Sovrastando il sinistro scricchiolio della Stamberga Strillante, Daniel Radcliffe (Harry) urla ripetutamente “Hai tradito i miei genitori! TU sei la ragione per la quale sono morti!”
Durante una pausa comincia a roteare, con abilità, la bacchetta come se fosse una mazza da parata... NO, un attimo, scusate, non è una mazza, farebbe troppo bambino di dodici anni. Radcliffe che ne ha compiuti quattordici la scorsa settimana, sta percuotendo febbrilmente l’aria esibendosi in un assolo di batteria.
Per prepararsi a interpretare un Harry Potter più vecchio e audace ne Il Prigioniero di Azkaban, Radcliffe ha ascoltato sia i Sex Pistols (scioltisi undici anni prima della sua nascita), sia i nuovi gruppi come gli Strokes e i Dandy Warhols. Sta anche guardando Truffaut (I quattrocento colpi) e De Sica (Ladri di biciclette), perché i protagonisti possano trasmettere al suo Harry un po’ del loro “senso di disperazione”.
“Sì”, Azkaban è, della serie, il film della pubertà, quello in cui – dichiara Emma Watson, interprete di Hermione – “tutti quei graziosi, piccoli ormoni cominciano a venir fuori”.
In che modo il film rifletterà questi cambiamenti radicali? “Tantissimo sesso”, dice Alfonso Cuaron, il regista messicano che ha ereditato la serie da Chris Columbus, “Tantissimo nudo e altrettanto sesso”.
Rilassatevi, sta solo scherzando. Ma Cuaron aggiunge che il suo cast di adolescenti sta maturando esattamente come i personaggi e quindi c’è, come dire, “polline nell’aria”.
“Basta solamente lasciarlo fluire”, aggiunge, “senza neanche incoraggiarlo.” Se gli si dà via libera, “credetemi, ce n’è a bizzeffe”.
La Watson, che ha tredici anni, ha un cartello affisso sulla porta del camerino su cui si legge “ATTENZIONE, RAGAZZA ADOLESCENTE”.
Mostrando gli attributi
I primi due film di Harry Potter, La Pietra Filosofale e La Camera dei Segreti, entrambi diretti dall’idolo delle famiglie Chris Columbus, erano stati apertamente, onestamente concepiti come macchine per far soldi tanto che alcuni critici non li hanno neanche recensiti. Ognuno dei film ha incassato, a livello mondiale, qualcosa come oltre un miliardo di dollari.
Ora che i due episodi “più leggeri” della serie risultano già rodati, il palcoscenico è pronto per un amante del rischio come Alfonso Cuaron, che l’anno scorso ha ottenuto la nomination all’oscar per il divertente film adolescenzial-erotico Y tu mama también.
Al momento, ogni fan della serie si è imbattuto, almeno una volta, nel ponderoso nuovo romanzo della serie, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, il che vuol dire che il gravoso compito di mantenere in vita l’insaziabile “macchina Potter” torna di nuovo nella sfera di competenza di Hollywood.
Aver fatto la cronaca delle avventure erotiche di due adolescenti messicani potrebbe non sembrare la giusta credenziale per dirigere un film di Harry Potter, ma attenzione, basta dare la possibilità alla Warner Bros di “mostrare gli attributi” e dichiarerà che: “Alfonso ha compreso perfettamente le sfumature della vita adolescenziale” come dice il produttore David Heyman “Y tu mama También narra l’ultima fase dell’adolescenza, Il Prigioniero di Azkaban ne descrive le prime fasi”.
Cuaron ha anche diretto, nel 1995, un adattamento del classico per l’infanzia La Piccola Principessa, un film che ha avuto innumerevoli fan, tra i quali uno particolarmente esagitato di nome J.K. Rowling.
Mentre sovraintende al set di Azkaban nell’Hertfordshire, il barbuto e scarmigliato Cuaron dà di sé un’immagine completamente diversa da quella dell’americanissimo Columbus, non soltanto per la musica mariachi sparata a palla durante la festa di metà riprese.
“Alfonso è molto più grintoso di quanto Chris non sia mai stato – dice Emma Watson – lui sostiene che [filmare] debba essere un atto fluido e naturale. Ognuno dovrebbe poter mangiare una mela, se gli va, mentre gira una scena”.
Immaginando Hogsmeade
Azkaban è una storia molto più spaventosa dei primi due film – i Dissennatori succhia-anime, che sorvegliano la prigione di Azkaban, fanno qui la loro prima apparizione – e il team si scenografi di Cuaron promette che la quadricromia del film rispetterà l’oscurità che essi recano con sé.
Per quanto riguarda Hogsmeade, lo scenografo Stuart Graig si è ben guardato dal farne un villaggio grazioso come “una scatola di cioccolatini”, creando una strada principale che procede con bruschi zigzag. Mielandia, il negozio di dolci, è un’orgia psichedelica dalle fondamenta al soffitto, con grovigli di liquirizia e – tocco da maestro di Cuaron – teschi messicani di zucchero (per evitare che i vasi di caramelle si svuotassero magicamente tra un ciak e l’altro, al cast è stato detto che i dolcetti erano stati cosparsi di uno strato di lacca, il che non era vero).
