La bravata di una monella e un tentativo di omicidio brillantemente sventato. E’ così che si apre il primo volume della trilogia Queste oscure materie di Philip Pulman, storia fantastica d'avventura e amicizia, di paura e odio, che approderà nei cinema italiani il prossimo 14 dicembre.
La complessa vicenda adattata al grande schermo dal regista e sceneggiatore Chris Weitz è ambientata in un universo parallelo in cui accanto agli elementi che ci sono familiari troviamo cose straordinarie e terrificanti: in questo mondo le anime delle persone vivono al di fuori dei corpi, nella forma di daimon (uno spirito di animale parlante che accompagna ogni essere umano nel corso della sua vita); in questo mondo ci sono manufatti magici in grado di svelare la verità, orsi parlanti che combattono in armatura e streghe, una misteriosa sostanza invisibile a occhio nudo, chiamata Polvere, e città sconosciute riflesse nel cielo boreale; in questo mondo la vita è regolata dalle severe leggi del Magisterium, un’entità sovranazionale di stampo religioso, che, per mezzo dell’Intendenza generale per l’oblazione, conduce crudeli esperimenti allo scopo di svelare il mistero del peccato originale.
Tra insidie, viaggi travagliati, sincere amicizie e odio profondo si muove in questo mondo così lontano dal nostro Lyra Belaqua, giovane orfana cresciuta all’interno del Jordan College di Oxford tra studiosi e accademici, nessuno dei quali può certo eguagliare in prestigio e ardimento Lord Asriel.
Lord Asriel
E' lo zio della bambina e viene descritto da Pullman come un “uomo alto e dalle spalle possenti, dal viso scuro e crudele, con occhi che sembrano mandar lampi e accendersi di un riso selvaggio”, un uomo in grado di dominare, un uomo con cui lottare; “non certo da poter considerare con condiscendenza o compassione.” Lord Asriel, più che un civilizzato ed erudito studioso, sembra un’ animale selvatico e tutta la pericolosità dell’uomo viene sottolineata dallo splendido daimon che lo segue fedelmente: una femmina di leopardo delle nevi.
Lord Asriel è un uomo duro, spietato, pronto a tutto per raggiungere i suoi scopi, per acquisire la conoscenza che gli permetterà di svelare il mistero della Polvere. E' un uomo che non sembra provare alcun sentimento, che tratta la sua figlioccia con distacco e indifferenza.
"Fondamentalmente lui vuole rivoluzionare tutto." Ha dichiarato Daniel Craig a proposito del suo personaggio. "Le cose più importanti per lui sono la conoscenza e il modo per ottenerla. Non importa che per raggiungerla si compiano azioni cattive, perché i cambiamenti sono sempre per il meglio. E' da questa certezza che viene la sua passione."
Lyra Belaqua
Alcune delle qualità di Lord Asriel rivivono in Lyra: la protagonista della Bussola d’oro è vivace e curiosa. Cresciuta nel mito della personalità dello zio, un uomo che ama e che teme profondamente, la bambina è sempre a caccia di una sfida, è sempre pronta a spingere più in là i suoi limiti: che si tratti di scalare i tetti del college o di esplorare le sue buie cantine, o che si tratti di ingaggiare furiose battaglie per le strade di Oxford con i bambini gyziani.
Lyra è una bimba dalla fervida immaginazione e dall’intelletto pronto, ma, soprattutto è una bambina di cuore disposta a lasciare la sua casa e a imbarcarsi in una pericolosa operazione di salvataggio, per liberare Roger, garzone nelle cucine del Jordan College e suo unico amico, portato via dagli oscuri Ingoiatori, che in tutta l’Inghilterra rapiscono bambini non ancora arrivati alla pubertà.
E' proprio questa purezza, questo altruismo a rendere Lyra così diversa dall'uomo che l'ha accolta e allevata alla morte dei suoi genitori.
Per la bambina, abbandonata ancora una volta dallo zio, che ha riufiutato di condurla con se al nord, concrete possibilità di lasciare Oxford alla volta dell’artico sembrano realizzarsi con l’entrata in scena di Marisa Coulter, giunta da Londra appositamente per conoscerla e per condurla nella capitale con lei.
Mrs Coulter
Per Lyra Mrs Coulter è “la persona più meravigliosa” del mondo: è una donna bella ed elegante, dai modi fini ed aristocratici, ma è anche una persona molto erudita, un membro dell’Istituto Artico Reale, una viaggiatrice esperta, appena tornata dalla Groenlandia, disposta a parlare degli igloo, di caccia alla foca, di negoziati con le streghe e a insegnarle la matematica, la geografia astronomica e le tecniche di navigazione.
E’ con il cuore colmo di gioia, speranza e bramosia che Lyra si prepara a lasciare la sua casa. Non è con lo stesso spirito, invece, che il Maestro del Jordan College si appresta a separarsi dalla giovane pupilla: nel corso di un misterioso e imprevisto incontro l’uomo le consegna un oggetto appartenuto allo zio raccomandandole di tenerlo per se senza mostrarlo ad anima viva.
Ciò che il decano consegna a Lyra è un Aletiometro, un raro manufatto magico (al mondo ne esistono solo sei), molto simile a una bussola, in grado di rivelare sempre la verità a chi ha l’abilità di saperlo interrogare e di decifrare i vari significati dei simboli raffigurati sul quadrante.
Nel corso della sua breve permanenza a Londra, è con il desiderio di voler compiacere Mrs Coulter che Lyra, come fosse un fedele daimon, segue la donna in ogni suo spostamento: all’Istituto Artico Reale, a teatro,agli incontri con geologi, uomini politici o ecclesiastici, e ai tè o pranzi con altre signore eleganti e graziose.
