, (crediamo senza possibilità di smentite) il mondo fantastico per eccellenza nel cinema e nella letteratura. Sono ben otto anni che si parla di questo gioco, passato dalle mani di uno svilupattore all’altro, per approdare alla fine negli uffici turbine, la squadra capitanata da Jeffrey Steefel e già al lavoro su titoli come Asheron's Call e il controverso (e per al verità da molti criticato) Dungeons & Dragons Online. D’altronde realizzare un gioco di ruolo di massa online basato sui personaggi del Signore degli Anelli non è cosa di tutti i giorni: bisogna mettere in piedi miglia di server in giro per il mondo, assumere centinaia di persone che gestiscano il gioco 24 ore su 24, cercare di non deludere milioni di entusiasti e preparatissimi fan. Senza contare che ci si trova di fronte a un universo definito da più di mezzo secolo, che ha una storia complessa forse come nessun altro. Tutto il contrario del concorrente World of Warcraft, dove tutto è nato da un videogioco, e razze, ambienti, personaggi e background “storico” possono venire aggiunti e aggiustati in corsa senza particolari problemi.
Una grande forza dell’opera tolkeniana è l’ampio respiro degli ambienti, la fascinazione per paesaggi e luoghi più o meno magici e misteriosi. E in questo il titolo riesce a essere fedele ai suoi illustri progenitori letterari, senza dimenticare di dover molto al terzetto di fratellini cinematografici diretti da Peter Jackson. I paesaggi sono spettacolari, edifici e rovine romantici o esotici coem dovrebbero essere e la cura dei particolari trasmette la voglia di ammirare la Terra di Mezzo che potrebbe far dimenticare che si deve anche giocare.
Ci troviamo nel mondo Tolkeniano ai tempi della Compagnia dell’Anello, e la storia dietro le quest che dobbiamo svolgere segue più o meno il viaggio del famigerato gruppo di uomini, hobbit, stregoni, nani ed elfi. Fin da subito vi diciamo che non si può girare propio tutta quella bella mappa che molti di noi hanno più volte ammirato in fondo al romanzo, ma solo la parte nord, proprio perchè tutto è concentrato sul ritorno del caduto re di Angmar a nord dell'Eriador e della Contea (sono previste espansioni annuali che amplieranno il terreno di gioco, ma le vendite e gli abbonamenti dovranno supportare la cosa).
Nano o elfo, campione o guardiano?
Ma prima di tutto bisogna crearsi il proprio personaggio. Le razze fra cui possiamo scegliere sono 4: uomini, nani, elfi e hobbit.
La personalizzazione del proprio eroe ha una bella serie di possibilità di scelta fra tipi di pettinature, colore della pelle, tipologia del viso e via dicendo. Si può scegliere il luogo d’origine, cosa che condizionerà alcuni attributi fisici: non ci sono abitanti di Rhoan di pelle scura, tanto per fare un esempio. Interessante anche l’opzione di poter avere un aiuto per creare un nome adatto al nostro personaggio, se la lingua dei nani o le varianti di quella degli elfi non sono proprio il nostro forte. In generale la grafica dei personaggi è piuttosto accattivante, con visi e tratti fisici non particolarmente caratterizzati. Elfi e umani si somigliano molto, i primi con tratti fisici in generale un po’ più delicato ma niente di che, e nani e Hobbit hanno visi sempre molto simili agli uomini e lo stesso vale relativamente anche per le proporzioni del corpo piedi, pelosi a parte. Nulla di cartoonesco o grottesco dunque. Si possono scegliere personaggi di ambo i sessi per tutte e quattro le razze.
Qualcuno avrà già capito che viste le razze in gioco, non ci sono fazioni nemiche mosse dai giocatori, e questo influenza molto il gioco giocatore verso giocatore (PvP), ma approfondiremo questo aspetto in seguito.
