Dire ormai che il fantasy italiano sta vivendo un periodo d’oro può quasi passare inosservato. Ci stiamo facendo l’abitudine a tutte queste nuove uscite. A tratti non sembra nemmeno vero. Ma in questo caso, parlando di Antonia Romagnoli e di Il Segreto dell’Alchimista, il genere fa ancora una volta uno scatto in avanti. Evolve. Cambia. Nascono nuove e davvero piacevolissime contaminazioni, come in questo romanzo: in bilico tra il nostro mondo e uno tipicamente fantasy (Le Terre) dove, tra maghi naturali e cavalieri, subentrano efferati delitti e i segreti di un Alchimista realmente vissuto. Realtà, immaginazione, fantasia, giallo, thriller, danno un’opera avvincente, di ben 604 pagine, capace di condurre il genere italiano in nuovi e inesplorati territori.
Di seguito la quarta di copertina di Il Segreto dell’Alchimista: "Una catena di efferati omicidi sconvolge le Terre. Le vittime sono i maghi naturali, i pochi eletti in grado di utilizzare la magia in tutta la sua potenza. Mentre nelle regioni del Sud dilaga una misteriosa nebbia, che cela nelle sue profondità un segreto di distruzione e morte, Ester, insegnante di magia, e Nimeon, principe delle Colline, vengono investiti del Mandato che li condurrà a svelare una verità incredibile e inattesa. Accompagnati dal giovane matematico Van e da un gruppo di valorosi cavalieri, i due affronteranno la delicata indagine sulle tracce del temibile e astuto nemico, tra enigmi insoluti, incantesimi, intrighi e inquietanti scoperte."
"Quale segreto lega Ester all’assassino e all’antica leggenda custodita dai Reali delle Colline? E cosa nascondono le nebbie incantate che lentamente invadono le Terre? Un’avventura al confine tra due mondi. La storia di una donna in lotta contro se stessa. Un fantasy che sfuma nelle tinte moderne del giallo."
La quarta di copertina riporta inoltre le impressioni di una serie di noti autori fantasy e fantascientifici nostrani:
«Una vicenda intrigante che vibra di indimenticabili emozioni.»
Chiara Guidarini, autrice di L’ultima profezia
«La magia e la passione, il presente che si specchia nel passato, miscelati con sapienza nell’affresco di una storia ricca di intrighi, sospesa fra scenario fantastico e realtà.»
Marco Davide, autore della Trilogia di Lothar Basler
«Il segreto dell’Alchimista è un fantasy moderno, innovativo, contaminato da sfumature di giallo e thriller. Seicento pagine di magia, suspense e colpi di scena, che sanno regalare al lettore un’emozione difficile da dimenticare.»
Francesco Falconi, autore della saga fantasy Estasia
«La prima magia di questo fantasy? Essere scritto bene. La seconda? Avere personaggi credibili, che oltre agli incantesimi e alle spade sanno usare testa e cuore. Mi sono divertito ed emozionato, non necessariamente in questo ordine.»
Dario Tonani, autore di Infect@
Per finire, una biografia dell’autrice. Antonia Romagnoli è nata a Piacenza nel 1973. Finalista al Premio Galassia 2006, ha esordito con alcuni racconti fantastici in riviste e antologie (di recente su Robot). Nel 2007 ha pubblicato il romanzo fantasy umoristico La magica terra di Slupp (Ed. Lulupress), e il mainstream Pioggia (Ed. Giovane Holden). Mentre il 29 febbraio 2008 è prevista, per le edizioni Età dell’Acquario, l’uscita del romanzo Il Segreto dell’Alchimista. Un romanzo che aspettiamo al varco, per questo inedito intreccio di generi che porta una ventata di freschezza nel genere fantastico italiano.
A questo link un estratto dal romanzo: www.fantasymagazine.it/anteprime/8554
Di seguito, il booktrailer del romanzo:
Il Segreto dell’Alchimista di Antonia Romagnoli;
casa editrice L’Età dell’Acquario;
pubblicazione: 29 febbraio 2008;
pag. 604; € 24.00
Nota del Redattore: onde evitare qualsiasi fraintendimento, segnaliamo che è in ristampa un romanzo fantasy omonimo a quello della Romagnoli. Il Segreto dell'Alchimista edito Longanesi nel 2000 e firmato da Mariangela Cerrino.
48 commenti
Aggiungi un commentoOrmai è deciso: sarà il prossimo acquisto.
In settimana giro in libreria.
Ma grazie!!!
Spero di non deludere le aspettative.
Sono in una fase di fibrillazione totale.
In questi giorni sto facendo "l'anonima acquirente" in giro per la mia città, alla ricerca delle librerie che hanno ordinato il libro.
Se qualcuno domenica prossima non sa cosa fare, vi segnalo la prima presentazione del romanzo, alle 16:00 a Piacenza. Sarò in compagnia di Solange Mela, scrittrice e direttrice di Domino Edizioni, e Fabrizio Valenza, autore della saga di Geshwa Olers.
Se il coniglio bianco del Mantova Comics per caso legge qui, un appello: partecipaaaa!
