In una recente apparizione a un programma televisivo giapponese, Toshio Suzuki, presidente dello Studio Ghibli e co-fondatore dello stesso insieme all'amico Hayao Miyazaki, ha fatto un po' di luce sulla produzione di Ponyo, il nuovo film del vecchio collega e maestro dell'animazione nipponica.
Poche novità e nessun dettaglio sulla trama, com'è costume per le produzioni dello Studio, ma quanto meno i fan hanno avuto conferma che il film è - davvero - in produzione e ormai ben avviato. Sembra anche che Ponyo sia rivolto a un pubblico particolarmente giovane, raccontando la storia di una principessa pesce rosso (Ponyo, appunto, da cui il titolo), che desidera diventare umana. Nella sua ricerca dell'umanità il pesce formerà un legame affettivo con Sosuke, un bambino di 5 anni, ed entrambi guadagneranno qualcosa da questa curiosa amicizia.
Miyazaki sta lavorando con un team di disegnatori nella regione di Seto-naikai, in cui la storia è ambientata. Un luogo particolarmente caratteristico e isolato dalla società di oggi, ricco di natura e quiete, vicino alle coste nord del Giappone. Già nel 2005 Miyazaki aveva trascorso alcuni mesi nella zona, e proprio allora aveva iniziato a buttar giù le prime bozze della sceneggiatura che, com'è intuibile, è ispirata alla Sirenetta di Andersen.
Il resto, per ora, è nebbia. In attesa di maggiori informazioni va ricordato che i fan più affezionati attendono con impazienza la colonna sonora, opera di Joe Hisaishi, autore di tutte le colonne sonore dei maggiori film di Miyazaki. Sebbene sia ormai quasi terminata non è ancora stato reso noto quando sarà disponibile nei negozi.
La caratteristica più particolare della produzione di Ponyo è sicuramente la scelta di realizzare il film interamente a mano, senza neppure ricorrere agli effetti digitali già visti in La Città Incantata e in Il Castello Errante di Howl. Non che i film d'animazione non nascano più dalla mano di grandi animatori, ma è innegabile che sono ormai anni dall'ultimo film interamente realizzato senza il contributo, seppur minimo, del computer.
La decisione di Miyazaki, su cui pare che il regista riflettesse da tempo, è legata probabilmente al tono generale del racconto, volutamente vicino ai bambini.
Ponyo è un chiaro ritorno a tematiche legate all'infanzia, alla narrazione più elementare (ma che sarebbe ingiusto definire semplicistica), a toni e ambienti che oggi sembrano quanto mai figli di altri tempi.
Una scelta già per sé originale, ora restiamo in attesa di poter giudicare con i nostri occhi.
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