Cinque le classi: se decideremo che il nostro personaggio sarà un Champion, avremo per le mani il guerriero in grado di fare più danno al secondo nel corpo a corpo, con la possibilità di specializzarsi in qualsiasi tipo di arma; gli incassatori per eccellenza, quelli più adatti a prendere le botte dal mostrone di turno senza capitolare sono il Guardian e il Captain. Il primo crescendo di livello ha tutta una serie di abilità per aumentare le proprie capacità di parata e l’armatura, mentre il secondo è in grado di aumentare le capacità di attacco e difesa dei compagni, fornire nuove abilità nonché attirare il nemico verso di sé con suo ruolo di portabandiera del gruppo; le classi "magiche" del gioco sono il Lore-Master, in grado di fare danni grazie a un grande bagaglio di conoscenze, che gli permettono di rallentare l'avversario come curare gli alleati, e il Minstrel, che agisce attraverso la musica e anche lui può curare, aumentare le statistiche dei compagni e usare canzoni di morte contro il nemico; il Buglar è il combattente nell’ombra, capace di aprire scrigni, piazzare trappole, diminuire punti di attacco e difesa del nemico; infine l’Hunter è il combattente specializzato negli attacchi da lontano, capace di infliggere grossi danni con archi e balestre ma debole fisicamente, anche lui capace di piazzare trappole e preparare veleni. Qualcuna delle classi prevede l’uso di pet, animali da compagnia che aiutino nel combattimento.
Ci sono limitazioni di razza per alcune classi. Il Champion è appannaggio dei soli umani, per esempio, mentre solo umani e hobbit possono essere Buglar.
Ogni personaggio potrà scegliere una fra sette vocazioni: Armourer, Explorer, Armsman, Tinker, Yeoman, Woodsman e Historian. Ogni vocazione permette di accedere a tre professioni, una di raccolta, una di produzione e una di scambio. In tutto le professioni sono dieci (a una professione si può accedere da vocazioni diverse). Per esempio un Armourer può diventare Metalsmith (forgia cose in metallo), Prospector (raccoglie metalli e pietre) e Tailor (produce vestiti e armature); ma anche l’Explorer può diventare Prospector e Tailor, mentre la sua professione di raccolta è il Forester (raccoglie erbe e legna).
Una novità originale introdotta dal gioco sta nel fatto che ogni personaggio può imparare l’uso di uno strumento musicale. Si potranno così mettere insieme piccoli o grandi complessi coi proprio amici online. Solo i Minstrel, però, possono fare un uso "magico" della musica.
Continua qui: http://www.fantasymagazine.it/notizie/7494/.
7 commenti
Aggiungi un commentoLa prima espansione che ampliera' il territorio aggiungendo nuovi contenuti e' gia' stata annunciata, si intitolera' "Shores of Evendim" e sara' disponibile da giugno. http://www.lotro.com/article/327
Purtroppo la sensazione che ho avuto durante la lunga fase di beta a cui avevo preso parte e' che in sostanza LotRO non e' altro che un clone di WoW molto ben realizzato e che cerca di sfruttarne la scia di successo utilizzando la stessa formula.
Mi sento di consigliarlo a chi si approccia per la prima volta ad un mmorpg e a cui potrebbe piacere fare quasi solo PvE e quest, a coloro quindi che hanno apprezzato WoW ma hanno voglia di cambiare o ai fan's di Tolkien naturalmente, vista la splendida ambientazione e realizzazione grafica.
Per il PvP presumo che la 2 parte dell'articolo s'incentrera' sul PvMP, un territorio in cui con molte limitazioni si potra' combattere contro le forze del male impersonandole pure. Certo sempre meglio degli insulsi battleground di WoW ma quale occasione persa!
Purtroppo questa prima meta' del 2006 ha portato alla luce solo mmorpg simil-WoW, vedi Vanguard, che tra l'altro si sta rivelando un flop annunciato.
Pochi hanno il coraggio di proporre qualcosa di nuovo ma di Blizzard che riesce a cavare oro dalle rape ce n'e' solo una....
La seconda meta' dell'anno sembra promettere meglio, avremo Age of Conan della Funcom (con dietro i $$$ di Microsoft) che sara' un mmorpg piu' incentrato sul PvP, le guerre tra gilde e gli assedi. A fine anno doveva arrivare Warhammer (appena rinviato ad inizio 200 della Mythic (quelli di Dark Age of Camelot, per intenderci) da poco rilevata dalla Electronic Arts e che sta investendo molto sul progetto. Un gioco sviluppato attorno l' RvR, un PvP ma tra opposte fazioni con citta' e altri obbiettivi conquistabili.
