Non può che essere un piacere per gli X-Fan di tutto il mondo sapere che la trilogia al cinema dedicata ai mutanti più famosi dei fumetti non rappresenta affatto la fine degli X-Men sul grande schermo. Già più volte abbiamo parlato del progetto in corso per la realizzazione del film sul burbero, animalesco, letale Wolverine, amatissimo dai fan, che la cinema ha il volto e l’improbabile pettinatura di Hugh Jackman: notizie/7818/.

Arrivano nuovi voci anche per il film sull’arcicattivo Magneto, insieme a Wolverine forse uno dei personaggi degli X-Men più amati di tutti i tempi, la cui personalità complessa e sfaccetta è stata delineata negli anni dai vari sceneggiatori della serie a fumetti, Chris Claremont su tutti. 

Il film, prodotto da Marvel e 20th Century Fox,  ha già un regista, David Goyer; un grosso nome a Hollywood, legato a doppio filo con tanti supereroi del grande schermo; e con una predilezione per i vigilantes oscuri e tormentati: Batman, Ghost Rider, Blade.

Goyer ha dichiarato di recente ai microfoni virtuali di Wizards Universe (www.wizarduniverse.com/magazine/wizard/005803362.cfm) che, nonostante abbiano la precedenza altri progetti come Invisible Man e Here, There Be Dragons, la storia del viaggio fantastico nell’Arcipelago dei Sogni dei giovani J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e Charles Williams, la macchina realizzativa del film su Magneto sta già movendo i suoi ingranaggi, e non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Il cineasta ci fa sapere che a far sfondo al film troveremo Europa e Argentina, e che –sorpresa, non più di tanto, ma sorpresa – ci verranno in qualche modo raccontate le origini degli X-Men. Anche l’Argentina, è una novità, benché sia facilmente intuibile la liason con la storia personale di Magneto, ex prigioniero dei campi di concentramento nazisti.

Come i fan sanno bene, e come d’altronde ci viene suggerito dalla pellicola d’esordio degli X-Men di celluloide, la storia del supercriminale Mangeto è quella del giovane polacco Erik Magnus Lehnsherr, rinchiuso in gioventù nel campo di concentramento di Auschwitz, unico sopravvissuto della propria famiglia agli orrori dell’Olocausto. Finita la Seconda Guerra Mondiale, Erik finirà per trasferirsi in Russia e sposare la compagna di prigionia e unico vero amore della sua vita, Magda.

Il Magneto di china, dalla matita fatata di Jim Lee
Il Magneto di china, dalla matita fatata di Jim Lee
La corruzione e la meschinità dei miseri funzionari dello stato sovietico finiranno per provocare la morte della primogenita della coppia, Anya. La rabbia per la morte della piccola scateneranno i poteri di Magneto, la capacità di controllare le forze del magnetismo; facoltà che finiranno solo per spaventare a morte Magda, che fuggirà in preda al panico. Magneto viaggerà molto, prima di diventare un supercriminale. In Israele conoscerà il giovane idealista mutante Charles Xavier, un telepatie, e la sua innamorata, Gabrielle Haller. I tre stringeranno una forte amicizia, ma alla fine il cuore spezzato di Erik finirà per convincerlo che una convivenza fra l’homo sapiens sapiens e l’homo sapiens superior, i mutanti appunto, non è possibile; questo lo allontanerà da Xavier.

Tutto ciò accadeva nei fumetti; difficile dire come sarà la storia al cinema, se in Argentina il nostro super potente mutante dai capelli d’argento troverà rifugio o inseguirà qualche suo ex carceriere.

Come nel tutto verranno incastrate le origini degli X-Men, che nei fumetti venivano creati da Xavier senza l’aiuto o l’interferenza di Magneto, possiamo solo immaginarlo. Certo, la formazione originale non potrà essere la stessa delle pagine di china: Fenice (o meglio, Marvel Girl), Ciclope, Bestia, Angelo e Uomo Ghiaccio; se non altro perché al cinema gli ultimi due sono stati parecchio ringiovaniti rispetto ai loro alter ego di carta.

Staremo a vedere, sperando che a un personaggio bello e complesso come Magneto sia resa giustizia. Confidando nella bravura dell’attore che gli presta il volto, sir Ian McKellen.