Era il lontano 1989 quando i fan di tutto il mondo scoprirono che il loro eroe, il poco ortodosso archeologo Indiana Jones, aveva un padre, un posato professore universitario che aveva dedicato tutta la sua vita al mito del Santo Graal e che a causa di ciò era stato catturato dagli immancabili nazisti.
Ora a diciotto anni di distanza il Professor Jones Senior potrebbe tornare sul grande schermo in compagnia del figlio e del nipote, a patto però che Sir Sean Connery decida di tornare.
A rivelarlo è stato George Lucas, produttore esecutivo di Indiana Jones 4 che al San Francisco Film Festival ha ufficializzato voci che già circolavano su internet.
Il produttore, regista e sceneggiatore ha confermato che nel copione scritto da David Koepp (La guerra dei mondi) è prevista anche la parte di Henry Jones Sr e che la produzione sta cercando di convincere Connery a riprendere il ruolo.
"Abbiamo uno script in cui è prevista la sua partecipazione." Ha dichiarato Lucas. "Ma se deciderà di non tornare riscriveremo le scene in cui è presente."
Il diretto interessato, per il quale nel 2004 e 2005 si ventilava la possibilità di un ritiro dalle scene, non ha escluso a priori la possibilità di tornare a fare coppia con Harrison Ford.
Connery, la cui ultima apparizione sul grande schermo risale al 2003 con il non entusiasmante La leggenda degli uomini straordinari, ha risposto al pressing dei giornalisti il gennaio scorso con una dichiarazione in cui ha spiegato che non c'èra nulla di deciso, che ancora non aveva visto il copione e che tutto sarebbe dipeso dalla storia.
In questi ultimi mesi, però, ne è passata d'acqua sotto i ponti (la sceneggiatura è stata definitivamente approvata da Lucas e dal regista Steven Spielberg, e il cast sta lentamente prendendo forma) e l'attore e regista scozzese dovrebbe essere in possesso dei dati necessari per decidere se partecipare o meno al progetto.
Possibile che il mancato accordo tra la casa di produzione e il leggendario 007 al servizio di Sua Maestà dipenda da questioni di carattere economico?
Comunque sia, per il nuovo progetto della premiata ditta Spielberg-Lucas si tratta di un avvio in salita che non lascia ben sperare per il futuro, una falsa partenza su cui si riversa anche lo sfogo degli scrittori che negli ultimi dodici mesi hanno lavorato alla stesura della sceneggiatura e che hanno incontrato il secco rifiuto del produttore esecutivo.
Frank Darabont, che con Lucas ha lavorato alla serie del Giovane Indiana Jones, considera Indy 4 la peggiore esperienza lavorativa mai avuta. "Indy mi ha mostrato come le cose possano andare male. Mi sono sforzato un anno su una cosa che mi rendeva entusiasta, lavorando a stretto contatto con Steven Spielberg, ottenendo uno splendido risultato e quello che abbiamo provato io e lui è stato terribile. Tutto è andato all'aria perché a George Lucas non è piaciuto lo script. E' stato tremendo, deludente, una perdita di tempo."
Più filosofico è l'atteggiamento di Jeff Nathanson (Prova a prendermi, The Terminal) che ha sostituito Darabont. "Quando lavori a un blockbuster è sempre una lotta. E' come provare a spostare le montagne."
L'anno passato da Nathanson comunque non è stato da buttare, visto che parte la produzione ha deciso di tenere parte della storia che è stata poi riscritta da David Koepp.
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