Ma ho visto con piacere che state seguendo entrambi.
Eh eh, noto una sottile vine critica, temo un po' giustificata da appassionato quale mi pare tu sia
Age of Conan lo abbiamo seguito, e stiamo aspettando l'uscita per parlarne con più cognizione:
http://www.fantasymagazine.it/notizie/5797/
ttp://www.fantasymagazine.it/notizie/3773/
http://www.fantasymagazine.it/notizie/2966/
Su Warhammer online è in effetti previsto un articolo, anche alla luce delle nuove informazioni che sono trapelate.
Ammetto che quest'ultimo titolo mi pare quello che meglio potrà contrastare lo strapotere di WoW (lo sapevi che il primo Warcraft era nato come una versione per pc del gioco di strategia Warhammer e poi ha dovuto cambiare nome per problemi legali/dissapori?).
E resto convinto che sul mercato mondiale, con quello che costano di mantenimento, i posti per gli MMORPG di successo sono pochi; impossibile dire quanti, ma pochi.
quanto costa l'abbonamento per giocare?
Ops pensavo che avevate gia' parlato di Warhammer allora mi sono sbagliato...
Di mmorpg di successo ce ne sono stati anche prima, il problema e' che WoW ha oscurato completamente tutti gli altri. Adesso se parli di mmorpg ancora pochi sanno cosa sono mentre se nomini WoW lo conoscono piu' o meno tutti.
Altri giochi che faranno i numeri di WoW non ne vedo nemmeno io in futuro, forse lo stesso Warhammer, ma sara' difficile. Ma non e' nemmeno questo che mi interessa, per esempio a me WoW non mi e' piu' piaciuto e una volta portato il mio alter ego al livello massimo mi sono stancato subito.
Di mmorpg in sviluppo e che promettono bene ce ne sono diversi per fortuna, se poi non avranno il successo mondiale di WoW non importa, probabilmente ne sono consci gli stessi sviluppatori.
DAoC e EVE Online sono due ottimi esempi di mmorpg dalle caratteristiche completamente diverse da WoW ma che sono da anni giocati da poche migliaia di appassionati. E vanno ancora avanti...
Ho partecipato alle ultime fasi della Beta, peraltro abbandonando dopo non moltissimo tempo. Ma questa non venga presa come critica al gioco, ho abbandonato rapidamente tutti i MMORPG cui ho giocato (e ormai sono alcuni... Ultima Online, Everquest, Star Wars Galaxies, LOTRO) tranne UO.
Questo gioco in particolare mi ha affascinato tantissimo all'inizio. Ho scattato screenshot a josa di Michel Delving, di Hobbiton e della fattoria di Maggot (uno dei miei personaggi preferiti della saga).
Non mi sono mai avventurato oltre i confini delle aree prestabilite, sia con la mia cacciatrice hobbit che con il mio cacciatore elfo (che volete farci, pur di fare l'arciere...).
Il problema principale del gioco sono gli Hobbit. So perché siano stati inseriti, ma l'averne devastato la natura pacifica e un po' codarda (del popolo hobbit in generale), averne spostato gli interessi dal cibo e dall'erba pipa alla guerra e alla distruzione sono cose che non mi hanno impressionato. Io ci avrei visto, fondamentalmente, la trasposizione fedele del MUSH Elendor con una veste grafica più aggiornata.
Elendor, per chi non lo conoscesse, è un gioco testuale in cui la cosa fondamentale è l'interpretazione di un ruolo, di qualsiasi popolazione sia. Il gioco sta nel diventare davvero parte del mondo. E questo su LOTRO (sebbene ci sia un canale OOC) non è presente.
Alla fine, questo gioco non è diverso dalle decine che sono disponibili da altri sviluppatori. Un sacco di PVE e per la maggior parte in solitaria.
Manca, inoltre, il desiderio di collaborare se non per missioni specifiche. Non c'è il coinvolgimento sociale.
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