Arrivano novità da Matthew Vaughn, regista del divertente Stardust (consigliato da chi scrive, ma non solo film/7968/), fra qualche giorno nelle sale italiane; e solletica il palato dei fumettofili di tutta la penisola regalandoci qualche speranza in più di vedere presto sul grande schermo un possente eroe di china: il Mitico Thor.

Se a qualcuno era venuto il dubbio che il progetto dei giovani Marvel Studios fosse, per così dire, campato in aria, dovrà ricredersi. Intervistato da Empire Online, Vaughn ha ribadito tutto il suo entusiasmo per il progetto, ricordando i tempi in cui ancora era uno dei registi papabili per X-Men: Conflitto Finale, poi affidato alla macchina da presa di Brett Ratner.

Pare che il regista abbia ai tempi incontrato le figure che da dietro la scrivania preparavano il progetto. Volevano fare un film che fosse “Come il Gladiatore, misto con la mitologia norrena e la nascita di un supereroe. E la cosa ha fatto davvero presa nella fantasiosa mente di Vaughn. 

Insomma, il cineasta è pronto per preparare la sua versione sul grande schermo del Dio del Tuono. E ci tiene a sottolineare una cosa: non sarà una pellicola fantasy.

Alla mitologia dei vichinghi, al regno di Asgard al di là del Ponte d’arcobaleno dove dimorano il guercio Odino, suo figlio Thor e il figliastro Loki, il fantasy inteso come genere letterario deve molto, per atmosfere e personaggi. E benché un apparato mitologico ricco, oscuro come pochi, affascinante nelle brutalità di tante sue leggende, sia senz’altro materia per il grande schermo, Matthew Vaughn ci presenterà il personaggio così come è stato concepito nei comic.  

Il Dio del Tuono nella sua versione barbuta
Il Dio del Tuono nella sua versione barbuta
Aspettiamoci dunque di trovare su celluloide lo zoppo dottor Donald Blake, che una bella mattina, nel bel mezzo di New York, batte a terra un bastone trovato chissà dove e si trasforma in un biondone alto due metri e rotti. Vola ed è pure armato di un indistruttibile martello da guerra, capace fra le altre cose di tornate al mittente dopo aver rotto le corna (letteralmente) del mostruoso nemico di turno, manco fosse un boomerang.

Il menomato medico scoprirà di essere proprio Thor, figlio del dio Odino, signore di Asgard, il Reame Dorato. L’arcigno genitore lo ha mandato sulla Terra, privo di memoria e trasformato in mortale, per scoprire l’umiltà. Più o meno così Stan Lee e Jack Kirby concepirono il personaggio più di quarantacinque anni fa.

Ma per chi non vede l’ora di vedere troll, elfi oscuri, Eitri il nano Signore delle Forge o le belle Valchirie a cavallo dei loro stalloni alati, non disperi: di elementi più classicamente mitologici, in tanti anni di fumetti, ce ne sono stati sempre tanti, nelle storie di Thor. Difficile credere che non saranno portati almeno un po’ sul grande schermo.

Per ora tutto è nelle mani di dato che una prima sceneggiatura era già stata scritta da Mark Protosevich (Poseidon), che sta ancora scrivendo la sceneggiatura.