Padre Guido Sommavilla, scrittore, critico letterario e teologo, è morto, sabato scorso, dopo una lunga malattia, nella casa dei padri gesuiti a Gallarate (Varese) all'età di 87 anni.
Oltre che per la sua battaglia contro l’opera principe di Umberto Eco, Il nome della rosa, è noto per aver sottolineato ed evidenziato la dimensione cattolica della narrativa tolkieniana (insieme al frate francescano Guglielmo spirito.
Sommavilla ipotizzava che tutta l’epica fiaba di Tolkien (Il Signore degli Anelli) fosse una “metafora o parabola o profezia evangelica” (Letture, 1988, pag. 693).
"Il Signore degli Anelli è — scriveva il filologo al padre gesuita Robert Murray — fondamentalmente un’opera religiosa e cattolica; all’inizio non ne ero consapevole, lo sono diventato durante la correzione.”
Da notare che Sommavilla ha offerto la sua acuta chiave di lettura senza aver letto prima né la biografia di Carpenter, né le lettere di Tolkien, che avvallavano molte sue intuizioni. Egli si è basato piuttosto su alcuni elementi interni, come le date del 25 dicembre e del 25 marzo, che segnano la partenza della Compagnia dell’Anello e la distruzione dell’Anello stesso, e ancor più sul senso della vicenda narrata da Tolkien e sulla citazione di frasi presenti nel romanzo che Sommavilla considerava un capolavoro “Forse la più bella storia della seconda metà del secolo ventesimo, ugualmente bella una buona volta per grandi, medi e piccini (e osiamo un simile superlativo in responsabilità)” (Letture, 1971, pag. 539).
14 commenti
Aggiungi un commentoSono perfettamente d'accordo, ma non mi pare in contrasto con quanto ho scritto io. Certamente ciascuno si sentiva nel giusto, ci mancherebbe, certamente la propaganda girava a tutto volume. Certamente sono morti milioni di persone in modo atroce, qualcuno andando all'assalto per fanatismo, qualcuno perché sennò l'avrebbero fucilato.
Però, tra l'imperatore austriaco e il kaiser tedesco da una parte, e il re d'Italia e lo zar di Russia (nostro alleato) dall'altra, puoi dire che ci fosse qualcuno più democratico e progressista? Qui da noi diciamo che è come scegliere tra il marcio e la muffa. Ti ricordo, che nella prima guerra mondiale il nostro esercito usava le "decimazioni": quando un battaglione, ormai stremato, si rifiutava di andare all'assalto a suicidarsi contro le mitragliatrici e il filo spinato austriaco, scattava la "decimazione": un soldato ogni dieci veniva fucilato dai suoi stessi commilitoni per ordine degli ufficiali. Questo per dire che mettere noi (e lo Zar) tra i democratici e l'imperatore d'Austria tra gli autoritari mi pare una forzatura.
Nella seconda guerra mondiale, c'era una Hitler che spiccava sopra tutti gli altri, ecco tutto. E anche i giapponesi non scherzavano, solo che erano molto lontani e a noi molte cose non sono mai arrivate, ma nei territori da loro conquistati nel sud est asiatico si sono comportati peggio dei nazisti.
Una nota di stile: affibbiarsi da soli titoli di credito per avere ragione in una discussione non è molto elegante
Sarà inelegante, ma se si entra in certi campi di discussione esibire credenziali serve anche a farsi riconoscere e, implicitamente (imo), richiedere che se si vuol controbattere si usino obiezioni argomentate e non sparate su chi ha argomentato... Data l'esperienza di discussioni su mailing list e forum che ho, preferisco mettere le mani avanti...
Io parlavo, a proposito di contrapposizioni fra un "campo democratico/liberale" e uno "autoritario/imperiale", della contrapposizione usata dalla propaganda, non certo dei fatti reali.
La Russia con la democrazia non aveva nulla a che fare e ne ha poco tutt'ora. L'Italia era un regime liberale, ancora senza una vera e propria costituzione e con seri problemi di autoritarismo, vero iè.
Hitler più "cattivo" degli altri... beh sì, ha organizzato in modo scientifico e industriale lo sterminio di ebrei, omosessuali e diversamente abili. Altri hanno fatto la medesima cosa (anche in tempi più recenti) smarcandosi più che altro per "rozzezza di stile" e povertà di mezzi... né l'odio contro gli ebrei era solo appannaggio suo o lo abbia inventato lui...
Lo dico perché non ci si senta troppo tranquilli affermando "tanto era pazzo" oppure "poteva succedere solo in Germania, perché i tedeschi sono quadrati!". Noi italiani, per esempio, possiamo "vantarci" di avere avuto la prima dittatura d'Europa in ordine di tempo, di aver usato i gas asfissianti contro popolazioni civili in Libia, di aver fucilato indiscriminatamente ogni oppositore che ci trovavamo a tiro (sacerdoti copti compresi) in Etiopia.
Ricordo il SdA! Il ritorno a casa degli Hobbit!
Mi pare che argomentare sia quello che ho fatto, la nota di stile l'ho messa in fondo. Poi se liberissimo di non essere d'accordo con le mie argomentazioni, ma non puoi certo dire che invece che argomentare ho trasformato tutto in un attacco personale a te, mi pare.
Comunque, scusa, "quasi storico" che credenziale sarebbe??? (sto scherzando, eh...)
Appunto, e per questo continuo a non vedere contrasto con quello che avevo scritto io, cioè che mi sembrava veramente difficile, nella prima guerra mondiale, dividere obiettivamente i due schieramenti in buoni e cattivi. Continuo a non vedere, in questa mia affermazione, cosa tu ritieni una violazione della verità storica.
Per tutto il resto di ciò che scrivi, sono pienamente d'accordo. Possiamo dire, ipersemplificando, che la prima guerra mondiale è stata "Cattivi Vs Cattivi" e la seconda "Cattivi Vs Cattivissimi"?
Ma, guarda, sono intervenuto per aggiungere dei particolari in più rispetto a quanto detto da te, non per contraddirti, tranquilla! non vedo nemmeno attacchi personali oltretutto
Lo sai che ci ho pensato anche io? Ma solo poco fa e poi mi sono detto "vabbeh, sarà chiaro anche senza bisogno che lo sottolinei io, no?"
In ogni caso, quasi storico, indica tesista (chissà ancora per quanto...) e quindi persona che sull'argomento Storia del tempo e del sudore di neuroni ce l'ha speso, tutto qui!
Dunque, Angra, non mi pare di aver detto che ti sbagliavi, ma solo che bisognava contestualizzare, si tratta di un aggiunta a un discorso, non di una sua contraddizione, intiendes?
Su come definire le due gerre mondiali, bah! Il mio, personalissimo, metro di giudizio potrebbe essere: "Due Incredibili Macelli Senza Senso, uno peggiore dell'altro!"
Poi, che sia stato un bene che venissero fermati i massacratori di ebrei, oppositori politici, diversamente abili e rom ciò è indiscutibile, che è stato un bene la sconfitta di Mussolini, sì! Che ci abbiano dovuto liberare altri, mentre noi - da soli - non riuscivamo a vedere che schifo fosse il fascismo, anche senza bisogno della guerra e delle leggi razziali, è altra faccenda, ma la Storia non si fa bene usando (solo) grandi categorie e, non so se ti è mai capitato prima, se parli con uno storico è facile che faccia come me: senza contraddirti per forza, magari t'interrompe per aggiungere particolari su particolari!
La logorrea è nostra compagna, ma io la chiamo "deformazione personale" (e quando ce vo ce vo )
qualcosa è scritto qui
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