La mia personalissima opinione su questo libro. Faccio un cut&paste da anobii:
Non è mia intenzione fare una vera recensione per "Il Segreto dell'Alchimista", ma mettere in evidenza i lati positivi e negativi di questo romanzo. Premetto che ne sono rimasto molto soddisfatto, la prima prova letteraria di Antonia Romagnoli è sicuramente un successo.
Partiamo dalle note dolenti. In primis, chiarisco un punto: il romanzo è assolutamente un fantasy. Non fatevi distrarre dalla dicitura "bestseller del mistero" oppure dalla copertina che fa pensare a un libro storico - specie per quel medaglione stile etrusco, o bizantino- (perdonatemi la gaffe su storia dell'arte ).
"Il segreto dell'Alchimista" è a tutti gli effetti un fantasy, anche se con evidenti contaminazioni di giallo e thriller, nonché di fantastico nella seconda parte.
600 pagine descrivono il mondo delle Terre ma, come spesso sono solito dire, mantenere un mordente in un romanzo così corposo non è affatto facile. E infatti ho trovato alcune parti prolisse e del tutto opzionali (come l'inizio), che se tolte avrebbero giovato sicuramente al libro.
Tuttavia, il romanzo è scritto in maniera impeccabile. Ottimo l'editing della casa editrice ma sicuramente anche la penna dell'autrice. Supera brillantemente la prova anche la costruzione della trama, tratteggiata in dettaglio senza sbafi né punti oscuri. Forse troppo prevedibile l'identità dell'assassino, avrei preferito un bel colpo di scena che manca del tutto. D'altra parte, le trame da lui costruite (e svelate alle fine) sono intessute con maestria. Funzionano anche i personaggi, in particolare Ester, che appare una figura poliedrica, allo stesso tempo fragile e coraggiosa. Un po' in ombra invece Nimeon, ma è difficile prendere la scena quando è in campo la Magistra.
Ho particolarmente apprezzato la seconda parte del romanzo, ambientata a cavallo tra i due mondi. Mia personale opinione, che deriva anche dal fatto di essere un po' stanco dei soliti fantasy di stampo medioevale con i dialoghi improntati sul "voi" - cliché fin troppo abusati nel fantasy, seppur intramontabili-.
Ritengo che la seconda parte sia più frizzante, coinvolgente e anche divertente. Un finale autoconclusivo, ma nulla toglie di vedere presto un nuovo romanzo nelle Terre.
Complimenti quindi ad Antonia Romagnoli per questo suo brillante esordio.
Francesco Falconi
Se il pc non si spegne rispondo poi anche su anobii...
Partiamo dalla collana e dalla copertina, che in effetti non sono fantasy.
Il romanzo è il primo di genere fantastico pubblicato da L'età dell'acquario, per cui è stato inserito nella collana a cui era maggiormente assimilabile, quella di thriller e mistery. Cosa che ha indotto anche il distributore a considerarlo thriller. Stiamo correggendo il tiro, sistemando con IBS e BOL la scheda.
La copertina all'inizio non mi piaceva, proprio perchè sognavo qualcosa di diverso, più "magico", ma poi mi ci sono affezionata, anche se il medaglione non è descritto nella storia ma è, come dici tu, un reperto archeologico. E' stato scelto dall'editore perchè i medaglioni sono una costante nel libro e perchè il profilo femminile nel mezzo richiama la Magistra (ancora una volta Ester ha delle manie di protagonismo).
Passo ora alle critiche rivolte al mio lavoro, su cui ho più responsabilità.
A costo di fare un po' di spam , le parti a cui ti riferisci nella prima parte sono di certo gli "incidenti di percorso" che portano alla storia principale (tipo l'inseguimento del fratello fuggiasco). Elementi che in effetti sono solo collaterali, ma che è stato deciso di non tagliare perchè presentano personaggi minori che nel seguito hanno una certa importanza.
Di questo ringrazio l'editore, perchè ha mostrato fiducia nella mia storia, anche quando avrebbe potuto dire "al seguito per ora non pensare".
Lasciando questi personaggi non mi ha chiuso la strada al secondo episodio.
Altro nodo: l'identità dell'assassino... difficile parlarne senza rivelare più di quanto non sia già rivelato. Chiedo venia se è stato troppo facile identificarlo. Di meglio non sono riuscita a fare, però come patita dei romanzi della Robb, in cui è l'indagine che conta, più che il colpo di scena, ho preferito accompagnare il lettore nella scoperta insieme ai protagonisti. Lo sapevo che non dovevo inserire il maggiordomo.
Nella seconda parte mi sono scatenata, mettendo in un fantasy cose che in un fantasy di solito non sono concesse, mi sono divertita e questo probabilmente traspare.
Mi metto la museruola, scusate il lungo post... dico solo l'ennesimo grazie a Elga Mugellini, la mia editor, che ha davvero fatto un lavoro preciso e attento.
Grazie mille Antonia per i chiarimenti!
Spero di poter leggere anche il seguito.
Ciao,
Francesco
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