La dolce Dorothy e gli straordinari personaggi che l'hanno accompagnata alla scoperta del magico mondo di Munchkin tornano sul grande schermo. Secondo quanto pubblicato da Variety, infatti, Todd McFarlane e Josh Olson, con il beneplacido della Warner Bros. che detiene i diritti cinematografici della storia scritta da L. Frank Baum, stanno lavorando a una nuova versione delle straordinarie avventure narrate nel Mago di Oz.
Olson, che ha curato la sceneggiatura del remake di A History of Violence, si occuperà di riscrivere la storia, mentre McFarlane, produttore di Spawn, produrrà la pellicola in collaborazione con la Thunder Road.
Nelle intenzioni dei due cineasti il film farà dimenticare agli spettatori il grazioso vestitino a quadretti della soave Judy Garland e l'allegro abbaiare del piccolo Toto e, rispetto alla precedenti versioni di questo classico per l'infanzia, il loro Oz sarà più "scuro, tagliente e muscolare" forse non adatto ai minori di 13 anni.
L'orientamento di McFarlane è testimoniato da una serie di giocattoli, lanciati dal produttore qualche anno fa, in cui la ragazzina del Kansas si è trasformata in una donna formosa accompagnata da un gigante facocero ringhiante. "Il problema era: come convincere la gente che è andata a vedere il Signore degli Anelli ad accettare questo film?" Ha spiegato il produttore. "Volevo dare un'interpretazione moderna che avesse un fattore "wow". Certo ci sarà ancora una Dorothy intrappolata in uno strano posto, ma lei sarà più simile a Ripley di Alien piuttosto che a un'indifesa ragazzina canterina."
Olson, invece, che immagina il film come un sequel, piuttosto che come un remake, è più vicino all'immagine classica della giovane protagonista. "Ho visto quei giocattoli," ha ammesso, "e non è il genere di cose che voglio fare. La cosa più straordinaria della serie di libri di Baum è la capacità di far immaginare. Ci sono personaggi pazzeschi che vengono da posti meravigliosi. Voglio che questo sia simile a una versione dark di Harry Potter, non a una più oscura di Seven."
14 commenti
Aggiungi un commentoPer una volta un film citato da Pick che conosco!
Ed effettivamente quando lo vidi - all' età di nove anni- a me sembrò un tantino pauroso... ora lo definirei un film dalle atmosfere darkeggianti.
Comunque le citazioni nell' articolo mi fanno storcere parecchio il naso: non vedo il senso, almeno a livello artistico, di un' operazione del genere: mi piacerebbe conoscere le intime motivazioni dei creatori.
Possibile motivazione ( vera al 90%, ma non si sa mai): va di moda il cinema fantasy; prendiamo un classico, modifichiamolo e così ci facciamo anche i soldi dei gadget e di un possibile fumetto ( con quello che vuole fare Mac Farlane non è del tutto imporbabile).
Motivazione vera al 100% che implica anche la suddetta: Soldi!Soldi! SOLDI!!!
Sì, questo sicuramente muove l' industria di Hollywood, ma era un' altra cosa che intendevo: le persone? Lo so, tendo irrinunciabilmente a vedere le cose nel modo più contorto, ma...
... voglio dire, deve pur esserci, deve, nel fondo di una piccola mente umana uno motivo per portare a questo, proprio a questo. : Al perchè di una donna formosa ci posso pure arrivare - per quanto quest' immagine stoni col contesto, ma perchè proprio il facocero? : Che c' è nella testa di questa gente? Quali sono i motivi per cui uno arriva a fantasticare una Dorothy con facocero? :
Appunto. Il fattore soldi è evidentemente manifesto. Ma non il perchè della forma: io posso pure vedere un facocero, ma voglio sapere perchè proprio lui, proprio per curiosità, capisci? A livello di archetipi, di inconscio colletivo... perchè proprio il facocero?
Cosa c' è nella testa di quest' uomo, di intimo, che lo porta a un' immagine così incontestabilmente ridicola e nello stesso tempo a fargliela sembrare un' idea brillante?
Che ci vuoi fare, sono cose che accendono il mio interesse...
Bello, bello! Come dimenticarlo? C'era un medico che voleva curare Dorothy con l'elettroshock perchè credeva nell'omino di latta, nello spaventapasseri e compagnia bella
Questo per dire che l'idea del rifacimento a tinte scure ci può stare, invece è l'idea della ragazzina del Kansas bella e prosperosa che non mi fa pensare a niente di veramente funzionale alla storia
Return to Oz, come dimenticarlo? Un film splendido e cupo, ma che non tradiva nè lo spirito dei libri nè quello del classico con Judy Garland (che nella mia modesta opinione restano rispettivamente una grande storia e un gran bel film). Ma questo, cosa dovrebbe essere? Il solo sentir parlare di "fattore wow" mi fa venire i brividi... :
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