Belle (o brutte, a seconda dei punti di vista) notizie per i fan della saga letteraria di Dragonlance, prolifica e amata come poche altre, i cui personaggi hanno un posto d’onore nella letteratura di genere senza possibilità di smentita: è arrivato il trailer del film.
Già vi avevamo annunciato (notizie/8093) la presenza della storica autrice Margaret Weis (insieme, come i fan sanno a menadito, a Tracy Hickman) al nostrano, ormai strafamoso e imminente Lucca Comics & Games, in compagnia dello scrittore e lead designer Jamie Chambers, e di Michael Williams, autore delle poesie del primo ciclo di libri. Per l’occasione (orari e date al link di cui sopra), come già è successo alle convention americane GenCon e DragonCon, verrà proiettato proprio il trailer delle Cronache di DragonLance: i Draghi del Crepuscolo d’Autunno, destinato a quanto pare al mercato home video.
Ovviamente il filmato è già disponibile su YouTube; fonte a cui attinge, curiosamente, anche il sito ufficiale della pellicola: www.dragonlance-movie.com. Se c’era bisogno di dare un'altra aggiuntina di sapore artigianale a tutto il progetto, la cosa è riuscita. Ecco il filmato:
Sul misto di computer grafica e animazione, e l’impostazione fantasy classica-che-più-classica-non-si-può nel design dei personaggi, abbiamo avuto modo di ragionare più volte: notizie/7060/; notizie/7896/.
Lo stesso dicasi per il cast di doppiatori americani, di tutto rispetto: Kiefer Sutherland (24) è l’ambiguo mago Raistlin, Michael Rosenbaum (Smallville) è Tanis Mezzelfo, Lucy Lawless (la Xena televisiva) l’elfa Laurana, Michelle Trachtenberg (Buffy) la cameriera Tika; giusto per citarne alcuni.
Prodotto da prodotto da Toonz Animation, Commotion Pictures e Epic Level Entertainment, la regia del film è del televisivo Will Meugniot (X-Men e The Real Ghostbusters) e la sceneggiatura di George Strayton (Hercules: The Legendary Journeys).
Apre questo articolo una screencapture proprio di Raistlin, forse il personaggio più amato dai fan. E lasciamo a loro un giudizio.
Solo un appunto: pare che diverse major hollywoodiane abbiano a lungo accarezzato l’idea di portare il ritorno dei draghi a Krynn (la storia di DragonLance, appunto) sul grande schermo, con attori in carne e ossa e tanti soldi a disposizione. Alla fine al cinema è arrivata un’altra saga ad ampio respiro, una storia con fan più giovani, meno complessa nella sua mitologia, scritta da un ragazzino: Eragon. Quale delle due fatiche letterarie ha avuto più fortuna nella sua trasposizione cinematografica?
33 commenti
Aggiungi un commentoMah, Raistlin e Caramon non mi convincono per niente... e pure Sturm, interpretato da Gary Oldman mi pare non centri una beata cippa di niente.
sorellina.... davvero non lo conoscevi?? devo acculturarti!!
(scherzo tranquilla)
Spero che non veda mai la luce questo abominio dei miei ricordi... dio che delusione
Purtroppo è nato...
Riporto cio che ha scritto un mio amico su altro blog, amante della saga, su questo cartone animato..
Orbene, sono reduce dalla visione del film d'animazione "I Draghi del Crepuscolo d'Autunno", promesso (o minacciato?) da parecchio tempo, e che alla fine di questo gennaio ha visto finalmente la luce.
Giudizio sintetico: chi annunciava un disastro non si sbagliava, ma mi permetto di salvare delle "isole felici" che, almeno personalmente, non mi hanno fatto disprezzare del tutto l'opera. Mi sono alzato alla fine di altri film con maggiori ambizioni molto più indignato!
Entrando più nel dettaglio:
Il problema palese di questo film, ed è quasi palpabile nell'aria, è la progressiva e drastica riduzione di fondi che lo hanno spinto a scelte sempre più sacrificate, fino al punto in cui, su certi fronti, si è toccato il patetico. Io credo che coloro che se ne sono occupati, se avessero avuto carta bianca e un budget come si deve, non avrebbero fatto un cattivo lavoro. Allo stato attuale delle cose, i problemi ci sono (anche se, ribadisco, ho visto molto di peggio in produzioni di ben altra levatura).
