Curiosa iniziativa quella di Elisa Barisan, in arte Lady Maltras, che dopo aver visto due film che avevano scrittori come protagonisti decide di deviare dalla strada che la porterebbe a occuparsi di architettura (è studentessa al terzo anno) e imbocca quella dell’artigiana delle parole.
Decisione maturata nel 2005 e che l’ha portata a esordire mondo della letteratura con un volume edito nel dicembre 2006, Icewolf, primo di una saga che prevede già dieci tomi.
L’autrice ha le idee chiare: perché perdere tempo chiedendo pareri alle case editrici? Ne fonda una, che ovviamente si occupa della pubblicazione e della distribuzione della sua opera nelle province di Treviso, Belluno, Venezia, Padova, Vicenza, Pordenone, Gorizia e Trieste.
Non solo: Elisa Barisan si occupa anche di grafica ed editino.
Al primo volume ha già fatto seguito un secondo capitolo Shade Tiger, distribuito a luglio. Degli altri volumi della saga della Custode e il guardiano si conoscono già i titoli:
Dark mirror
Demon's castle
Ragnaroc
Lost soul
Lotus flower
Twilight
Shado war
Damocles
La vicenda narrata nei primi due libri è in bilico tra fantasy e fantascienza. Vediamo cosa riporta la quarta di copertina:
Icewolf
"Questo è l’inizio della mia storia. Sono nata sulla Terra e ho vissuto da normale ragazza finché il mio pianeta non è stato inglobato in un vasto Impero di cui ignoravo l’esistenza. Dalla sicurezza della mia casa mi sono ritrovata scaraventata in una realtà nuova, in cui l’umanità è disprezzata e ridotta in schiavitù. Dopo un breve addestramento ho cominciato a servire presso l’Imperatore di un pianeta lontano. Il suo Regno incantevole è riuscito ad alleviare in minima parte la mia straziante perdita ma l’incontro con un Guardiano, appartenente ad una ristretta cerchia di creature superiori, mi ha fatto subito ricordare la mia triste condizione. Contro la mia volontà sono stata trascinata in una spedizione nella Terra dei Ghiacci dove una nave che trasportava un misterioso carico è precipitata in circostanze sconosciute..."
Shade Tiger
Se avessi vissuto oggi le esperienze di Ixion, non avrei mai capito veramente il significato dell’incertezza. A quel tempo ero ancora una debole umana, sola e indifesa… a volte la vita può essere peggiore della morte ed in certi casi si rimane sospesi tra le due cose; io l’ho sempre saputo ma un conto è la teoria, un conto è la pratica... Nel frattempo Alari continuava a cercare maggiori informazioni sulla luce di Hanor per spiegare il suo grande potere distruttivo e ogni indizio portava a Syon; tra le sue perdute rovine si nascondeva un’antica verità custodita dal silenzio. In realtà tutti quanti stavamo cercando delle risposte; risposte a domande che ancora non conoscevamo, spinti dall’indecifrabile trama del destino. Ma la verità è stata più difficile da comprendere di quanto non mi fosse sembrato allora... Conserverò sempre un forte ricordo di Syon, perché è stato in quel pianeta che ho incontrato per la prima volta Yami..
22 commenti
Aggiungi un commentoA mio avviso, se molti sono tentati da vie alternative, è perché si è diffusa l'idea, tra gli aspiranti scrittori, che la maggior parte dei manoscritti che arrivano alle case editrici finiscano nel bidone della carta da riciclare giù in strada senza che nemmeno vengano aperte le buste. Non so quanto questo sospetto sia fondato, ma certamente alcuni lo ritengono tale.
Ma forse perchè tutti puntano alle grandi case editrici che sono sommerse di materiale. Se invece puntassero a quelle medie e piccole si vederebbe che non è così.
Confermo.
Parlando di scrittori aspiranti sì, ma non ingenui, mi riferivo a case editrici medie. Come dice un mio amico con una battuta, i manoscritti indirizzati alle grandi case editrici vengono cestinati direttamente dal postino, così si portano avanti col lavoro
Credo che le case editrici medie siano sommerse di materiale anche più di quelle grandi, in primo luogo perché hanno molte meno persone da dedicare a visionarlo, e poi perché molti aspiranti scrittori alle case editrici grandi non mandano nulla proprio sapendo che in genere non pubblicano esordienti.
Poi bisogna anche intendersi su cosa vuol dire grande, media e piccola. Ad esempio, se Nord è grande allora Mondadori è gigantesca, se Mondadori invece è grande allora Nord è media, e così via.
Se nelle case editrici piccole poi includiamo quelle a pagamento, vorrei far notare che se accettano di pubblicare un libro non vuol mica dire che lo abbiano davvero letto...
La scrittice ha fatto bene; se è un prodotto valevole sopravviverà, sennò farà la fine degli altri libri nel dimenticatoio. Sono solo perplesso sul numero ( ma hanno la fissa con le saghe? 10 libri??? aboliamo le saghe!) e sul nick che si è scelta la scrittrice ( sembra un nome da dominatrice)
Skilgannon
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