Venerdì 16 maggio 2008 Presso la sala delle Maschere della Libreria Mille Volti (Corso Francia 101 Torino) dalle ore 18.00 esposizione delle tavole grafiche di Emanuele Manfredi: Un leggero fruscio tra le foglie.
L'esposizione resterà aperta dal 16 al 31 maggio, da martedì a sabato 9,30-13 / 16-19,30.
Con l'occasione sarà presentato il libro di genere fantasy da cui la mostra prende il titolo e di cui le tavole esposte illustrano la storia. I brani saranno letti da Alda Scarzello.
Emanuele Manfredi nasce a Torino nel 1972. Approda nel mondo del fumetto nel 1992 con 2700, una serie fantasy pubblicata dalla casa editrice "Piuma Blu". In questo stesso periodo lavora alla miniserie Vorodin. In occasione dell'ostensione della Sindone, la casa editrice Lo scarabeo pubblica una storia a fumetti dal titolo La Sindone, una storia lunga 2000 anni. Qui, seppur molto giovane, Manfredi partecipa all'albo che vanta i contributi di
importanti autori.
Quando, chiude la "Piuma Blu" il team dei disegnatori dà vita alle Edizioni Orione": è il 1999. A questa fase appartengono le due serie fantasy "Ares e Warlords"nelle quali oltre alle illustrazioni di alcuni albi e alcune copertine, Manfredi scrive i soggetti e le prime sceneggiature. Nello stesso periodo partecipa alla colorazione di Il Benandante utilizzando la tecnica digitale.
Una strada diversa dal mondo del fumetto viene percorsa nel 2004, quando Manfredi e i suoi soci lavorano al racconto illustrato Un leggero fruscìo tra le foglie. Il testo raccoglie diverse tecniche espressive e vi si riconoscono i diversi stili degli autori che hanno lavorato al progetto. Il racconto, seppur semplice nella struttura, è un grande "contenitore di simboli": la tematica del viaggio e del ritorno, ha le caratteristiche della fiaba ed è per questo in grado di raggiungere il cuore di grandi e piccoli.
Il viaggio nella terra elfica di Merophiel è un momento di incontro con la "diversità", il riconoscimento dell'altro, la conoscenza, e la relazione non può prescindere, però, dalla conoscenza di noi stessi. E' per questo che si viaggia... per tornare e ritrovarsi diversi... più grandi.
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