Ladri, mercenari, assassini, bari, prostitute. Questi i protagonisti del romanzo d’esordio di Ester Manzini, giovane autrice novarese che non nasconde la propria preferenza per i personaggi di stampo diverso dai paladini senza macchia e senza paura, orgogliosi vessilliferi del bene e della giustizia.
L’Abbraccio delle Ombre, pubblicato da Asengard Edizioni e in libreria da qualche giorno, racconta la storia della Corporazione dei Ladri, associazione clandestina che tesse le proprie trame e i propri intrighi fra i vicoli della lussuosa città di Dabria e i cui membri sono chiamati alla battaglia contro una forza che sta gettando la città in uno stato di fatiscenza.
In una lotta fra bene e male dove il bene altro non è che egoismo e interesse personale, fra divinità con debolezze tipicamente umane e dai tratti quasi dandy, a quali risultati porteranno l’ambizione e l’ingordigia di entrambe le parti coinvolte?
La quarta:
Dabria è una città crudele, lussuosa, seducente e ipocrita.
Non c’è posto che per la gente per bene tra le botteghe e le alte torri del Consiglio. Ma c’è un’altra Dabria, buia e sporca, fatta di prostitute e bambini di strada, tagliagole e brutti ceffi, dove si erge il palazzo della Corporazione dei Ladri; sono loro, le Ombre, i veri signori della città. È qui, in mezzo a ladri e mercenari, che Jath e Valpur si incontreranno. Ma non c’è spazio, in questo popolo sleale, per i buoni sentimenti e la sorte, da parte sua, di certo non aiuta.
L’ambizione spinge un mago oltre le proprie capacità: evocare una divinità perversa non è mai una buona idea, soprattutto se si è convinti di poterla controllare. Finalmente libero dalla prigionia, il dio si impossessa del corpo del mago, dando inizio a un periodo di terrore: la sua influenza si estende su Dabria, sottraendole ricchezza e prestigio.
A questo punto dovrebbe ergersi un paladino senza macchia e senza paura, pronto a riportare l’ordine con la sua spada scintillante. Ma le armature di coloro che si trovano a combattere non sono splendenti, le loro anime tutto fuorché pure. Mentre guerre e passioni minacciano di esplodere, saranno le Ombre la sola fonte di luce nella tenebra che si addensa. Non per onore, non per giustizia: solo per se stessi.
Per quante volte un furfante dovrà comportarsi da eroe prima di convincersi di esserlo veramente?
L’Abbraccio delle Ombre
di Ester Manzini
Asengard Edizioni
ISBN 978-88-95313-03-0
Prezzo: 13,5 euro
20 commenti
Aggiungi un commentoGrazie Rick!^___*
L'ho comprato!!!
Non appena finirò "Il signore degli Anelli" (ebbene sì, non l'avevo ancora mai letto... ops: ), inizierò il tuo e ti farò sapere le mie impressioni!
Comunque è confezionato veramente bene, con una elegante copertina... peccato l'assenza di mappa, però, a questo punto, credo di capire che non ce ne sia bisogno!
Per ora ti faccio comunque i miei complimenti sulla fiducia... anche perché sarà il mio primo libro Fantasy scritto da una persona italiana!
Ciao Papillon!
Cavoli, essere in lettura dopo Tolkien è una bella responsabilità XD
Per la mappa, sono dell'idea che vada inserita se davvero serve; in caso di spostamenti limitati o circoscritti in un'area ben definita ho come l'impressione che la piantina a tutti i costi sia più un gadget che qualcosa di effettivamente utile.
Mi raccomando, quando l'hai finito (e chi l'ha già letto mi ha confermato che si lascia leggere in fretta) fammi sapere, ci tengo!
Comincia adesso la lettura di "L'abbraccio delle Ombre"...
Non è quello che mi aspettavo... ma il tono un po' grottesco delle prime 40 pagine non mi è dispiaciuto. Diverte, ma potrei dire che l'insistenza sulla malvagità e amoralità dei personaggi di questo cattivissimo mondo rischia già di essere eccessiva e stancare. Sospendo il giudizio in attesa di aver finito il libro...
Ora che l'ho terminato posso dire che è molto diverso da come me l'aspettavo. La questione degli antieroi ce la vedo fino ad un certo punto, in fondo agiscono da eroi per il tempo necessario, lo fanno spontaneamente, e poi si capisce che tornerà tutto come prima. Più bella la prima parte, anche se il susseguirsi di personaggi uno più perfido dell'altro ad un certo punto esagera.
Non ci sono quasi errori di ortografia, il che per le produzioni italiane non è poi scontatissimo, ed è una lettura scorrevole e qua e là divertente.
Sul mio blog (cliccare nella signature) un'opinione un po' più completa.
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