Cuaron ha anche reimmaginato la figura del Professor Silente dopo la morte di Richard Harris. L’attore inglese Michael Gambon interpreta il ruolo del Preside di Hogwarts come un vecchio elegante hippie.
Anche la franchezza nell’esprimersi di Cuaron è nuova per il set. Il mago del male Voldemort gli ricorda ancora G.W. Bush, come ha detto recentemente? “Sì, in combinazione con Saddam”, risponde. “Entrambi hanno interessi egoistici e amano moltissimo il potere, hanno anche disprezzo per l’ambiente e adorano manipolare la gente. Di solito io leggo un libro quattro o cinque volte e Caramell – il viscido Ministro della Magia creato dalla Rowling – è simile a Tony Blair. Rappresenta il politico di tutti i politici, che contraddice ogni cosa. Tutto è a vantaggio suo e del suo potere personale. La gestione della questione Irakena non è molto diversa dal modo in cui Caramell gestisce gli affari nel quarto libro”.
La litigiosità battagliera di Cuaron può apparire stimolante o preoccupante, dipende da quanto elevati sono gli investimenti.
Naturalmente Cuaron non avrà il controllo completo della situazione. Columbus, che aveva dichiarato di sentirsi “totalmente esausto dal punto di vista fisico” per poter dirigere il terzo film, rientrerà in qualità di produttore – e non fa mistero che si adopererà per proteggere il mondo di Harry Potter, che adora.
Benché l’accordo sembri insostenibile, entrambi ribadiscono che funziona. Per la maggior parte del tempo Columbus mette in guardia il suo successore sul modo di gestire un lavoro che descrive come identico alla gestione di un circo a tre piste. Le riprese vengono spesso interrotte, perché i ragazzi se la squagliano per fare i compiti (infatti, secondo la legge inglese, gli attori minorenni non possono lavorare per più di quattro ore al giorno). In loro assenza, Cuaron inforca la sua bicicletta e pedala fino alla sala di montaggio, dove riesamina gli spezzoni con il team degli effetti visivi.
“Il più grande sforzo che Alfonso sta compiendo è quello di fornire il materiale per la squadra degli effetti speciali”, dice Columbus.
“Gli effetti de La Pietra Filosofale – ammette ancora Columbus – non erano al meglio a causa della mancanza di tempo. Per il secondo film richiesi otto mesi extra sul ruolino di produzione per avere quelli giusti”.
Per Azkaban, la squadra di Cuaron ha speso sei mesi solo per la realizzazione dei Dissennatori.
I fan di Potter si sono abituati a vedere i film della serie uscire a ogni Festa del Ringraziamento, ma Azkaban arriverà nel pieno della stagione estiva, intorno al 4 giugno 2004.
Per allora la serie si potrebbe trovare nel mezzo di un altro sconvolgimento creativo. Radcliffe ha dichiarato che cavalcherà la sua Nimbus 2000 anche nel quarto episodio, Il Calice di Fuoco, e sembra che i suoi giovani co-protagonisti Emma Watson e Rupert Grint, che interpreta il ruolo di Ron Weasley, si uniranno a lui. Comunque devono chiedere a mamma e papà.
“Siamo ottimisti”, dice il produttore Heyman, “ma è ancora prematuro per dirlo”.
Per quanto riguarda Cuaron, il suo dovere in Harrylandia terminerà con Azkaban. Chiunque erediterà la serie – il primo della lista è l’inglese Mike Newell, il regista di Quattro matrimoni e un funerale e Donnie Brasco, usufruirà comunque di una gratifica significativa: la serie della Rowling migliora lungo il percorso.
Pare che Newell abbia già accettato il progetto della Warner Bros, anche se ancora non ha letto la sceneggiature. L’uscita del film è prevista negli Stati Uniti nel novembre del 2005.
© 2003 Newsweek, Inc.
Traduzione di Bea
3 commenti
Aggiungi un commentomolto buone complimenti
Ti amqRupert
Cuaron inizia a starmi simpatico. La dichiarazione su Voltemort come un miscuglio tra Saddam e Bush per quanto affascinante è un'eccessiva semplificazione, ma come battuta non è male. ancora meglio la visione di Caramell come una sorta di Tony Blair.
In effetti se con tolkien non è possibile l'identificazione tra personaggi e nostra realtà ( e chi l'ha fatto a mio parere non ha compreso cosa significhi che LOTR non è un romanzo allegorico) con Harry Potter questo gioco è permesso.
Non sopporto più l'attore che interpreta Harry. In ogni intervista non parla del film ma dei gruppi musicali che ascolta. Cos'è,vuole l'applauso della platea? vuole che tutti diciamo " ohh che ragazzo maturo. Alla sua età ascolta musica da grandi! " ?
Ok, ascolta i "rage against the machine ( ormai purtroppo sciolti) e gli piacciono i sex pistols. Bravo. Ma non è obbligo ribadirlo in ogni intervista.
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