Jeliza-Rose (Jodelle Ferland) è una bambina precoce di undici anni che vive a Los Angeles con la madre e il padre, entrambi tossicodipendenti. Quando la mamma muore per overdose, lei e suo padre Noah (Jeff Bridges), ex musicista rock'n'roll fallito, si mettono in viaggio verso la casa sperduta che apparteneva a sua nonna, nel profondo Texas. Lì, poco dopo, muore anche Noah. Jeliza-Rose, convinta che il padre sia solo caduto in un sonno molto profondo, si ritrova così lasciata a se stessa in una casa fatiscente e persa nel nulla.

Esplorando l'abitazione e i dintorni, per fuggire alla solitudine, la bambina comincia lentamente a disegnare con la sua fervida immaginazione uno strano, colorato mondo di fantasia, popolato da feroci squali che infestano la ferrovia abbandonata, teste di Barbie che le danno consigli, lucciole dai nomi bizzarri e scoiattoli parlanti. Ma Jeliza-Rose non è completamente sola. Presto scopre di avere dei vicini: l'enigmatica Dell, che non si leva mai di dosso il suo velo da apicoltrice, e suo fratello Dickens, un uomo col cervello di un bambino di dieci anni, con la passione per i sottomarini e la dinamite. Insieme porteranno avanti una battaglia a colpi di magia e creatività contro il deserto del reale.

Tideland è una sorta di Alice nel paese delle meraviglie popolato da fantasmi e personaggi  di fantasia: il mondo di una bambina costretta precocemente ad affrontare drammi più grandi di lei. Illuminando quelle zone d'ombra in cui reale e fantastico si incontrano, Tideland è una commovente riflessione sull'adolescenza.  http://www.fantasymagazine.it/film/6803/

L'incontro fra libro e regista

Mitch Cullin mandò una copia del suo libro Tideland a Terry Gilliam sperando che il regista potesse scrivere qualche riga per la sovracopertina. “Ero semplicemente uno di quei fan che spera che il suo Dio guardi giù e possa trovare qualcosa di interessante e magari scrivere qualcosa di bello sul suo libro”.

Quando Gilliam rispose all'autore del libro, Cullin era così entusiasta che si dimenticò di chiedere se potesse usare per la copertina del libro le righe che Gilliam aveva scritto. L'edizione americana era già stata pubblicata, mentre era in preparazione quella per il Regno Unito.

Uno dei commenti che Gilliam aveva fatto sul libro era "Fottutamente brillante”, e così Cullin pensò di inserirlo sulla copertina: "la mia idea era che, girando per una libreria, si sarebbe sicuramente rimasti attratti da una scritta di quel tipo, per di più firmata Terry Gilliam”.

All'inizio della settima settimana di riprese Cullin visitò il set di Tideland. Originariamente aveva programmato di passare lì solo il fine settimana, ma decise di prolungare il suo soggiorno quando il regista gli chiese di fare un cameo in una delle scene del film. Nonostante molte conversazioni telefoniche, era la prima volta che l'autore e il regista si incontravano. "La prima volta che lo incontrai ero terrorizzato. In realtà è esattamente come lo si immagina: è facile parlarci, è facile ridere con lui e ha veramente i piedi per terra.“

Descritto da Terry Gilliam come “Alice nel paese delle meraviglie incontra Psycho” Tideland – Il mondo capovolto  è una storia che esplora la crescita di una bambina e la sua  sopravvivenza in circostanze molto particolari.

Dal racconto alla sceneggiatura

Nel 2001 Gilliam trovò il romanzo in una pila di libri non letti nel suo ufficio. Fu attirato dalla storia, che trovò "divertente, toccante e disturbante allo stesso tempo”. "Trovai quattro o cinque personaggi incredibili che sarebbero diventati il cuore del film, ma più di tutto mi piacque il fatto che si raccontava il mondo di un bambino e quello era il mondo che io volevo esplorare in un film". 

Gilliam chiamò un suo amico, lo scrittore Tony Grisoni, con il quale aveva collaborato per Paura e delirio a Las Vegas. Gilliam dichiarò "stavamo cercando qualcosa che fosse un po’ più contenuto del Quixote, non un film a grande budget ".

Grisoni commentò che "il libro è bellissimo: una sorta di parabola oscura. Mi fu subito chiaro come sarebbe potuto diventare una sceneggiatura”.

Gilliam sapeva che c'era un solo produttore al quale avrebbe dovuto mostrare il libro, un produttore col quale voleva collaborare da tanto tempo. Quel produttore era Jeremy  Thomas, che disse  "Volevo fare un film con lui da quando lo incontrai per la prima volta, vent'anni fa. Ho letto il libro  e l'ho trovato una storia straordinaria che sembrava virtualmente scritta per Terry. Era piena di cose che sapevo lo avrebbero affascinato e che anch’io  trovavo assolutamente intriganti. Già  a quel tempo sapevo che la storia di un bambino in un mondo fantastico, nelle mani di Terry, con la sua immaginazione, sarebbe diventata un film straordinario”.

Con Thomas a bordo il viaggio ebbe inizio. Gilliam chiese a Cullin se i diritti del libro fossero liberi. In quel momento lo erano. Il passo successivo fu opzionarli. Grisoni aggiunge “l'unico modo per adattare il libro era mettersi in contatto con Cullin”. Quando contattò l'autore gli chiese se ci fosse qualcosa che potesse aiutarlo per “entrare”maggiormente nella storia di Tideland.  Cullin gli diede alcune fotografie della fattoria dove aveva vissuto.

“Il cambiamento più grande fu il cambiare la narrazione in prima persona. Nel libro la storia è raccontata da Jeliza Rose, ma noi non volevamo un voice over dove il nostro eroe ci guida attraverso la storia. Quando perdi l'intimità del voice over, immediatamente resti con l'ansia di scoprire se quella bambina è riuscita a superare le difficoltà. Sarà sopravvissuta? Cosa le succederà?".

Con la sceneggiatura pronta, Thomas cominciò a cercare le risorse finanziarie per realizzare film. Sapeva che sarebbe stata un’impresa difficile perché stavano facendo "un film molto inusuale, straordinario, come non se ne erano mai visti, nonostante affronti temi che sono molto amati nel cinema. La storia di una ragazzina in difficoltà è una storia universale, qualcosa che può emozionare chiunque".

Thomas è un produttore che non ha paura di fare film che possono essere considerati controversi. "voglio vedere film dal forte impatto: sono cresciuto con questo tipo di cinema, dove è possibile vedere molti film, anche i diversi tra loro. Oggi la scelta è ristretta. Ci sono un sacco di prodotti molto simili tra loro ed è difficile trovare un'oasi dove rifugiarsi". In Tideland ha riconosciuto un’oasi.

Thomas descrive il suo lavoro, dove il rischio può essere enorme, come "partecipare all'immaginazione di altre persone per realizzare un sogno che può essere popolare per molti  individui”. Tutti i più grandi successi della mia vita sono stati, almeno inizialmente, rifiutati dai finanziatori. Per esempio, L'ultimo imperatore, che ha vinto 10 oscar e che è stato un grande successo, è stato finanziato senza il coinvolgimento di nessuna major statunitense. Questo perché non si adattava alla pre-distribuzione e al marketing".

Durante il processo di sviluppo di Tideland Gilliam si fermò per girare I Fratelli Grimm e l’incantevole strega. Nonostante Thomas fosse ottimista riguardo a Tideland, la ricerca dei finanziatori risultò molto difficile. Thomas arrivò  alla convinzione che il miglior modo per realizzare il film fosse una co- produzione. Per questo contattò Gabriella Martinelli, con la quale  aveva collaborato per Il pasto nudo di David Cronenberg.

La reazione di Gabriella Martinelli  fu entusiasta: "era una delle sceneggiature più provocatorie che avessi mai letto. Pensai che era perfetta nella storia e nella costruzione”. Pur sapendo che quello non era un film per tutti, sapeva che quella pellicola avrebbe toccato le corde giuste: “il pubblico vuole la verità nei film e in questo film c'è una grande verità nel guardare la vita di una ragazzina, il suo mondo interiore”.

Martinelli era entusiasta alla prospettiva di lavorare ancora con Thomas e con Gilliam, un regista che lei aveva sempre ammirato. "Fu la prima volta in cui lavorai con questo regista geniale. All’inizio ero abbastanza timorosa e cominciai a pensare "Dio! Sto lavorando con Gilliam". Terry mi mise subito a mio agio. È molto generoso e gentile “.

"Una delle cose che si può dire di Terry è che è completamente al di fuori del cinema canonico. Ci siamo sentiti come in un lungo viaggio”.

La ricerca del cast 

Jeliza Rose

C'era un po' di preoccupazione da parte dei produttori e del regista riguardo al ruolo della bambina protagonista. Si trattava di trovare un'attrice poco più che bambina in grado di reggere un ruolo così difficile. "La cosa pericolosa per la realizzazione di questo film era che una ragazzina di circa  10 anni è presente in ogni scena, lei è il film" ha dichiarato Gilliam.

Furono fatti più di 400 provini e intanto si avvicinava la data di inizio delle riprese. Gilliam cominciò a cercare sui giornali storie di ragazzi rimasti orfani e cercò anche negli orfanotrofi canadesi. "Il protagonista doveva avere un'anima e cominciai a pensare che non ce l'avremmo fatta. C'erano i soldi, la macchina stava partendo, ma non avevamo ancora Jeliza Rose ".

