Il Progetto Teatro Giovani, nato tredici anni fa, è stato ideato e diretto da Ezio Donato, regista teatrale, docente universitario di Pedagogia a Catania e Linguaggi della performance a Venezia.
Iniziato come progetto di animazione, drammatizzazione e messa in scena destinato esclusivamente agli studenti delle scuole dell’obbligo e medie superiori, dopo la stipula del Protocollo d’intesa con l’Università degli studi di Catania è stato allargato anche agli studenti universitari.
Il progetto, come ogni anno, si conclude con la rassegna dei migliori spettacoli realizzati dai ragazzi insieme agli insegnanti che hanno partecipato al corso. Ed è in questo contesto che, fino alla fine di dicembre, verrà rappresentata una fiaba di Luigi Capuana che non è non è contenuta in nessuna delle famose raccolte di fiabe dell'autore di Mineo: Tirititùf. Pubblicata per la prima volta nel 1915, anno della morte dell'autore, e ristampata nel 1976 nella Biblioteca Universale Rizzoli con le illustrazioni originali di Yambo della prima edizione, Tirititùf narra la storia di un reuccio nato da un uovo di uccello donato da una fata a un re ed una regina che, vecchissimi, non potevano più avere figli.
La storia di Tirititùf è una metafora sul ciclo della vita, dalla nascita alla morte, e sulla difficoltà di diventare adulti. Tutto si svolge su uno schema rigorosamente circolare, grazie all'uovo da cui inizia la vita e in cui verrà di nuovo rinchiuso Tirititùf per diventare il legittimo sovrano, giusto e buono.
Naturalmente, come tutte le fiabe, anche Tirititùf può prestarsi a chiavi di lettura più adulte: la vicenda dei due vecchi sovrani, che pur di avere un figlio accettano di contravvenire alle leggi di una gravidanza naturale, con tutti i risvolti comico-grotteschi (covare un uovo fatato) e le conseguenze che ne deriveranno, si presenta infatti come una metafora di estrema attualità.
L'adattamento e la regia sono di Ezio Donato, scene e costumi Giuseppe Andolfo, musiche d Carlo Insolia, coreografie di Donatella Capraro.
Nel cast Franz Cantalupo, Berta Ceglie, Evelyn Famà, Margherita Mignemi, Emanuela Muni, Olivia Spigarelli, Riccardo Maria Tarci.
1 commenti
Aggiungi un commentoDa piccola adoravo le fiabe di Capuana .___. a leggere l'articolo mi è venuta una nostalgia...Sarebbe bello vedere la rappresentazione^^
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