Columbia Pictures e Sony Pictures Animation hanno unito le forze per l'acquisto dei diritti cinematografici della serie animata basata sugli inossidabili personaggi creati nel 1958 dal fumettista belga Pierre Culliford, detto Peyo, e dal giornalista Yvan Delporte.
Grandepuffo, Puffetta, Puffo Quattrocchi e tutta l'allegra brigata del piccolo villaggio di funghi, magicamente nascosto agli occhi dello stregone Gargamella e alla sua gatta spelacchiata Birba, saranno protagonisti di un film che combinerà elementi in live action con animazioni in 3D e che potrebbe essere sceneggiato dal David Stem e David Weiss, autori di Shrek 2 e Shrek Terzo.
Il produttore Jordan Kerner (La tela di Carlotta) ha dichiarato che l'idea del film è nata durante un'amichevole conversazione con Michael Lynton (Presidente della Sony Pictures) nel corso della quale Lynton, cresciuto in Belgio, confessò la sua passione per Les Schtroumpfs.
"I Puffi" ha commentato Doug Belgrad, co-presidente della Columbia, "sono tra le serie più conosciute al mondo e tra i personaggi più amati e collezionati. Siamo onorati di presentare al pubblico una nuova puffosa generazione della gloriosa storia di questi eroi alti due mele o poco più."
I Puffi
I piccoli personaggi blu apparirono per la prima volta il 23 ottobre del 1958 sulle paginde del Le Journal de Spirou, giornale che ospitava una striscia disegnata da Peyo dal titolo "Johan & Pirlouit" (John & Solfami). Protagonisti del fumetto, ambientato nel Medioevo, erano un coraggioso scudiero del re e il suo piccolo amico, buffone di corte terribilmente stonato che, nel corso della ricerca del leggendario e magico flauto a sei puffi, fanno il loro primo incontro con gli gnomi blu in calzamaglia.
L'anno seguente i Puffi furono promossi a protagonisti di sei storie; il successo fu tale che lo stesso anno fu realizzato il primo merchandising e in Francia, Belgio e Germania vennero fondati magazine dedicati.
Nel 1965 nei cinema belgi approdò il primo lungometraggio animato dei Puffi: Les Aventures des Schtroumpfs della durata di 81 minuti. A questo fece seguito, nel 1976, La Flûte à six schtroumpfs, adattamento della storia che diede inizio allo straordinario fenomeno blu. Noto in Italia come Il Flauto a sei Puffi, il film è passato spesso sulle televisioni di casa nostra.
Il successo mondiale delle creature nate dalla matita di Peyo si deve, però, alla serie animata, prodotta dalla Hanna e Barbera a partire dal 1981, cartone animato trasmesso negli Stati Uniti ininterrottamente per quasi dieci anni e più volte ritrasmesso dalle televisioni di tutto il mondo.
Tratto distintivo dei Puffi è il loro linguaggio e l'abitudine di fare largo uso dei termini puffo, puffare e delle loro varie declinazioni. Sembra che questa peculiarità, insieme al nome originale dei personaggi, sia nata per caso, nel corso di una vacanza al mare, quando Peyo utilizzò per la prima volta il termine schtroumpf per indicare un oggetto di cui non ricordava il nome. E bisogna ammetterlo: "Passe moi le...schtroumpf!" fa certamente più effetto dell'italico "Passami il coso!"
2 commenti
Aggiungi un commentoUna notizia puffante!
Chi si ricorda i Puffi sul Corrierino dei Piccoli???
Ok, basta, ogni commento che scrivo manifesta sempre più un atteggiamento da vecchia carcassa nostalgica...
Pufferò cose più serie.
Io mi puffo già dalla gioia. Ricordi puffosi pufferanno di colpo e mi sembrerà di tornare a essere quel piccolo puffo che mi sentivo prima dei dieci anni.
Guardia
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