Fino a quando non arrivò un nastro da Vancouver "Era di una ragazzina e in lei c’era qualcosa di interessante”. Quella ragazzina era Jodelle Ferland.

“Lei è straordinaria. La cosa divertente è che mentre la stavo sottoponendo al casting ho realizzato che aveva già fatto qualcosa come 25 film per la televisione. È una ragazzina incredibile”.

Assegnato il ruolo di Jeliza Rose Gilliam tornò a Londra per incontrare un’attrice inglese, Janet McTeer, già nominata per l’Oscar, per il ruolo di Dell.

 

Dell

In quei giorni Janet McTeer  stava girando un film nella campagna fuori Londra. "Era un giorno di riposo e quando per caso ho acceso il telefono ho visto 50 messaggi dal mio agente. L'ho richiamato e mi ha detto che Gilliam era in città e voleva incontrarmi alle 5 del pomeriggio. Erano le due del pomeriggio e non avevo mai visto neppure la sceneggiatura”. Janet McTeer arrivò all'appuntamento con  45 minuti di tempo per leggere la sceneggiatura. "Parlammo per un paio d'ore e alla fine della riunione mi disse: lo vuoi fare? Chi non vuole interpretare il ruolo di una donna completamente pazza con un occhio solo in un film di Gilliam? Certo che lo voglio!”

Gilliam descrive Dell come “una strana, scioccante figura femminile. Se questo film fosse Alice nel paese delle meraviglie lei sarebbe la duchessa o la regina. È un personaggio intimidatorio, ma come tutti gli altri personaggi deve risultare anche simpatico e Janet lo ha capito immediatamente. Avevo paura che lei potesse diventare una caricatura perché Dell è molto grottesca.

Era importante capire le ragioni per cui lei si comporta in quel determinato modo. Il mio scopo era far amare allo spettatore tutti i personaggi, non importa quanto possano sembrare brutti”.

Dickens

La scelta per il ruolo di Dickens ha presentato caratteristiche simili a quella per il ruolo di Jeliza Rose.

Gilliam ha dichiarato: "Mi sono sempre immaginato il personaggio di Dickens come qualcuno che ti faccia ridere per quanto è patetico. Al contrario l'interpretazione di Brendan Fletcher non era affatto divertente. Quello che faceva era assolutamente credibile". Per la prima volta Gilliam scelse un attore senza averlo incontrato prima. 

Brendan Fletcher non era contento del provino che aveva inviato per il casting, tanto che rimase scioccato nel ricevere la telefonata da parte della produzione che gli offriva la parte. Non aveva ancora letto la sceneggiatura, quindi montò in sella alla sua bicicletta e si precipitò in libreria per cercare una copia di Tideland.

Quando si incontrarono per la prima volta Gilliam gli disse ridendo: "Ora non rovinarmi il film!”

Noah

Gilliam ha sempre avuto in mente Jeff Bridges per il ruolo di Noah. "Volevo che Jeff interpretasse il ruolo del padre di Jeliza Rose perché lo spettatore deve amarlo e sentire attraverso l’attore l'affetto che Jeliza Rose prova per il padre. È un drogato e un cantante rock senza più successo, ma nell'attimo esatto in cui Jeff entra in scena il pubblico si scalda per lui. Succede sempre così ".

Gilliam cominciò a parlare a Jeff di quel ruolo due anni prima, durante la preparazione. Quando gli telefonò per sapere se avrebbe potuto interpretare Noah, ormai restavano solo cinque settimane prima dell'inizio delle riprese. Fortunatamente in quel momento Jeff era disponibile e accettò volentieri  la parte.

Jeff Brdges: "Nello scegliere i miei ruoli prediligo i film che io vorrei vedere e normalmente sono quelli dove i registi vogliono stupire il pubblico. I film di Terry contengono sempre questo elemento. La sceneggiatura, inoltre, è incredibilmente innovativa: è qualcosa che non si è mai visto”. 

Jeff Bridges descrive il suo personaggio come qualcuno che è stato una rock star, ma che ora la fortuna ha abbandonato: è un eroinomane che, nonostante tutto, ama molto suo figlia.

Queen Gunhilda

Quando Jennifer Tilly seppe che Gilliam la voleva per una parte in un suo film disse al suo agente: "Non mi interessa qual è la sceneggiatura. Digli che lo farò".

Quando finalmente lesse la sceneggiatura dichiarò: "Ero sconvolta. Era in assoluto la cosa più bella, pungente, commovente e visionaria che avevo mai letto".