A novembre o a luglio, Harry Potter fa notizia, sempre.

Una dimostrazione? Il mensile Ciak, una delle più autorevoli pubblicazioni cinematografiche a livello nazionale, preferisce dedicare la copertina di settembre a Harry Potter e il Principe Mezzosangue, nonostante il ritardo annunciato dalla Warner nella distribuzione della pellicola e, soprattutto, nonostante la Mostra del Cinema di Venezia.

Il numero si apre con l’editoriale della direttrice della rivista, Piera Detassis, che ha spiegato le ragioni che hanno portato il giornale alla scelta di non alterare il numero già previsto per settembre, con tanto di copertina e conversazione con Radcliffe, in barba alle decisioni della Warner.

La sorte di Ciak è stata migliore di quella di Entertainment Weekly, di proprietà della Warner, che è recentemente uscito in edicola con un numero speciale dedicato a Harry Potter e il Principe Mezzosangue nel giorno del fatidico annuncio del rinvio, causato anche, secondo le dichiarazioni, dallo sciopero degli sceneggiatori, che ha rivoluzionato il panorama cinematografico e televisivo del 2008.

All’interno di Ciak viene presentata in esclusiva un'intervista a Daniel Radcliffe, corredata dalle immagini ufficiali tratte dal set del Principe Mezzosangue già diffusissime in rete.

Nel corso del colloquio, Radcliffe smentisce l’etichetta - Sesso, Droga e Rock’n Roll - appioppata (erroneamente secondo molti) al film dal contestato regista David Yates e definisce il Principe “molto dark, molto scuro”, aggiungendo però: “non crediate sia solo un film cupo e violento, perché sareste ugualmente fuori strada: questo è anche uno dei capitoli più divertenti della saga, c’è una componente quasi da commedia romantica”.

A dimostrazione del successo del genere fanta-horror esportato al cinema, il numero di Ciak procede con uno servizio su Twilight, in cui si enfatizza il paragone tra Stephenie Meyer, da molti acclamata come la nuova J.K. Rowling, e la pluripremiata autrice dei romanzi potteriani.

Nell’articolo si ipotizza che Twilight sia più vicino ai gusti di un pubblico giovane, ‘svezzato’ alla lettura dalla Rowling e dalla Meyer, piuttosto che agli amanti delle storie di vampiri della passata tradizione cinematografica da Nosferatu in poi.

Nel frattempo, in mezzo a tante polemiche, il fenomeno Harry Potter continua a imperversare.