Dopo cinque giorni di attesa, con tanto di pagina introduttiva ai vari siti Blizzard che piano piano ha solleticato la curiosità dei fan, è stata annunciata l’uscita di Diablo III; una paroletta spagnola e un numerino romano, e molti fan sono già lì con gli occhi fuori dalle orbite, la mascella cascante e un sorrisino compiaciuto che sale all’angolo destro della bocca. 

Stiamo parlando di uno degli sviluppatori di videogiochi più ricchi del mondo, che col suo World of Warcraft (WoW), e i dieci milioni e più di abbonati ormai si è piazzato in pianta stabile in cima al mercato, e non sembra aver nessuna intenzione  spostarsi di lì. Altri soldini si prospettano all’orizzonte con la prossima uscita Wrath of the Lich King e  ora il progetto del terzo capitolo di uno dei giochi Action/RPG più apprezzati di tutti i tempi, Diablo appunto.

E la cosa viene fatta davvero in grande stile, sabato 28 giugno al Blizzard's World Wide Invitational di Parigi.

Si parte già con un bel sito, un paio di classi giocabili presentate nel dettaglio, il Barbaro e il Witch Doctor, e due filmati che rifaranno cascare la mascella di cui sopra: il trailer 3D (e i fan sanno quanto sono bravi dalle parti di Blizzard con la computer grafica) e venti-minuti-venti di gameplay col barbaro. Ecco il link, tutto da esplorare, con location, un bestiario che promette di essere presto rimpinguato e tante altre informazioni: http://www.blizzard.com/diablo3/index.xml.

La serie di Diablo, che finora vanta i pluripremiati primi due capitoli più espansioni, vanta un gameplay originale che nel corso degli anni ha catturato non pochi fan. Nel mondo fantasy di Sanctuary, più oscuro e horrorifico rispetto alle cartoonesche ambientazioni di Warcraft, assistiamo all’ancestrale Guerra del Peccato tra angeli e demoni, in particolare degli oscuri e sanguinosi giochi di potere dietro la conquista delle tre Pietre dell’Anima, in mano A Diablo signore del Terrore, Mephisto, Signore dell’Odio, e Baal, Signore della Distruzione.

Ricco di suggestioni e simbolismi, con richiami a leggende e iconografia cristiana, alla Cabala e alla letteratura medievale,  il mondo di Sanctuary che fa da ambientazione a Diablo è oscuro e contorto, aiutato da un amatrice profondamente pessimista nella trama. Basti pensare che alla fine del primo capitolo s’intuisce che sarà l’eroe stesso la nuova incarnazione del Male.

Il Witch Doctor
Il Witch Doctor
Parlavamo di gameplay originale: la serie è caratterizzata da una trama che di dipana in atti, dove il nostro personaggio deve sfoggiare tutti i suoi poteri per massacrare orde di mostri e non-morti,; ogni atto ha sempre gli stessi obbiettivi e lo stesso mostro finale, ma le mappe sono generate casualmente. La componente online del gioco,  esplosa in un successo mondiale con secondo capitolo, aggiunge ulteriore pepe con l’introduzione della modalità "hardcore" dove i personaggi morti restano tali, l’alter ego virtuale del giocatore non può essere resuscitato e, in pratica, se si sbaglia si deve ricominciare da capo.

Tutti elementi, questi, che senz’altro troveremo rinnovati nell’annunciato Diablo III, che promette più interattività con l’ambiente e nuove modalità di gioco multiplayer on line. Rob Pardo, vice presidente esecutivo Blizzard, ha di recente dichiarato ai microfoni virtuali di www.IGN.com che la componente da gioco di ruolo in Diablo III troverà più spazio di quanto è successo nei primi due capitoli (pc.ign.com/).

E se qualcuno si aspettava qualche novità di altro genere, sul fronte dei giochi di ruolo di massa on line (MMORPG) date un’occhiata alla pagina dove Blizzard recluta i suoi dipendenti: www.blizzard.com/; a che serviranno grafici e programmatori per una ”nuova generazione di MMORPG”?