“Questo è il periodo dell’anno in cui, per qualche arcano motivo, puntuale come la morte e le tasse, questa giovane donna – di nome Angie – arriva da me e mi coinvolge in qualche vicenda strampalata” dichiara ogni anno Martin Mystère di fronte all’interlocutore di turno. E ogni anno, puntuale come la morte e le tasse, arriva lo Speciale estivo.
Il numero 24, uscito lo scorso mese di luglio, si intitola Spade, sfide e magie e, ovviamente, è dedicato al fantasy.
In realtà il “Detective dell’Impossibile”, come è soprannominato il protagonista della serie, si occupa spesso di vicende che sfiorano, e a volte oltrepassano, i confini della realtà così come li conosciamo.
Archeologo, antropologo, esperto d’arte, bibliofilo, collezionista di oggetti inusuali e viaggiatore instancabile, Martin Mystère si occupa di tutti quegli enigmi che la scienza ufficiale non prende in considerazione.
Così, anche se l’ambientazione di partenza è quella del nostro mondo e del nostro tempo, non sono infrequenti visite nei mondi perduti come Agarthi, sede sotterranea del Re del Mondo, nella leggendaria Avalon, nei continenti perduti di Atlantide e Mu, o nel regno del Piccolo Popolo.
E anche gli incontri con personaggi leggendari, quali Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, o vivi solo nel mondo della letteratura, come Sherlock Holmes e Peter Pan, non sono impossibili.
Il fantastico, dunque, si scatena all’improvviso lì dove fino ad un attimo prima tutto era assolutamente reale, rendendo incerti i confini del nostro mondo. Caratteristica, questa, particolarmente evidente nell’ultimo numero Speciale, nel quale, però, il “Buon vecchio zio Marty” compare solo in maniera marginale.
Dopo una breve introduzione, nella quale vengono citati alcuni dei più importanti autori che hanno contribuito a codificare il genere, inizia una storia che prende allegramente in giro buona parte dei luoghi comuni della narrativa e della cinematografia fantasy. A cominciare dai costumi succinti indossati dalle tre protagoniste dell’avventura, definiti da Diana meritevoli di una condanna ai lavori forzati.
Un Oscuro Signore ritornato potente dopo una sconfitta nel lontano passato, un Campione prescelto che un’antica profezia indica come l’unico in grado di affrontarlo, due compagni con cui condividere rischi e trionfi dell’impresa, una Cerca in luoghi lontani e un Oggetto di potere determinante per stabilire il destino dei Mondi.
Non si fa mancare nulla in questa incalzante avventura il soggettista e sceneggiatore Carlo Recagno, coadiuvato per l’occasione dai disegni di Rodolfo Torti. Due nomi ben noti agli appassionati della serie, alla quale collaborano da oltre un decennio.
Il fatto che questa vicenda non sia da prendere troppo sul serio è indicata fin dalla scelta della protagonista principale, quell’Angie di fronte alla quale, per tornare alle parole dello stesso Martin Mystère, “le leggi della probabilità si piegano”. E così ecco, inframmezzati a pericoli terribilmente concreti, i bisticci fra Diana e Angie o fra Dee e Kelly, due personaggi provenienti dal XVI secolo, ma anche una serie di sistemi alquanto insoliti per risolvere le situazioni complicate, o i consueti fraintendimenti del “campione prescelto”.
A ricordare ulteriormente la consapevolezza di essere finiti dentro a un preciso genere letterario, esasperato nei suoi luoghi comuni, ecco arrivare battute che citano Harry Potter o la saga di Guerre Stellari, ma anche un campionario di oggetti del potere che spazia dal Sacro Graal all’Unico anello di Sauron.
Questo numero fuori dall’ordinario viene affiancato da un breve albo dedicato all’abitazione di Martin Mystère. In esso vengono evidenziati i possibili rischi che comporta l’alterazione delle “correnti magnetiche” che attraversano il nostro pianeta.
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