Questione animazione: è indubbiamente abbstanza "a buon mercato", specialmente in alcuni punti. La vera questione è che un'animazione sofisticata o lussuosa, a livello dei film Disney o dei capolavori giapponesi, non era affatto necessaria per fare un buon film. Mi vengono in mente le Clone Wars di Tartakowsy dove, con un tratto a dir poco essenziale e certe animazioni minimali, se combinate a trovate di regia convincenti e a una trama ben fatta, il problema dell'animazione non si è sentito affatto. Qui sarebbe stato utile fare un lavoro del genere, specialmente tenendo conto che certi capitoli e certe scene di Dragonlance sembrano già in origine studiate per essere "girate". Nel film, invece, il tutto è abbastanza legnoso e statico, e si tocca il fondo in certi punti in cui l'immagine è pressoché immobile (un disegno fermo, tanto per intenderci) e la sensazione del movimento è data solo dalla telecamera che scorre sul disegno. Siamo al minimo, insomma.
Altro grosso problema tecnico è la scelta di aver voluto distinguere draghi e draconici dal resto dei personaggi e dell'ambientazione volendoli creare in computer grafica. Il risultato in sé è simpatico ma non sublime, ma al limite ci si passerebbe anche sopra. Il vero problema sta nell'idea di voler mescolare le due cose assieme: ci ritroviamo quindi ad assistere a dei combattimenti in cui un Tanis disegnato in 2D incrocia le spade con dei draconici in 3D. Lo stacco è talmente brutto che sembra di vedere due cartoni animati diversi sovrapposti per sbaglio l'uno all'altro. Scelta infelice alla radice, sarebbe stato molto più elegante e intelligente fare tutto in 2D, a questo punto.
Passando su altri fronti: storia e personaggi
Da questo punto di vista si può dare la sufficienza risicata. Andando a ripescare la vetusta argomentazione sulla necessità di tagliare, adattare e semplificare nel passaggio da libro a film, direi che l'operazione è stata fatta senza infamia e senza lode. C'è tutto l'essenziale, alcune scene ovviamente mancano (ma di certe, come ad esempio quella del finto drago di legno, non è che si senta la mancanza), ma in genere l'adattamento è abbastanza fedele.
Quanto ai personaggi: dal punto di vista positivo, c'è da dire che non sono mai stati travisati. Considerato che molto spesso si ha l'impressione che il film volesse puntare a un pubblico molto giovane (ma non sempre... la crisi d'identità del film è un altro punto su cui tornerò dopo), il pericolo di trasformare i personaggi in macchiette o di fargli fare cose bambinesche era più che reale. Questo pericolo è stato evitato, e c'è di che rallegrarsene.
Per contro, c'è da dire che quasi tutti sono stati "annacquati". Vuoi per la mancanza di tempo, puoi per i mezzi limitati, tutti si limitano a dire, fare e agire in modo strettamente essenziale e indispensabile e non c'è mai un momento in cui un personaggio "buca lo schermo" o quanto meno mostra un barlume di approfondimento. Certo, direte voi, voler andare a cercare l'approfondimento in un cartone animato di Dungeons & Dragons è una bella pretesa, però nel romanzo c'era, quindi nell'essenza, se non nella forma, era lecito aspettarselo. Telegraficamente, su ognuno:
Tanis: Tutto sommato ben fatto, forse migliora anche un po' rispetto al libro. Il suo perenne titubare è tenuto molto sullo sfondo, il che può solo migliorare il personaggio. Discutibile invece assegnargli il compito di fare il personaggio in bilico tra fede e scetticismo, che non c'entra molto con lui, e che finisce per rubare spazio ai temi e alle scene di Goldmoon, che dovrebbe invece essere al centro della questione.
Raistlin: Ahimé... non dico che l'abbiano fatto male, perché gli elementi base giusti ci sono tutti. Il punto è che risulta abbastanza... anonimo? E per far risultare Raistlin anonimo ce ne vuole! Sutherland recita come se leggesse la lista della spesa, e tutto il tormento del personaggio sembra non esistere. tossice ogni tanto, e questo è quanto.
Caramon: Confinato a comparsa. Dice dieci battute in tutto il film, e il rapporto col fratello si limita a lui che fa la faccia triste quando l'altro fa la faccia accigliata.
Flint: Non malaccio, devo dire, è un altro di quelli che ne esce meglio, anche se l'attore che gli dà la voce fa un'imitazione ai limiti del plagio di Gimli nel Signore degli Anelli.
