Per riempirci gli occhi con le meraviglie in vendita del favoloso emporio di Mr Magorium dovremo aspettare il febbraio prossimo, quando il film scritto e diretto da Zach Helm debutterà finalmente sugli schermi italiani con quasi due mesi di ritardo dalla prima americana andata in scena lo scorso 16 novembre.
Il film interpretato da Natalie Portman, Dustin Hoffman e Jason Bateman nei pochi giorni di programmazione ha già racimolato un incasso superiore agli 11 milioni di dollari (dati al 20 novembre) e ha collezionato recensioni sufficientemente buone, in cui è riconosciuta la suggestività della pellicola limitata però da una trama non sempre all'altezza.
Classico film per famiglie, che si è guadagano un g-rated dalla Motion Picture Association of America (ciò significa che la pellicola non contiene niente che possa preoccupare i genitori dei bambini, anche i più piccoli, che vedranno il film), The Magorium's Wonder Emporium, è stato definito geniale dal giornalista di Variety, che mitiga il suo buon giudizio lamentando un senso del fantastico non all'altezza del titolo scioglilingua.
Per Stephen Holden del New York Times, l'eccentrico Mr Magorium ha in se i tratti di Peter Pan, Willy Wonka e del lucido folle Re Lear. Per il giornalista, poi, questo debutto alla regia dello sceneggiatore californiano ricorda vagamente Vero come la finzione, film di Marc Forster, interpretato tra gli altri da Hoffman e scritto dallo stesso Helm, la cui storia è basata su una visione più adulta e sofisticata della magia che dà vita a questa fiaba fantastica.
"Ma, anche se l'idea è ingegnosa, l'esecuzione è irregolare, eccentrica" scrive Holden. "La storia è divisa arbitrariamente in capitoli di varia lunghezza che non hanno un chiaro inizio o fine."
Entusiasta del film è invece Alonso Duralde che dal sito msnbc.msn.com grida al miracolo, perché in un epoca in cui la computer grafica ha abituato gli spettatori a ogni genere di effetti speciali è raro trovare una pellicola in grado ancora di stupire.
Favorevole è anche il giudizio pubblicato sul San Francisco Gate. Per Peter Hartlaub, Mr. Magorium's Wonder Emporium ha magia, un paio di buone interpretazioni, alcune battute spiritose e una storia che in alcuni casi passa in secondo piano rispetto alle scene spettacolari sullo schermo. "Helm ottiene punti bonus per il fatto di aver individuato tutte quelle cose che rendono noiosi i film per ragazzi di oggi e per non averne inserita nemmeno una."
Al di là dei limiti (veri o presunti) di questo film che non avanza grandi pretese, va dato merito al regista di aver confezionato un prodotto che sebbene non si distingua per l'originalità dei temi trattati è originale: Mr. Magorium's Wonder Emporium non è basato su fumetti o romanzi, e non è la trasposizione cinematografica del successo di qualche linea di giocattoli. Il film, strano a dirsi in un'epoca in cui a Hollywood sembrano produrre solo adattamenti, sequel e remake, è basato su una sceneggiatura originale di Zach Helm che ha tratto ispirazione dalla sua esperienza di lavoro giovanile come commesso (neanche a dirlo) in un negozio di giocattoli.
Il negozio in cui ha lavorato il regista non sarà certo stato come quello di Edward Magorium, arzillo signore di mezza età (che saranno mai 243 primavere sulle spalle per un tipo così?) che decide di andare in pensione e di lasciare la direzione del suo fantastico negozio di giocattoli all'assistente, la dolce e insicura Molly Mahoney.
La scelta di Mr Magorium sarà davvero quella giusta? Sarà in grado ragazza, assillata dai problemi finanziari scoperti da un serioso ragioniere incaricato di controllare i libri contabili, di mantenere intatto lo charm del negozio? Oppure Molly sarà soverchiata dalle responsabilità e dal caos seminato da giocattoli che impazziscono, fiamme che minacciano i bambini, palloni giganti che rischiano di travolgere i clienti e da animali usciti dai libri e che passeggiano beatamente per il negozio?
"Fin da quando ho iniziato a scriverlo sapevo di voler fare un film con attori in carne e ossa. Volevo provare a realizzare un live-action G-rated film perché ormai sono così rari." Ha dichiarato Helm che ha confessato di essere stato spinto a ciò dalla speranza di vedere una sua opera nell'elenco dei film adatti a un pubblico di qualsiasi età insieme ai capolavori che ha amato da ragazzino: Mary Poppins e Chitty Chitty Bang Bang. "Ho pensato che se avessi potuto avere un mio film in quella lista ne sarei stato molto fiero."
Come Helm anche per Natalie Portman lavorare a Mr. Magorium's Wonder Emporium è stato un po' come tuffarsi nel passato.
"Mi ha riportato all'infanzia. La cosa più interessante però è un'altra" ha aggiunto quasi con rimpianto la giovane star che ha debuttato nel cinema a soli undici anni e che appena tredicenne ha stupito per la sua intensa interpretazione accanto a Jean Reno e Gary Oldman nel thriller Leon di Luc Besson. "Ho iniziato a lavorare da bambina, ma non ho mai fatto un film per ragazzi. E adesso che sono in un film del genere non ho il trattamento degli attori minorenni. E' un'esperienza bizzarra è come dire: 'Ooh, finalmente sono in un film per ragazzi. Aspetta però mi tocca lavorare più ore di loro. Non ci sono limiti. Non ho tutor, non ho pause pranzo più lunghe.' Tutti i benefici di essere un ragazzino me li hanno portati via."
Oltre che alle rivendicazioni sindacali, la Portman, nelle interviste che hanno anticipato l'uscita del film, ha dato spazio ai suoi ricordi d'infanzia e ha confessato la passione per i Tub Toys, i giocattoli da vasca da bagno, e le Cabbage Patch Kid, bambole di pezza molto di moda negli anni '80, per i My Little Pony e Rainbow Brite (conosciuta in Italia con il nome di Iridella, la bambina umana trasportata nel fantastico mondo dell'arcobaleno, dove accanto ai folletti combatte contro il Grande Buio che vuole inghiottire i colori dell'arcobaleno).
Chi non ha guardato al suo passato, ma ha dovuto fare i conti con il futuro è stato invece l'altro protagonista del film. Dustin Hoffman, che da quel perfezionista che è ha studiato la sua parte... visitando camposanti. "No. OK, una risposta succinta." Ha dichiarato ridendo ai giornalisti incontrati a New York. "Quando ho incontrato il regista ci siamo accordati sul fatto che non avremmo usato protesi. E una volta raggiunto un accordo su questo ci siamo chiesti poi come gestire la cosa. La risposta è stata recitare la parte come se credessi veramente di avere 243 anni, indipendentemente da come sarebbe stato il personaggio esteriormente."
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