Questa pacifica convivenza, però, è destinata a incrinarsi e nel corso di una discussione che coinvolge un'insignificante borsetta Lyra scopre un lato di Mrs Coulter, e del suo scimmiotto dal pelo dorato, che non conosceva e non avrebbe mai immaginato: la sua gentile ospite sa anche essere spietata e violenta e non si fa remore di usare la forza e il dolore come strumenti educativi o di persuasione.
Lyra si rende conto che sono tante le cose della donna che non conosce e che scoprirle non farà che gettarla in un profondo sconcerto.
Per interpretare la bionda ragazzina dal carattere indomito è stata scelta la debuttante Dakota Blue Richards, incarnazione perfetta dell’identikit fatto dalla direttrice del casting Fiona Weir che ha affrontato i provini con l’idea di trovare una ragazzina che non fosse immersa nella cultura del ventunesimo secolo, che fosse in grado di incarnare i valori del coraggio, della lealtà e che rispettasse il carattere vivace del personaggio.
“Mi sento come se fossimo parenti.” Ha dichiarato la Richards, parlando del suo personaggio. “Mi piace considerarmi una persona coraggiosa.” Come l'eroina che interpreta, Dakota si descrive come una ragazzina dal carattere forte, che non permette alle altre persone di dirle cosa fare. “A meno che quella persona non sia la mamma.”
“Dakota ha fatto in modo che una decisione così difficile fosse presa quasi immediatamente." Ha assicurato il regista Chris Weitz che l’ha preferita a circa 60.000 aspiranti attrici di età compresa tra i 9 e i 13 anni. "Volevamo un volto nuovo per il ruolo di Lyra ed è stato sorprendente come una ragazza così giovane, senza esperienza, sia riuscita a bucare lo schermo così come ha fatto lei."
“Sono deliziato dalla scelta fatta per Lyra." Ha commentato Pullman all’indomani dell’annuncio fatto dalla produzione nel luglio 2006 di aver trovato la protagonista della Bussola d’oro. "Appena ho visto il provino di Dakota ho realizzato che la ricerca era finita. Dakota ha la giusta combinazione delle qualità che rendono così complicato il personaggio di Lyra. Non vedo l'ora di vedere il film ultimato."
Deliziato, o per meglio dire entusiasta, Pullman lo è stato anche per la scelta, dell’affascinante Nicole Kidman.
L’autore inglese, infatti, non aveva mai fatto mistero di vedere la Kidman come la perfetta Mrs Coulter. Infatti, secondo quanto dichiarato dalla produttrice Deborah Forte, lei e Pullman, prima che il film entrasse in produzione, parlarono per anni e con insistenza di come la diafana star ex moglie di Tom Cruise fosse adatta per il personaggio.
Oltre al nome dell’algida bellezza australe Pullman, nella sua lista dei desideri aveva scritto quelli di Jason Isaacs (Lucius Malfoy della saga di Harry Potter) per ruolo di Lord Asriel, e di Samuel L. Jackson, per quello dell’aeronauta americano Lee Scoresby.
Dovremo aspettare il 14 dicembre per valutare se la scelta della produzione di affidare il ruolo dell’avventuriero a Daniel Craig, il neo divo che ha rivitalizzato il mito di James Bond, è stata quella vincente. Per ora possiamo solo registrare una curiosa coincidenza: Craig è il secondo James Bond ad aver indossato i panni di Lord Asriel, che nell’adattamento teatrale andato in scena a Londra è stato interpretato dall’ex agente dei servizi segreti di Sua Maestà britannica Timothy Dalton.
"Sono un grande fan dei libri di Pullman" ha dichiarato il quarantenne attore britannico. "Quando ho saputo che ne avrebbero fatto un film ho pensato: devo esserci".
"Sono un fan di Pullman, della sua filsosofia, del suo modo di guardare il mondo e delle morali delle sue storie." Ha poi aggiunto. "E' uno scrittore per ragazzi, ma la maggior parte dei temi trattati nei libri sono da adulti. Sto parlando di quelle cose relative all'essere una brava persona e al fare le scelte giuste."
Come già detto, il film è stato diretto, nonchè adattato, da Chris Weitz. Il regista americano, al quale nel 2004 era stata originariamente proposta la direzione del progetto e che poi all’inizio della fase di preproduzione nel 2006 ha sostituito il collega Anand Tucker, ha scoperto la trilogia di Pullman nel 2000, quando si trovava in Inghilterra per girare About a boy — Un ragazzo, commedia interpretata da Hugh Grant.
“Avevo sentito parlare di una fantastica serie di libri fantasy inglesi, in grado di cambiarti la vita. Sono rimasto assolutamente sbalordito dall’immaginazione, dal coraggio e dall’intelligenza di questi libri. A mio avviso, si tratta di uno dei maggiori sforzi creativi del ventesimo secolo. Sono cresciuto con Tolkien, ma quest’opera, ad essere onesti, lo supera nettamente per quanto riguarda l’ambizione e la profondità filosofica.”
La Bussola d’oro “offre tutto ciò che un cienasta possa desiderare: una storia irresistibile, dei personaggi affascinanti, una grande profondità psicologica e filosofica e un notevole senso di meraviglia. Sebbene l’eroina sia una ragazzina, non c’è nulla di infantile o sciocco in Queste oscure materie. Spesso è oscuro e cupo, sebbene, come in tutti i grandi romanzi, si passi dai toni avvincenti a quelli comici e politici”.
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