Tas: Non saprei che dire perché a me non è che Tasslehoff stia simpaticissimo (mi fa lo stesso effetto che mi fanno i gemelli Weasley in Harry Potter). Come pro c'è da dire che era quello più a rischio di diventare un personaggio per bambini, e invece per dialoghi e funzione rimane abbastanza fedele all'originale. Per contro gli hanno dato il ruolo di "bulletto" che stuzzica Raistlin ("Com'è che tu queste cose non riesci a farle, o grande mago dei miei stivali?" se ne esce in più di un'occasione) che mi sembrano una trovata delirante.
Sturm: Anche lui abbastanza in sottofondo. Tagliando tutta la questione di Huma e del cervo bianco, resta un ometto in armatura taciturno e un po' bigotto, che avrà pure lui una dozzina di battute in tutto il film.
Goldmoon: Funge molto bene, forse la migliore in campo. Anche perché tutta la sua storia relativa al bastone azzurro, al ritorno degli dèi e alle questioni di fede è rimasta non solo intatta, ma anzi portata in primissimo piano, anche più del ritorno dei draghi. (A proposito, nessuno, nel film, sembra minimamente sorpreso dal fatto che i draghi siano ricomparsi. In questa versione, pare siano sempre esistiti e ce ne fosse uno in ogni angolo).
Riverwind: Altra comparsata. Un file in attachment di Goldmoon.
Andiamo un attimo sul fronte dei cattivi. "Autunno" è quello che in effetti è meno fornito da questo punto di vista. Kitiara viene solo nominata. Lord Soth è di là da venire. A reggere il fronte c'è (o almeno ci dovrebbe essere) soltanto Lord Verminaard. Sarà per questo motivo che gli hanno assegnato due o tre scene in più inframiste a vari punti del film, in cui, fondamentalmente, fa le classiche cose da capo dei cattivi; purtroppo, siamo ai livelli dell'ispettore Gadget: "Voglio quel bastone azzurro!" "Tutto procede secondo i piani!" "Nulla ci fermerà" "Non deludermi!" e così via, snocciolando tutto il repertorio più banale. Tutto questo fino al finale, che però merita una voce a parte.
Ultima nota degna di essere menzionata: la colonna sonora. Forse la cosa più bella di tutto il film. Pressoché onnipresente (mi sa che non c'è quasi nessuna scena senza sottofondo musicale), non invasiva, ma energica, affascinante e molto gradevole. In molte occasioni (specialmente quando Goldmoon fa le sue magie divine) è quella che riesce a trasformare una scena retta con gli elastici e lo sputo in un momento quasi lirico).
E veniamo al finale, che sferra due o tre mazzate niente male al mito di Dragonlance. Onde probabilmente ovviare alla carenza di cattivi di cui si parlava, nel battaglione finale di Pax Tharkas vien giù nientemeno che Takhisis in persona. E già qui si barcolla, perché se Takhisis arriva nel mondo reale come niente fosse, tutta la questione del portale sull'Abisso non ha granché ragione di esistere. Il tutto per farle incrociare le spade nientemeno che con Paladine in persona: esatto, perché già da adesso, con due volumi di anticipo rispetto ai tempi previsti, ci dicono palesemente che Fizban è Paladine, e lo vediamo trasformarsi da vecchio rimbambito in guerrierone in armatura per andare a prendere a legnate Takhisis (che casca da un burrone e svanisce gridando "Potrai aver sventato i miei piani per questa volta, Paladine, ma io torneròòòòòò!"; adesso si capisce da chi andava a scuola Verminaard per le sue frasi fatte). E poi, tanto per gradire, nell'ultima scena del film, vediamo anche Kitiara bellamente e smascheratamente a capo dell'esercito dei draghi blu, tanto per bruciarci anche i colpi di scena principali dei volumi successivi (probabile segnale del fatto che i capitoli 2 e 3, a questo punto, non verranno mai fatti).
Sarei curioso di scovare in rete qualche commento circostanziato del duo Weis e Hickman sul risultato finale dell'opera, ma inevitabilmente (e comprensibilmente) i due latitano abbastanza su questo fronte. Sono riuscito a ripescare soltanto una laconica e rassegnata dichiarazione di Hickman che afferma, sospirando "del resto anche il Signore degli Anelli, prima, è stato un cartone animato."
Bof!
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