L'autore, oltre a essere un amante della letteratura fantastica, è appassionato dell'arte della guerra medioevale e rinascimentale nonché di architettura difensiva: proprio queste passioni lo hanno portato a viaggiare di castello in castello in Italia e in Europa, dandogli modo di conoscere al meglio luoghi, usanze e caratteristiche che fanno molto spesso capolino all'interno del romanzo.
Il Sigillo del Vento è un fantasy che strizza l’occhio sia alle grandi e classiche saghe di genere sia al filone del fantasy più ruolistico, pur senza prenderne direttamente parte. In un connubio ben bilanciato fra azione, magia, combattimenti e creature fantastiche, forze contrapposte si sfidano per il dominio di una delle armi più potenti create dagli elfi: il Sigillo del Vento.
La "quarta":
Esiste un’arma che il genio o la follia degli elfi ha creato per cambiare il mondo, un’arma che soltanto il più potente dei maghi può dominare e che è ora contesa fra gli elfi della luce, Revisionisti, e gli elfi oscuri, Ortodossi.
L'elfo Gwyllywm - erede del Sigillo del Vento - viene liberato dopo cento anni di prigionia e di oblio. Alla ricerca del suo passato e conteso tra gli ideali della Luce e quelli delle Tenebre, dovrà riscattare il controllo del Sigillo per strapparlo a Raylyn, Sacerdotessa degli elfi oscuri.
Verità sconvolgenti riaffiorano dal passato come i relitti del naufragio di una nave chiamata memoria. Qual è la distinzione tra ciò che è stato realmente vissuto e i ricordi che sono stati creati dalla magia o dalla suggestione? Chi sono i berserker, i “servi dell’oscuro”, e chi sono i genetisti che li hanno creati? Cos’è realmente il Sigillo del Vento, l’arma ora priva di padrone?
In un mondo dove Luce e Tenebre si scontrano e si confondono, mischiandosi a tratti senza lasciar capire cosa sia davvero la Luce e cosa siano le Tenebre, Gwyllywm scopre che ricordare il proprio passato gli è indispensabile ma inconciliabile con il presente.
E ogni elfo sa benissimo che coloro che hanno visto le Tenebre mai più hanno sopportato la Luce.
10 commenti
Aggiungi un commentoC'è scritto 1 bene in grande. Direi che non è un romanzo singolo.
Piuttosto, sarebbe utile capire se la storia termina, per poi continuare, o se proprio non termina affatto...
si mi ispira,la copertina è affascinante ed inoltre bisogna premiare ed "incoraggiare"la nuava casa editrice.
Sembra bello, poi la copertina come avete giustamente detto è proprio evocativa... Mi sa che me lo metto nella lista dei libri da prendere
Pensandoci bene...
Penso che lo comprerò "live", perché voglio sfogliarlo un poco. L'esperienza di Fabula Mirabilis (Eries) mi ha insegnato a non fidarmi ciecamente della quarta di copertina e dei "buoni propositi" delle case editrici emergenti.
Sul sito della casa editrice è possibile leggere l'incipit del romanzo: qualcuno l'ha fatto? A me non sembra male... per lo meno l'autore de Il sigillo del vento scrive in italiano comprensibile...
Sì, io l'ho letto. Non è male, anche se il testo andava affinato ancora (ad esempio, troppi "come" e relative similitudini; una tecnica usata troppe volte in poco testo, insomma, che lo rende un po' ripetitivo).
Ma si legge e scorre abbastanza bene.
Ho letto anche di sfuggita alcuni messaggi dell'autore, nel suo blog all'interno del sito della Asengard, e mi sembrano scritti in un buon italiano. Confido, quindi, che il problema della lingua, se ci sarà, sarà poco influente sulla storia.
Io, invece, non avendo avuto la tua brutta esperienza (non conosco il libro che hai citato, però), penso che lo acquisterò sulla fiducia.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID