Gary Nolan, supervisore degli effetti speciali della casa Rythm & Hues, ha recentemente rilasciato un'intervista a un giornale specializzato americano dilungandosi sul tema della realizzazione dei daimon, che compariranno nella pellicola La Bussola D'Oro, tratta dall'omonimo romanzo di Philip Pullman e in uscita sugli shermi il 7 dicembre.
La Rythm & Hues è riuscita infatti ad aggiudicarsi la realizzazione delle creature che costituiscono il piatto forte degli effetti speciali di questa pellicola, dal momento che ogni attore in scena avrà la sua controparte 'daimonica' e dal momento che in nessun caso sono stati impiegati, all'uopo, animali veri.
Il totale delle sequenze è stato calcolato in quasi 800 unità e rappresenta il più grosso lavoro in cui questa casa di effettistica è stata sinora coinvolta, avvalendosi di ben 500 artisti che, per circa un anno, hanno collaborato dalla sede londinese e da quelle indiane.
Una delle sfide maggiori incontrate dai tecnici è stata quella di rendere realisticamente l'interazione fra soggetti umani e digitali. Per esempio: come porre la scimmietta dorata fra le braccia di Nicole Kidman (che nel film interpreta la terribile Mrs Coulter)? Per studiare le soluzioni più convincenti si sono resi necessari molti test usando i 'soliti' trucchi del mestiere come palle e animali di pezza per marcare il luogo dove comparirà poi l'aggiunta digitale.
Anche i cameraman hanno dovuto essere istruiti appositamente per effettuare le giuste inquadrature dando loro un'idea di massima delle dimensioni dei vari animali che sarebbero apparsi succesivamente nelle sequenze.
Un altro punto cruciale sono state le scene di battaglia, perchè quando una persona muore, muore anche il suo daimon e si trasforma in polvere. All'uopo, i tecnici hanno studiato varie simulazioni di fluidi cercando di farle muovere come se si trattasse di masse gassose, in cui il daimon potesse dissolversi e infine esplodere in cielo.
I daimon, per essere ancora più realistici, dovevano acquisire infine una personalità che traparisse anche fisicamente: ad esempio Pantalaimon, il daimon della protagonista Lyra Belacqua, si trasforma in molti animali differenti ma i tecnici degli affetti speciali hanno voluto dare a queste mutazioni una soluzione di continuità attraverso la presenza unificante di una mascherina che richiama il muso del furetto, una delle forme assumibili dal personaggio. La vediamo così anche quando Pantalaimon si trasforma in un topo e persino quando diventa una falena. Allo stesso scopo, nei vari animali, sono state conservate anche le stesse sfumature di colore, con un largo uso di marrone e oro, e le stesse proporzioni nei giochi di luce.
Cosa sono esattamente i daimon? E qual'è il loro ruolo nell'economia della storia scritta da Pullman?
Nel mondo parallello in cui si svolgono le avventure narrate nel libro, l'anima delle persone risiede al di fuori del corpo e acquista l'aspetto di un daimon, un'animale in grado di cambiare aspetto con il mutare delle emozioni fino ad assumere, una volta cresciuti, una forma precisa e definita.
Esseri umani e daimon, sempre di sesso opposto, sono uniti da un forte legame psichico che permette loro di condividere pensieri ed emozioni.
Nel mondo di Lyra i rapporti tra umani e daimon sono regolati da norme non scritte comunemente accettate e osservate, secondo le quali è un gesto di grande scortesia rivolgere la parola al daimon di un'altra persona o fare solo il gesto di toccarlo.
Molto più libere sono invece le relazioni, pacifiche o meno, tra daimon, tanto che non è infrequente che situazioni di tensione tra esseri umani siano risolte con prove di forza dai rispettivi alter ego.
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