E' un periodo sfortunato per i nomi famosi del fantasy. Dopo che Robert Jordan ci ha lasciato a seguito di una rara e incurabile malattia, un altro colpo di sfortuna si abbatte sull'amato Terry Pratchett, l'autore del Mondo Disco, che abbiamo recentemente intervistato in occasione della sua visita a Milano.
Terry ha annunciato sul sito di Paul Kidby, artista che si è dedicato molto al Mondo Disco, che gli è stato diagnosticato l'Alzheimer precoce.
La malattia o morbo di Alzheimer è oggi definito come quel 'processo degenerativo che distrugge progressivamente le cellule cerebrali, rendendo a poco a poco l'individuo che ne è affetto incapace di una vita normale'. In Italia ne soffrono circa 800 mila persone, nel mondo 26,6 milioni secondo uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, Usa, con una netta prevalenza di donne.
la traduzione integrale della lettera è la seguente:
Ragazzi,
Avrei preferito che la cosa restasse a tacere ancora per un po’ ma, a causa delle prossime convention e della necessità di informare il mio editore, non trovo corretto tenere la notizia per me. Mi è stata diagnosticata una forma molto rara di Alzheimer precoce.
E’ questa la verità dietro al fantomatico “problema di salute” che ho avuto all’inizio dell’anno.
Quaggiù stiamo prendendo la cosa con una certa filosofia, e forse persino con un moderato ottimismo. Al momento sto continuando il lavoro per il completamento di Nation, e sto mettendo giù le note di base per Unseen Academicals. Salvo cambiamenti, mi aspetto di poter soddisfare la maggior parte degli impegni attuale e, se appena sarà possibile, anche dei futuri, anche se bisognerà discuterne con i vari organizzatori. Francamente preferirei se tutti cercassero di restare allegri, perché credo che ci sia ancora il tempo almeno per qualche altro libro.: o)
Terry Pratchett
P.S.
Vorrei puntualizzare a chiunque stia leggendo che quanto scritto sopra va interpretato come: “non sono ancora morto”. Morirò, prima o poi, come chiunque altro. Per quanto mi riguarda, tale data potrebbe essere più lontana di quanto non pensiate. E’ troppo presto per dirlo.
L’istinto di dire “se c’è qualcosa che posso fare…” è molto umano, ma in questo caso considererei solo le offerte di luminari in chimica del cervello.
Terry Pratchett ha 59 anni ed i suoi libri hanno avuto grande successo nel mondo: 55 milioni di copie vendute. I nostri migliori auguri al grande scrittore.
4 commenti
Aggiungi un commentoCosa si puo' dire?NIENTE! Non e' differente da chi va da un onocologo e ti dice che c'e' dentro di te qualcosa.Vivere o morire non dipende più da te o dalle scelte che hai fatto.L'unica cosa che si può fare e godersi al meglio ogni istante di questa nostra vita ed evitare di morire dentro.E ridere,ridere,ridere,anche quando sembra che non ci sia una soluzione
L'ultima lezione universitaria di un professore di Informatica...
solo che come ultima lezione ha voluto insegnare qualcos'altro ai suoi studenti.
http://www.youtube.com/watch?v=GSXXBfE3RAc
V'avviso... preparate un fazzoletto per il finale.
Tutto ciò mi ricorda molto quel film con Micheal keaton e Nicole kidman "My life", quando lui sa che sta per morire di una malattia grave e crea delle videocassette amatoriali per il figlio che sta per nascere allo scopo che senta l'affetto del padre anche dopo la morte...
davvero commovente!
Bel film... ma quello era appunto un film...
nel filmato che ho linkato è tutto vero... anche se devo dire questo tipo ha un senso innato della scena.
Pace all'anima sua. E un in bocca al lupo a Terry Pratchett
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